A tutti un caro augurio di buona Pasqua
da Progetto San Martino

A tutti un caro augurio di buona Pasqua
da Progetto San Martino
Il sindaco si dichiara disponibile
alla collaborazione ma poi…
leggetevi le sue reazioni
alle proposte dell’opposizione!
Il punto 7) riguarda la riclassificazione del grado di protezione di un fabbricato, di proprietà dei signori Cecchin Fabrizio e Zuanon Luciana, che si trova nel centro storico di San Martino di Lupari: il fabbricato passa dal grado 3 al grado 4. Come tutti ricordiamo, la riclassificazione ha un impatto notevole, in quanto il grado 4 consente, a differenza del grado 3, di abbattere i muri perimetrali del fabbricato fino alla completa demolizione.
Come già evidenziato in precedenti dichiarazioni di voto su questioni analoghe, Progetto San Martino ha spiegato che se altre amministrazioni in passato avevano scelto di attribuire un certo grado di protezione a fabbricati del Centro Storico, una ragione (e uno studio a monte) probabilmente esisteva. Il Capogruppo di Progetto San Martino Zen ha pertanto ufficialmente chiesto una rivisitazione urbanistica per l’intero centro storico di San Martino e ha letto l’allegata dichiarazione di voto.
Il gruppo Progetto San Martino, nel momento della votazione, ha optato per l’astensione attribuendo la sua scelta oltre che alla mancanza di elementi sufficienti ad esprimere un giudizio di merito sulla questione, alle ragioni espresse con la dichiarazione di voto.
Il resto dell’opposizione e la maggioranza hanno votato a favore del punto 7), determinandone l’approvazione.
[ Dichiarazione di voto del Capogruppo Zen… ]
Il punto 8) riguarda la riclassificazione del grado di protezione di un fabbricato, di proprietà dei signori Bragagnolo Enzo e Parolin Elda, che si trova nel centro storico di San Martino di Lupari: il fabbricato passa dal grado 2 al grado 3.
Per motivazioni analoghe a quelle espresse nella dichiarazione di voto al punto 7), il gruppo Progetto San Martino si è astenuto durante la votazione. Il resto dell’opposizione e la maggioranza hanno votato a favore determinando l’approvazione del punto 8).
Il punto 9) della giornata ha per oggetto una proposta di legge regionale avanzata dal comune di San Martino di Lupari sulla scia di un’iniziativa analoga promossa dal consiglio comunale di Limena (PD) nel Dicembre 2013. la materia in questione è l’applicazione della “Convenzione Quadro per la protezione delle minoranze nazionali” al popolo Veneto, che è una convenzione internazionale in vigore dal 1998 la quale è stata adottata dal Consiglio d’Europa per garantire la tutela delle minoranze.
Pur mancando una definizione ufficiale di minoranza nazionale all’interno degli stati d’Europa, con questo termine in genere si fa riferimento ad un gruppo, numericamente piccolo rispetto al resto della popolazione, di cittadini portatori di valori etnici, religiosi e linguistici differenti rispetto al resto della popolazione i quali intendono salvaguardare la loro cultura e le loro tradizioni.
Trattandosi di una materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato, la costituzione italiana prevede (art. 117) la potestà legislativa per la Regione.
Il gruppo Progetto San Martino è fortemente contrario all’iniziativa, che considera anacronistica e futile. Il primo punto di discordia riguarda l’estensione del concetto di minoranza nazionale al popolo Veneto: la consigliera Resoli ha puntualmente ricordato che, di fatto, non esiste una lingua Veneta, anche se fu parlata durante la Repubblica Serenissima, e che lo stesso consiglio d’Europa considera il Veneto come dialetto e non come lingua.
Il secondo punto di discordia riguarda il campo d’azione della Convenzione Quadro: secondo Progetto San Martino, la Convenzione fa riferimento non solo alle minoranze nazionali tradizionalmente intese, ma anche a minoranze come possono esserlo i rifugiati ed i lavoratori immigrati.
Per tutte queste ragioni, Progetto San Martino ha espresso un voto contrario al punto 9), che è stato approvato con il voto compatto della maggioranza e dei 2 consiglieri della Lega Nord.
