Archivio mensile:novembre 2014

Consiglio Com. – 24 novembre 2014

Punto 1 all’Ordine del giorno:
Lettura ed approvazione verbali precedenti sedute
del 30 settembre e 9 ottobre 2014.

La consigliera Marostica, a nome del Gruppo, ha comunicato di non condividere quanto verbalizzato relativamente al punto: Bilancio di Previsione per l’esercizio 2014. Variazioni (finanziamento regionale per la pista ciclabile di Lovari) della seduta consigliare del 9 ottobre 2014. Il Gruppo pertanto ha votato contro quella stesura del verbale.

[ Vedi allegata dichiarazione di voto della Consigliera Marostica ]

Pista-ciclabile-lovari

Punto 2 all’Ordine del giorno:
Variazioni di assestamento al bilancio di previsione 2014 nonché bilancio pluriennale 2014/2016 – Art. 175
del D. Lgs n. 267/2000

L’assessore Grigolon ha elencato le poche variazioni di assestamento al bilancio di previsione 2014 e al pluriennale 2014/2016. Si trattava di sistemazioni relative al ritardato incasso della prima rata della TASI, inizialmente prevista per giugno, incassata in realtà come noto in ottobre. Altre piccole variazioni di bassa entità sono state elencate dall’assessore.

In merito alle anticipazioni di cassa, per le quali il bilancio prevede un tetto massimo non oltrepassabile, Grigolon ha spiegato in maniera un po’ cervellotica, come sia stato aumentato il tetto massimo a 6.400.000 euro. Di fatto l’amministrazione non è mai andata oltre l’affidamento concesso per le anticipazioni di cassa, la cifra calcolata è stata ‘solo’ la somma algebrica delle volte in cui il fondo ‘anticipazioni di cassa’ è stato utilizzato proprio per gli sfasamenti tra incassi e pagamenti non previsti nel periodo considerato.

Il consigliere Zen ha sottolineato la necessità, da parte dell’amministrazione, di fornire maggiori dettagli e specifiche spiegazioni in merito alle anticipazioni di cassa, in modo che l’opposizione e la cittadinanza stessa siano informati su come venga usato il relativo fondo.

Il consigliere Zen ha evidenziato inoltre come il ricorso alle anticipazioni debba considerarsi un’eccezione, anziché una regola anche nell’ottica di un risparmio per la cittadinanza di possibili, futuri costi su interessi ed oneri finanziari.

Il ricorso alle anticipazioni di cassa dovrà essere utilizzato anche per il pagamento dei lavori della ‘pista ciclabile di Lovari’: i famosi 700.000 euro non ancora erogati dalla Regione? Non è chiaro per nulla. L’opposizione ha ricordato in quella sede che l’opera, inaugurata in campagna elettorale, non sia ancora stata portata a compimento, né finita di pagare.

Il sindaco ha spiegato che si tratta solo di problemi burocratici. Si attende quindi con ansia che il dirigente preposto renda disponibile il finanziamento. Il sindaco ha informato inoltre che la pista ciclabile stessa non è ancora asfaltata, perché non ci sono state le giuste temperature e perché è stato necessario attendere l’assestamento delle banchine.

Il Gruppo San Martino ha ribadito pertanto le proprie perplessità sulla procedura ancora in atto e senza alcuna certezza di atti amministrativi ufficiali e definitivi e, tramite la dichiarazione di voto del consigliere Zen, si astiene sul voto relativo al punto 2.

[ Vedi allegata dichiarazione di voto del Consigliere Zen ]

Punto 3 all’Ordine del Giorno:
Deliberazione della Giunta Comunale n. 189 del 20.10.2014 concernente “ Variazioni di bilancio di previsione – Programma triennale 2014/2016 ed elenco annuale 2014 delle opere pubbliche”. Ratifica

Il Sindaco ha illustrato la delibera di Giunta per la partecipazione al bando della Regione per “Interventi di efficienza e di risparmio energetico – Reti di illuminazione pubblica”. Ne è seguita un’articolata discussione.

