Archivio mensile:novembre 2018

La sanità nel Veneto – parte seconda

Durante il riuscito convegno sulla sanità veneta del 13 novembre scorso, organizzato da Progetto San Martino, i relatori ed il dibattito che a seguito del loro intervento si è sviluppato hanno fatto emergere notizie molto interessanti, tra le quali:

  • ricordiamo, per i presenti e non, gli importanti appuntamenti di gennaio – febbraio, durante i quali la Regione approverà le cosiddette schede ospedaliere.

Sarà in quel momento che verranno determinate le competenze dei vari ospedali;

  • il malcontento che è emerso da parte di molti operatori (medici, infermieri etc…) potrà essere presentato alla Regione anche a mezzo di apposite audizioni da richiedere ai competenti uffici.

Progetto San Martino si rende disponibile a fare da tramite.

  • sono state ricordate diverse normative, ancora vigenti, sulle basi delle quali il cittadino può far valere i propri diritti. In particolare si è citato il D.lgs. 124 del 1998 che costituisce ancora un punto di riferimento per l’utente.

Vi invitiamo a leggere, a tal proposito, l’art. 6 del testo che per Vostra fruizione viene allegato;

[Decreto legislativo 29 aprile 1998, n. 124]

  • abbiamo compreso inoltre che quasi tutte le sigle sindacali stanno facendo delle proposte e raccogliendo dati, con particolare riferimento alla casa di riposo pubbliche (IPAB) e alle domiciliarità spesso trascurate a favore (proprio come a San Martino) delle case di riposo private.

Di seguito alleghiamo anche alcuni dati che sono stati forniti dal relatore Sinigaglia.

[Dati ricavati dal Libro bianco sui Centri Servizi per anziani del PD Veneto]

Si può affermare senz’altro che la sanità veneta è collocata ancora ai vertici rispetto alle altre regioni italiane ma anche che l’ultima riforma sta rivelando alcuni punti critici ben evidenziati durante il convegno. L’uditorio era molto attento e sperava di avere delle risposte che non possono essere fornite dai sindacati e dal relatore presente in quanto le leve del cambiamento legislativo e gestionale, anche nel campo sanitario, stanno nelle mani di chi è al governo sia centrale, che regionale e locale. Verso di essi devono essere indirizzate le loro richieste e le loro necessità. Caso mai le opposizioni potranno sostenerle con forza. Ad ognuno le proprie responsabilità, senza demagogie e populismi.

La sanità in Veneto – La serata

Sala gremita e molto attenta per oltre tre ore per ascoltare i quattro relatori. Sono stati toccati molti punti nevralgici del sistema sanitario provinciale e dell’alta padovana. É emersa la necessità di una maggiore informazione e nello stesso tempo di ascolto più attento delle necessità dei cittadini.
Un altro merito di PSM:  quello di offrire delle stimolanti  occasioni di esercizio della cittadinanza attiva.
Speriamo di avere fornito un altro momento utile per una maggiore responsabilità anche nei riguardi di chi ci governa a tutti i livelli.
Abbiamo capito inoltre che bisogna tenere i riflettori ben puntati e che non bisogna abbassare la guardia.

  

Casa di riposo: comunicato stampa congiunto delle opposizioni in consiglio comunale

Comunicato stampa del 3 novembre 2018

Le minoranze di San Martino di Lupari, Progetto San Martino, Lavoro e famiglia e la Lega, ben prima che iniziassero i lavori sul tema della Casa di riposo hanno denunciato, prima in Consiglio comunale e poi alla Procura della Repubblica penale di Padova e alla Procura della Corte dei Conti di Venezia, le gravi anomalie procedurali e finanziarie di quest’opera. Opera del tutto privata e che favorisce dei privati.
Questa maggioranza, fuoriuscita dalla Lega, aveva già tentato di svendere il terreno di San Martino cercando di proporre l’area adiacente al polivalente. Fallita l’operazione, anche per le pronte denunce delle minoranze, l’amministrazione ci ha riprovato su altra area paludosa, che le minoranze reputano non idonea a questo tipo di attività e per la quale anche il Consorzio Risorgive, in fase istruttoria, ha dato un proprio parere negativo. Grazie ad un corposo sconto sui valori di perequazione questa volta la maggioranza ci è riuscita a danno della collettività. Lo stesso tecnico che al tempo aveva valutato in modo irrisorio il terreno dell’area Polivalente ora ha fatto i calcoli per una perequazione i cui conti non tornano. Le differenze in euro della perequazione effettivamente pagata e quella che avrebbe dovuto essere calcolata si aggirano, secondo un’apposita perizia allegata alle denunce, attorno ad € 700.000, soldi che avrebbero dovuto entrare nelle Casse del Comune e che, invece, sono stati omaggiati per attirare dei privati noti per questo tipologia di operazioni.
Naturalmente speculazioni siffatte permettono al sindaco, sempre pronto a prendersi meriti anche altrui, di fregiarsi dell’ennesima opera realizzata da altri in vista della prossima campagna elettorale.
Un film propagandistico già visto anche con il “Dopo di noi” e che dovrebbe preoccupare.