[ Dichiarazione di voto della Consigliera Resoli… ]
Uno dei punti cruciali della seduta del Consiglio…
Il punto 10), ovvero la mozione presentata dai consiglieri di minoranza per ottenere una rapida modifica dello statuto e del regolamento comunale, è stato il momento più caldo della serata.
Come è noto, l’attuale sindaco di San Martino di Lupari Gerry Boratto e la maggioranza dei consiglieri eletti nel maggio 2014 sono di fatto usciti dalla Lega Nord ufficiale in seguito alla diaspora avvenuta nel periodo precedente le elezioni regionali del 2015. Nonostante questo fatto clamoroso, l’amministrazione ha continuato (e continua) ad utilizzare impropriamente nome e simbolo originari ed ha attribuito tale forma di “incoerenza” all’attuale regolamento comunale.
Si ricorda che Progetto San Martino fin dalla prima seduta consigliare, ha denunciato la vetustà e l’inadeguatezza sia dello Statuto che del Regolamento consigliare.
Per tale ragioni le opposizioni hanno sottoscritto all’unanimità una mozione al fine di ottenere rapidamente la modifica dello Statuto e del Regolamento Comunale: le cose, probabilmente per volontà della maggioranza, procedono a rilento ed ancora non esiste un testo ufficiale da discutere.
Il sindaco, trincerandosi dietro risposte omissive e parziali, ha cercato maldestramente di ribaltare la responsabilità del ritardo dei lavori sull’opposizione (arrivando ad affermare di essere in attesa di un testo da parte dell’opposizione!) Peccato, però, che il materiale fornito dalla Segretaria (discusso in commissione) riguardasse unicamente lo statuto e non il regolamento consigliare!
Peraltro, come potrete notare nell’allegata dichiarazione di voto letta dal consigliere Zen, ma sottoscritta da tutte le minoranze, una proposta di modifica, tanto dello statuto quanto del regolamento consigliare, erano stati preparati dalle minoranze per essere discussi ed, eventualmente, votati.
La discussione e la votazione sul punto non è stata concessa e dopo un animato dibattito sulle questioni sollevate, i rappresentanti della Lega e Famiglia e Lavoro sono usciti dall’aula del Consiglio comunale
La mozione, con 7 voti favorevoli (l’opposizione compatta) e 9 contrari (la maggioranza ad esclusione della consigliera Calzavara) non è stata approvata.
[ Vai alla Mozione delle Minoranze… ]
[ Dichiarazione di voto del Capogruppo Zen… ]
Il punto 11) non è stato discusso nel consiglio comunale in conseguenza dell’abbandono dell’aula da parte dei soggetti proponenti, ovvero i 2 consiglieri della Lega Nord/Gruppo Misto Zanchin e Petrin, oltre a quella di Zorzato.
Il capogruppo di progetto San Martino, il consigliere Zen, ha presentato un’interpellanza per conoscere le motivazioni che hanno spinto, ancora nel marzo 2015, l’amministrazione comunale a decidere, tramite delibera di giunta, di uscire dall’Anci che raggruppa la stragrande maggioranza dei comuni italiani.
[ Visualizza l’interpellanza del Capogruppo Zen… ]
Osservate il tono e i contenuti
delle risposte del sindaco…
Il sindaco procede a dare risposta alle interpellanze presentate da Progetto San Martino nella seduta del 30 novembre 2015
[ Interpellanza sull’arredo urbano di Via Rizieri Serato… ]
Per quanto riguarda la prima delle interpellanze presentate e cioè quella inerente i lavori di Via Rizzieri Serato, i costi e il pessimo arredo (per comodità del lettore viene riallegato il testo dell’interpellanza affinché sia più immediato il confronto), il Sindaco ha esordito con un commento alquanto offensivo e per nulla attinente alle questioni sollevate; ciò ha provocato l’indignazione del Capogruppo del Progetto San Martino che ha abbandonato il Consiglio comunale. La risposta del Sindaco elusiva e non rispondente alle numerose domande rivolte è a Vostra disposizione in allegato.