Il sindaco, sollecitato anche dal consigliere Zorzato, ha spiegato anche come sia stato necessario sostituire 30 lampade a led del tratto della nuova illuminazione a risparmio energetico che si sono rotte o bruciate. L’intervento è in garanzia per quanto riguarda l’approvvigionamento delle nuove lampade, non per quanto riguarda la messa in opera, che rimane a carico del Comune. Ha confermato che si è trattato di lavori di poco impatto in termini di tempo e di soldi da parte del personale incaricato.

Rispondendo alla sottolineatura del consigliere Campagnolo sulla necessità di rispettare assolutamente i tempi previsti dal bando, il sindaco ha ribadito che sia prassi concedere un anno di proroga e ha garantisce comunque alla cittadinanza che, qualora i fondi siano concessi, i lavori verranno effettuati in maniera assolutamente tempestiva e celere. Nel relazionare sulla partecipazione al bando, il sindaco ha evidenziato infine l’elevato numero dei partecipanti e le non altissime probabilità di aggiudicazione.

Il Gruppo Progetto San Martino, per voce del consigliere Campagnolo, ha apprezzato l’iniziativa della Giunta di partecipare al bando ma si è astenuto nella votazione al punto 3.

[ Vedi allegata dichiarazione di voto del Consigliere Campagnolo ]

Punto 4 all’Ordine del giorno:
Nomina revisore dei conti 2015-2017

Il Sindaco ha comunicato che dall’1 gennaio 2015 prenderà servizio un nuovo revisore dei conti per il periodo 2015-2017. Tenuto conto che questa volta il nominativo del revisore è stato estratto all’interno di un elenco predisposto dal ministero del tesoro, anche il Gruppo San Martino ha espresso voto favorevole alla nomina vincolata però al compenso già stabilito lo scorso anno dalla Giunta.

Punto 5 all’Ordine del giorno:
Approvazione dello schema di Convenzione con i comuni dell’Ambito territoriale Treviso 2-Nord per la gestione associata del servizio di distribuzione del gas naturale

La Segretaria comunale ha illustrato lo schema di convenzione che interessa i comuni di San Martino di Lupari, Tombolo e Galliera Veneta e che ha come obiettivo quello di cedere quelle parti di rete di gas ancora di proprietà del Comune (nuove lottizzazioni) previa una contrattazione economicamente conveniente per i comuni stessi.

Propedeutica a ciò è stata fatta eseguire dal Comune una perizia per quantificare in termini numerici ed economici il valore della rete gas nel territorio del Comune non già di proprietà di AscoPiave. Si tratta, in buona sostanza, dei tratti capillari afferenti alla rete principale, delle ultime lottizzazioni. Anche AscoPiave ha tutti i vantaggi economici dall’acquisto dei tratti di rete gas non già di proprietà. La perizia aveva lo scopo quindi di esprimere con la massima precisione il valore della rete oggetto di compravendita.

Il consigliere Zen ha chiesto se sia stata valutata la possibilità di non cedere i tratti di proprietà della rete per non privare il Comune di un valore attuale e futuro. Il sindaco risposto indicando l’utilità della cessione immediata per evitare che un potenziale, ipotetico cambio di legislazione non imponga di cedere in maniera coatta i tratti di rete di proprietà comunale, facendo così perdere anche il beneficio dell’attuale vendita. Fra l’altro, è stato delegato come portavoce dai tre Comuni per portare avanti la trattativa con l’AscoPiave.

Il Gruppo San Martino si è astenuta su tale delibera per la convenzione.

Punto 7 all’Ordine del giorno:
Interpellanze

Il Capogruppo di Progetto San martino, Consigliere Zen, ha presentato un’interpellanza in merito alla gestione del notiziario comunale, specie con riferimento agli spazi minimali di rappresentanza concessi alle opposizioni.