[ Risposta del Sindaco all’interpellanza relativa all’arredo urbano… ]
Comunque, l’interpellanza è stata utile perché ha permesso di venire a conoscenza che l’intervento in questione è stato finanziato da Etra e che gli orrendi pentoloni (vasi per il contenimento delle piante) sono costanti ben € 10.000,00 di solo materiale.
A Voi il giudizio sull’utilità estetica e l’economicità dell’intervento!
[ Interpellanza sul ruolo della Pro Loco… ]
All’interpellanza sulla Pro Loco proposta dal nostro consigliere Campagnolo (per Vostra comodità riallegata), il Sindaco ha risposto con toni altrettanto sorprendenti e contenuti altrettanto parziali. Infatti, piuttosto che riconoscere il lavoro lodevole della Pro Loco e fare un po’ di mea culpa per non averla coinvolta maggiormente negli anni precedenti, ha preferito far proferire a chi ha scritto l’interpellanza parole che non ha detto, con il solo scopo di non dare risposta compiuta alla domanda posta e far sfigurare chi la legge. Splendido esempio di mistificazione della realtà da parte del sindaco!
[ Risposta del Sindaco all’interpellanza relativa al ruolo della Pro Loco… ]
Sorprende inoltre come proprio il sindaco attacchi Progetto San Martino con termini come “ipocrisia” e “doppia morale”. Crediamo che chiunque legga l’interpellanza assieme alla risposta (e sottolineiamo il fatto che il sindaco appositamente non legge mai l’interpellanza prima della sua risposta, per non far capire che le sue risposte sono omissive e fuorvianti) possa farsi un’idea chiara delle nostre vere intenzioni e dell’atteggiamento di questa amministrazione! Ci dispiace solamente che per farlo il sindaco abbia voluto tirare in ballo la Sig.ra Sonia (che tra l’altro svolge in maniera impeccabile e assolutamente non schierato il suo ruolo all’interno del direttivo della Pro Loco, e sfidiamo chiunque a dire il contrario!) e la Pro Loco, protagonisti ignari di una vicenda partita con l’intento principale di riconoscere alla Pro Loco stesso il ruolo che merita.
Il punto 2) all’ordine del giorno è la diretta conseguenza della deliberazione di giunta n.11 del 01/02/2016. Con tale atto, infatti, la giunta comunale aveva stabilito la riduzione all’aliquota IMU (dal 7,6% al 4,6%) per alcune categorie di immobili, quali i fabbricati concessi ad uso gratuito a parenti ed affini entro il primo grado, i fabbricati di categoria catastale C1 (negozi e botteghe), i fabbricati di categoria catastale C3 (laboratori per arti e mestieri e le abitazioni (solo se uniche) dei cittadini italiani non residenti ma iscritti all’AIRE.
Negli intenti dell’amministrazione tale operazione doveva costituire la logica compensazione all’introduzione, nell’anno 2015, dell’addizionale comunale all’IRPEF (0,4% per tutti i redditi superiori ai 15.000 Euro annui) il cui gettito era stato stimato in circa 520.000 Euro.
Di fatto, per i cittadini di San Martino di Lupari, la riduzione dell’aliquota IMU produrrà un minor gettito di circa 220.000 Euro
Ma se con l’addizionale IRPEF i cittadini pagano 520.000 Euro di tasse in più rispetto al previsto mentre vedranno una riduzione dell’IMU di 220.000 Euro, dove sta di fatto la compensazione?!? Tra l’altro, di questi 220.000 euro di riduzione 110.000 euro erano già presenti nel 2015, quindi la maggiore tassazione imposta dall’Amministrazione ai cittadini ammonta a 410.000 Euro!!
L’amministrazione attribuisce tale Gap in parte al comportamento del governo nazionale. Il sindaco ha infatti ricordato che il governo, nel momento in cui ha deliberato l’azzeramento dell’IMU e della TASI sulla prima casa, ha contestualmente promesso di reintegrare le casse dei comuni per i mancati introiti. Di fatto il rimborso effettivo sarà probabilmente pari l’85% rispetto a quanto annunciato ed a San Martino di Lupari mancherebbero pertanto circa 150.000 Euro. Anche considerando il recupero di tale cifra, l’Amministrazione ha deciso di aumentare la tassazione dei cittadini di San Martino di Lupari per 260.000 euro, continuando a dire che questo non è un aumento di tasse!
A questo proposito, Progetto San Martino, nella sua dichiarazione di voto, ha posto l’accento, ancora una volta, sulla condotta spesso molto discutibile dell’attuale maggioranza che governa San Martino di Lupari: pur comprendendo che il periodo non è dei più facili, un’amministrazione seria e responsabile non avrebbe dovuto sbilanciarsi in promesse faraoniche che facilmente vengono meno… quando vuole far passare questa diminuzione degli importi IMU come compensativa dell’addizionale IRPEF i nostri amministratori mentono sapendo di mentire!
Per tutti questi motivi Progetto San Martino ed il consigliere Zorzato hanno espresso un voto contrario al punto 2), i 2 consiglieri della Lega Nord si sono astenuti.
[ Dichiarazione di voto del Consigliere Campagnolo ]
Il punto 3) all’ordine del giorno riguarda l’approvazione di una nota di aggiornamento al documento unico di programmazione (D.U.P) per il triennio 2016 – 2018.
All’interno della terza sezione operativa del D.U.P. in una tabella relativa alla “Alienazione e Valorizzazione del Patrimonio” sono stati corretti i dati relativi alla superficie ed al valore dell’area circostante il Parco Manin: l’area passa da 4.000 mq a 5.100 mq mentre la sua valorizzazione, essendo il prezzo unitario stimato a 50 E/mq, passa da 200.000 Euro a 255.000 Euro.
Progetto San Martino, coerentemente con quanto dichiarato finora nei diversi consigli comunali su tale argomento, ha espresso un voto contrario nella votazione: l’area in questione fa infatti parte del centro storico di San Martino di Lupari ed una sua valorizzazione a 50 E/mq equivale praticamente a svenderla. Tra l’altro, questa correzione ha riflessi sul bilancio, non è chiaro di che natura sia l’errore che ha portato alla correzione e non è chiara la vera motivazione che ha indotto alla modifica del DUP.
Inoltre, nella sua dichiarazione di voto, Progetto San Martino ha fatto notare come il D.U.P sia molto dettagliato solo per quanto riguarda l’anno 2016 mentre sul resto del triennio (2017 e 2018) il documento risulta molto più vago ed omissivo, ad un punto tale da far sorgere il sospetto che l’amministrazione non sia in grado di programmare, oggi come oggi, una seria pianificazione economico-finanziaria nel medio e lungo termine.
Assieme a Progetto San Martino, anche il consigliere Zorzato ha votato contro il provvedimento mentre i 2 consiglieri della Lega Nord si sono astenuti. Il punto 3) è stato comunque approvato con voto compatto della maggioranza.
[ Dichiarazione di voto del Consigliere Campagnolo ]
Il punto 4) all’ordine del giorno riguarda l’approvazione del bilancio di previsione per il triennio 2016 – 2018. Una volta posto in votazione, è stato approvato con voto favorevole della maggioranza, mentre l’opposizione ha visto l’astensione dei 2 consiglieri della Lega Nord ed il voto contrario di Zorzato e del gruppo Progetto San Martino.
Proprio Progetto San Martino, oltre alle motivazioni già espresse in precedenti consigli comunali, ha individuato 3 aspetti che lasciano perplessi:
Le entrate relative al recupero dell’evasione tributaria aumentano nel 2016 per poi calare nel 2017 e 2018. Se a questo fatto affianchiamo il parallelo calo delle entrate derivanti dalla riscossione dell’IMU, sorge spontaneo il sospetto che il dato relativo al 2016 derivi più che altro da esigenze di bilancio;
Al Fondo Crediti di dubbia esigibilità viene accantonato il minimo obbligatorio per legge. Se si considera che negli anni precedenti è stato necessario accantonare una cifra tripla, vien da pensare anche qua che l’amministrazione deve in qualche modo far tornare i conti; avere un accantonamento basso, inoltre, è una scelta rischiosa per i bilanci futuri
In tutta una serie di voci in ambito sociale (spese per l’infanzia e i minori, spese per asili nido, spese relative ad interventi per anziani, ad interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale, ad interventi per le famiglie) e culturale, dove ragionevolmente ci si sarebbe aspettati un mantenimento della spesa, si registra invece un inspiegabile calo degli importi che l’Amministrazione ha deciso di investire. La nostra Amministrazione ha deciso che per tenere in piedi il bilancio saranno cultura, famiglie, persone disagiate a rimetterci!