Nella medesima interpellanza ha poi sollevato una questione posta all’attenzione delle minoranze da numerosi cittadini e tecnici: è stato denunciato il fatto che la maggior parte delle deliberazioni di giunta siano prive di allegati e, pertanto, quasi sempre incomprensibili nella loro effettiva portata. Anche i provvedimenti, di rilevanza esterna, dei funzionari apicali dovrebbero trovare idonea visibilità pubblica. La gestione complessiva della pubblicità contrasta con il dettato della legge che dal 2012 prevede solo l’albo pretorio informatico.

[ Vedi allegata l’interpellanza del Consigliere Zen ]

La consigliera Resoli ha presentato una seconda interpellanza in merito alla convenzione per attività di supporto alla manifestazione “Show Motor Live 2014”.

Particolare scalpore e stupore nella cittadinanza presente al consiglio ha destato questa seconda interpellanza della consigliera Resoli. Alle precise richieste di spiegazioni in merito alle incongruenze emerse, mai giustificate dall’amministrazione, i cittadini hanno reagito con brusii e commenti di incredulità, stupore e sdegno.

Tutti si attendono a questo punto risposte più precise e giustificazioni realmente credibili, per il rispetto dell’intelligenza di tutta la cittadinanza.

[ Vedi allegata l’interpellanza della Consigliera Resoli ]

La redazione

Burocratichese spinto per non dire nulla di rilevante ai cittadini: ovvero la risposta alle nostre interpellanze

Sin dall’inizio della legislazione i Consiglieri di Progetto San Martino hanno più volte utilizzato lo strumento dell’interpellanza in Consiglio Comunale per cercare di ricevere informazioni e mettere in evidenza alcuni aspetti della condotta dell’Amministrazione in carica che non ci sono per nulla chiari. Purtroppo, leggendo le risposte ricevute, abbiamo solamente potuto constatare una mancanza di volontà da parte dell’Amministrazione di dare informazioni chiare, vista la vaghezza delle risposte stesse ed il palese tentativo di non aggiungere sostanza a quanto già conosciuto.
Riteniamo perciò interessante cercare di evidenziare perché non ci siamo in nessun caso ritenuti soddisfatti delle risposte. Non si tratta di mera volontà di “votare sempre contro”, ma di semplice constatazione che ci viene risposto sempre con delle “non risposte”.

Prendiamo spunto dalla pubblicazione della delibera del consiglio comunale n. 43 del 9 ottobre 2014 (link alla delibera in oggetto) sul sito del Comune di San Martino di Lupari per far capire come l’enfasi apparente espressa in tale delibera nasconda in realtà la volontà di non dire praticamente nulla in risposta alle interpellanze presentate durante il Consiglio comunale dell’8 settembre 2014 dal nostro gruppo di opposizione

Interpellanza presentata dal Consigliere Campagnolo
in merito ai lavori della rotatoria di Campagnalta

⊕ [ Interpellanza del Consigliere Campagnolo dell’8 settembre 2014 ] ⊕
⊕ [ Risposta all’interpellanza pervenuta in data 9 ottobre 2014 ] ⊕

A – Innanzitutto ci teniamo a sottolineare il fatto che la risposta ad un’interpellanza o ad un’interrogazione deve essere data dal Sindaco o da un Assessore eventualmente coinvolto. Come mai la risposta ci è stata data dal Tecnico Comunale? Forse per dare forza a delle argomentazioni altrimenti deboli? Forse per non rispondere a delle domande che avevano un carattere volutamente provocatorio? Il regolamento dice che “l’interrogazione consiste nella semplice domanda, rivolta al Sindaco o a ciascun assessore […]” e che “l’interpellanza consiste in una domanda rivolta al Sindaco o a ciascun Assessore […]”: è evidente perciò che la risposta è competenza del Sindaco o di un Assessore, che può eventualmente chiedere un parere scritto ad un Tecnico del Comune.