[ Dichiarazione di voto del Consigliere Campagnolo ]
Il punto 5) riguarda la decisione, da parte dell’amministrazione, di recedere dalla centrale di committenza della provincia di Padova, presso la quale era attivo uno schema di convenzione per l’affidamento di procedure di gara d’appalto di lavori, forniture e servizi e di costituire una centrale unica di committenza tra i comuni di San Martino di Lupari e Tombolo con sede nel primo dei 2 comuni.
Il sindaco ha motivato tale decisione con la difficoltà, emersa con l’attuale centrale di committenza, di ricevere risposte immediate in merito a tutta una serie di problematiche che caratterizzano le gare d’appalto più complesse.
Il capogruppo di Progetto San Martino ha espresso, nella sua dichiarazione di voto, una serie di perplessità sulle motivazioni che hanno spinto l’amministrazione a fare dietro-front rispetto ad una decisione presa poco tempo addietro ed ha avanzato il legittimo sospetto che, in realtà, più che ad un problema di efficienza della provincia (assolutamente prevedibile fin dall’inizio) la recessione dalla centrale di committenza sia dovuta ad un “raffreddamento politico” nei confronti della provincia stessa. Inoltre, Progetto San Martino ha chiesto come mai Galliera Veneta è rimasta fuori da questo organismo (la circostanza è alquanto strana visto che la gestione amministrativa transita attraverso la stessa Segretaria e giustificabile solo con un contrasto di vedute politiche visto che ha preferito unirsi a Cittadella). Sempre sul punto, il Capogruppo ha chiesto quanto costa al bilancio tale operazione, come verrà premiato il responsabile dell’ufficio competente per queste nuove mansioni e in che misura vi parteciperà Tombolo. Su quest’ultimo punto il Sindaco è stato alquanto evasivo.
Per questa ragione, il punto 5) ha visto l’astensione di Progetto San Martino e dei 2 consiglieri della Lega Nord, mentre la maggioranza ed il consigliere Zorzato hanno votato a favore determinandone l’approvazione.
[ Dichiarazione di voto del Capogruppo Zen ]
Come è noto, sulla base della legge 190/2014, è stato definito il Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni della società Etra S.p.a, nella quale il comune di San Martino di Lupari vede una partecipazione pari all’1,83 %.
Nell’ambito di tale piano si è proceduto ad analizzare il profilo delle società in cui Etra S.p.a ha una partecipazione con i seguenti risultati:
Le società E.B.S. s.a.r.l., Sintesi s.r.l., Pronet s.r.l., NET s.r.l., Unica Energia s.r.l.ed Onenergy s.r.l. sono state giudicate non indispensabili ai fini perseguiti dagli Enti Locali ed incorrono pertanto nel primo dei criteri previsti all’art.1 comma 611 che prevede l’eliminazione dalle partecipazioni in dette società;
La società Viveracqua s.c.a.r.l. risulta avere un numero di dipendenti superiore a quello degli amministratori e pertanto incorre nel secondo dei criteri previsti all’art. 1 comma 611 che prevede la soppressione delle società che figurano in questa situazione;
Rimangono in piedi ASI s.r.l. ed Etra Energia s.r.l.
L’Amministrazione ha comunicato che “il Comune non intende far proprie le determinazioni di Etra S.p.a. relativamente al caso di Sintesi s.r.l., ASI s.r.l. ed Onenergy s.r.l”: tali società secondo la maggioranza vanno dismesse.
Come diretta conseguenza della presa di posizione AMBIGUA dell’amministrazione, ovvero la non adesione completa al piano di Etra s.p.a, nella votazione al punto 6) il gruppo Progetto San Martino ha optato per l’astensione.
Prossimamente sarà pubblicata anche la seconda parte
del corposo ODG del consiglio.