B – Viene scritto poi che “i lavori per la realizzazione della rotatoria sono regolarmente iniziati in data 8 maggio 2014”. Sapevamo anche noi che sono iniziati l’8 maggio. Basta guardare le carte e ricordarsi quando abbiamo iniziato a vedere operai distruggere il giardino dell’abitazione a confine del semaforo. La domanda però aveva un altro senso e qui forse capiamo perché il Sindaco non abbia voluto rispondere, ma abbia fatto sì che la risposta fosse a firma di qualcun altro, in qualche maniera “super partes”, non coinvolto nelle elezioni di maggio 2014. Però la sostanza non cambia. Come l’interrogazion fa ben capire, l’8 maggio i lavori sono iniziati semplicemente per “campagna elettorale”. L’Amministrazione aveva necessità di far vedere che i lavori della rotonda stavano per partire; opera stradale che, in base al protocollo d’intesa, si sarebbe dovuta concludere a maggio 2014. Peccato che, per scopi meramente elettorali, si sia deciso di creare forti disagi alle persone coinvolte dai lavori. Ricordiamo che, alla fine, i lavori sono iniziati in maniera effettiva solo a settembre, ben quattro mesi dopo.

C – Nella risposta si dice che “Si è voluto infine liquidare l’intero importo di indennizzo agli espropriati, caso unico nel panorama delle opere pubbliche generali, proprio per mantenere gli impegni assunti”. In realtà, le cose non stanno così! L’Amministrazione non aveva mai dato alcuna indicazione certa sui tempi per il pagamento dell’indennizzo e c’era anzi il rischio concreto che i soldi sarebbero arrivati con tempi lunghissimi. L’Amministrazione si è trovata obbligata pertanto ad adoperarsi per ottenere il pagamento dell’indennizzo solo perché le ditte erano altrimenti impossibilitate ad entrare nella proprietà privata oggetto dell’esproprio.

D – In riferimento al sottopasso pedonale, si precisa che non è mai stato presente in alcun stadio progettuale. Sì, lo sappiamo che non è stato presente in alcuno stadio progettuale. Nell’interpellanza infatti è stato scritto che nel progetto esecutivo non c’è. Ma allora perché le persone che sono andate ad ascoltare il Sindaco durante la campagna elettorale sono convinte che il sottopasso ciclo-pedonale sarebbe stato costruito assieme alla rotonda? Crediamo che i cittadini possano concordare con noi sul fatto che la risposta ricevuta all’interpellanza non possa essere considerata assolutamente soddisfacente. L’atteggiamento dell’Amministrazione da questo punto di vista non è sicuramente costruttivo. Nonostante ciò, noi continueremo a chiedere informazioni e ad approfondire tutti quegli aspetti e argomenti in merito che ci sembrano poco chiari nella speranza di indurre l’Amministrazione a fare la cosa giusta. Per questa rotonda sembra che ci stiamo riuscendo, viste le voci (provenienti anche dal Sindaco, in realtà e per questo non ci azzardiamo a dare la notizia per certa) che riferiscono di un’Amministrazione che sta cercando una soluzione per il sottopasso ciclo-pedonale. Meglio tardi che mai. Speriamo che non succeda nulla nel lasco di tempo tra la realizzazione della rotonda e quella dell’auspicabile sottopasso.

Interpellanza presentata dal Consigliere Zen
in merito alla questione dell’accesso agli atti
e del regolamento

⊕ [ Interpellanza del Consigliere Zen dell’8 settembre 2014 ] ⊕
⊕ [ Risposta all’interpellanza pervenuta in data 9 ottobre 2014 ] ⊕

L’interpellanza in questione ha avuto solo parziali risposte. Le manchevolezze riguardano:

A – Non è stato individuato un responsabile per l’accesso, né sono state indicate le eventuali sanzioni in cui incorrerebbe il personale omissivo/omertoso;

B – Il regolamento lo conosciamo bene, ma è proprio questo che va modificato: prevede tempi troppo ristretti e viene applicato in maniera rigida (sempre nel rispetto dei termini minimi e mai di quelli massimi). Infatti il regolamento dice “almeno”: il che vuol dire che potrebbe essere concesso un termine maggiore.

C – Sebbene in più occasioni il sindaco abbia affermato che detto regolamento e lo statuto vadano modificati e aggiornati, non ha mai detto entro quando vuole apportare queste modifiche/integrazioni.

D – Sul difensore civico, sebbene sia stata fatta una descrizione completa dello stato attuale, non si intravede quale sia la volontà dell’Amministrazione nel caso che l’Amministrazione provinciale latiti o faccia mancare il proprio apporto su questo fondamentale argomento.

Interpellanza presentata dal Consigliere Marostica
in merito al recupero delle somme
delle contravvenzioni stradali non ancora riscosse

⊕ [ Interpellanza della Consigliera Marostica dell’8 settembre 2014 ] ⊕
⊕ [ Risposta all’interpellanza pervenuta in data 9 ottobre 2014 ] ⊕

A – La riscossione delle sanzioni 2011/2012 è stata affidata ad Abaco Spa e non a Equitalia. Possiamo stare tranquilli allora?

B – Non hanno risposto circa quali sono le tempistiche previste per la riscossione dei 300.000 euro risalenti agli anni 2011/2012. Cioè dicono “messe a ruolo nell’anno 2014”, ma le tempistiche effettive poi quali sono?

C – Se le multe vanno in prescrizione dopo un tot di anni, con quali fondi si finanziano poi le opere preventivate con quelle entrate? O peggio, c’è il rischio di dover rinunciare a quelle opere, magari ritenute fondamentali?

D – La domanda posta riguardava la riscossione delle multe, cioè se la riscossione effettiva era in linea con quanto preventivato, ma non ci è stato risposto e pertanto il nostro dubbio permane, anzi ci preoccupa.

La redazione

Piano triennale delle opere 2014-2016

In attesa della ratifica delle variazioni di bilancio al piano triennale delle opere, prevista al prossimo Consiglio Comunale del 24 novembre 2014, riteniamo utile  intanto rinfrescare la memoria pubblicando la delibera consigliare n. 44, approvata a dicembre 2013, per far capire meglio ai concittadini di che cosa si tratta…

[ Clicca qui per visualizzare il Piano Triennale delle Opere… ] 

La redazione

Opportunità e contraddizioni dell’Amministrazione…

Vi segnaliamo questo interessante bando della Regione Veneto per la concessione di contributi per la rottamazione e acquisto di impianti termici domestici alimentati a biomasse legnose (legna, pellet)

[ link per accedere al bando nel sito della Regione Veneto ]

Il Bando prevede, in caso di rottamazione di generatori preesistenti e  di acquisto di nuovi generatori a biomassa (stufe a pellet, stufe e termostufe a legna, cucine a legna e pellet, caldaie a biomassa) con caratteristiche adeguate, un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa sostenuta (con un valore massimo del contributo massimo di 5000 euro in caso di caldaia a biomassa e 1600 euro negli altri casi).
Riteniamo l’iniziativa interessante perchè favorisce la dismissione di vecchi generatori a legna poco efficienti e poco “amici dell’ambiente” con nuovi generatori, tecnologicamente più evoluti ed efficienti; l’iniziativa va nella direzione da noi segnalata in sede di approvazione del PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) del Comune di San Martino di Lupari, quando abbiamo sottolineato la mancanza nel Piano di un’azione rivolta all’incentivazione di questa tecnologia, che riteniamo interessante in quanto economicamente accessibile e spesso di più facile installazione rispetto ad altre tecnologie efficienti, in particolare in caso di abitazioni esistenti e non di nuova realizzazione. Abbiamo constatato con piacere che sembra aver cambiato idea sull’argomento anche il sindaco di San Martino di Lupari, che si era espresso con scetticismo durante il consiglio comunale di approvazione del PAES, ma che tramite facebook ha recentemente pubblicizzato il bando.

Vi segnaliamo però anche alcune perplessità…

Il bando scade il 10 dicembre e ha un limite cumulativo di soldi erogabili (2 milioni di euro), è perciò necessario attivarsi rapidamente se una persona vuole accedere al’incentivo. Purtroppo, spesso sono questi i vincoli che impediscono a molte persone di riuscire ad accedere; sarebbe auspicabile che certi incentivi diventassero “strutturali” e non che comparissero solo a pochi mesi dalle elezioni regionali dell’anno prossimo.

Un generatore a biomassa rischia di essere una tecnologia inquinante se l’utilizzatore decide di alimentarlo con pellet di scarsa qualità o con legname di scarto (es.: legno verniciato o sporco); oltretutto, saper usare correttamente un generatore a biomassa non è scontato (es.: accendere in maniera scorretta il fuoco di una stufa a legna può aumentare in maniera significatica le polveri emesse): auspichiamo perciò che bandi simili siano affiancati da un’azione di informazione e sensibilizzazione della popolazione / degli utilizzatori e da azioni di controllo sulle modalità di utilizzo dei generatori incentivati; sarebbe bello che l’Amministrazione di San Martino di Lupari si facesse promotrice di iniziative di questo tipo (a tale scopo vi segnaliamo questo manuale
[ link http://www.provincia.belluno.it/media/allegati/news/2014/Patrimonio/Energia/Come_riscaldarsi_correttamente_con_il_legno.pdf ]

La redazione

TASI: si poteva fare diversamente

La decisione della maggioranza di fissare al 2.3 per mille l’aliquota indifferenziata per le abitazioni principali non ci convince affatto.

Un’aliquota eccessiva, senz’altro fra le più alte della provincia di Padova. Ad un’analisi comparativa delle delibere comunali emerge che è addirittura l’aliquota massima applicata in tutta l’Alta Padovana. Non conta qui il colore politico della maggioranza al governo del singolo comune, quanto la sensibilità per le scelte fondamentali di fiscalità locale.
Molti dubbi emergono anche dall’entità complessiva di questa imposizione fiscale. Non siamo affatto convinti che abbia fatto il massimo per tenere contenute le aliquote rispetto anche all’IMU sulla prima casa applicata due anni fa. L’intera manovra di tassazione merita pertanto un esame più approfondito dell’effetto globale sulle tasche della maggior parte dei cittadini.

Si poteva fare diversamente allora? Certamente sì.
Si poteva innanzitutto differenziare la tassazione con un’aliquota progressiva in base alla categoria catastale. Più alta è la rendita catastale e più dovrebbe aumentare l’aliquota assegnata.
È stata una decisione saggia tassare all’1 per mille anche le aree edificabili, visto che sono già soggette all’IMU e che costituiscono la categoria che meno usufruisce dei “servizi indivisibili” per i quali la TASI viene riscossa? Considerando anche il fatto che la detassazione o la scelta di un’aliquota più bassa per tale tipologia di immobili potrebbero agevolare senz’altro un mercato ancora stagnante.

È quella dell’amministrazione comunale una posizione contraddittoria anche rispetto alle promesse elettorali.
Si era infatti a conoscenza della nuova normativa sulla TASI già da marzo 2014, dunque ben prima delle elezioni. In campagna elettorale la Lega si era impegnata invece a non mettere nuove tasse locali o comunque a non aumentarle rispetto a quelle già riscosse.
Non è sufficiente inoltre prevedere l’esenzione per i redditi inferiori a 11.000 euro. Bisognava inserire anche delle detrazioni particolari per le famiglie numerose (in base al numero dei figli) e per la presenza di persone disabili, prestando dunque maggior attenzione alle diverse situazioni famigliari, specialmente quelle più fragili e bisognose di aiuto. Una manovra poco equa, insomma.
Per il prossimo anno sarebbe auspicabile un maggiore confronto con tutte le istanze sociali del comune per venire incontro ai bisogni di tutti i cittadini, senza preclusioni.
Lo vorrà fare questa amministrazione? Probabilmente no, perché contrasterebbe con la propria immagine di forza politica troppo sicura di se stessa, per ora.

Link utili:
[ Leggi l’articolo del Gazzettino relativo alla TASI a San Martino di Lupari ]
[ Leggi l’articolo di Progetto San Martino relativo alla TASI 2014 ]
[ Leggi la delibera di approvazione della TASI per l’anno 2014 ]

La redazione