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Cronaca del CC del 23 dicembre 2016

Il consiglio comunale si è aperto con un’osservazione da parte di Progetto San Martino in merito alla scelta delle date dei Consigli Comunali e degli incontri informativi (es.: incontro informativo sulla variante al Piano degli Interventi): la scelta di date come quella dell’antivigilia di Natale o del sabato (se non addirittura del sabato sera!) non favorisce certo la partecipazione delle persone (effetto probabilmente voluto dalla maggioranza) e anzi sembra voler rendere possibile la partecipazione ad almeno qualche consiglio comunale al neo consigliere di maggioranza Alberto Bordignon, che vive a Manchester (quale può essere il ruolo di un consigliere che vive a Manchester nell’Amministrazione del comune di San Martino di Lupari?)

1) APPROVAZIONE VERBALE PRECEDENTE SEDUTA DEL 23 NOVEMBRE 2016

Il verbale è stato approvato. Durante la discussione il Segretario Comunale è stato protagonista di uno scontro verbale con parte della minoranza, durante il quale – pur di difendere la propria posizione – ha dato un’interpretazione per lo meno discutibile del regolamento del Consiglio Comunale. Maggiori dettagli verranno dati successivamente tramite le news nel nostro sito.

2) APPROVAZIONE DELLA NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (DUP) – PERIODO 2017/2019 (ART. 170 COMMA 1 DEL D.LGS. N. 267/2000).

L’assessore al bilancio Grigolon ha illustrato la nota di aggiornamento del DUP che è stata deliberata dalla Giunta in il 14/11/2016. Tale nota di aggiornamento è stata ratificata con il voto contrario di Progetto San Martino, che ha in più di un consiglio comunale spiegato come il DUP non sia condivisibile, in quanto espressione del programma politico dell’Amministrazione, più volte criticato, e in quanto contenente affermazioni e indicazioni per lo meno discutibili.

3) APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2017-2019 (ART. 151 DEL D.LGS. N. 267/2000 E ART. 10 D.LGS. N. 118/2011).

L’assessore al bilancio Grigolon ha illustrato, a grandi linee, il bilancio di previsione 2017-2019 che era già stato trasmesso ai consiglieri nel dettaglio. Ne è seguita un’articolata discussione in cui il consigliere Campagnolo di Progetto San Martino ha evidenziato alcuni punti non molto condivisibili o comunque dubbi, compreso il fatto che il bilancio denota normalmente un consistente divario fra i dati iniziali e quelli finali in fase di assestamento. Tra i vari aspetti, vale la pena evidenziare come:

  • l’Amministrazione sembri sminuire l’utilità di una programmazione triennale (come sarebbe richiesto dalle norme), in quanto spesso le previsioni vengono limitate al 2017, con le cifre relative agli anni successivi palesemente non ragionate (mancanza di volontà o incapacità di programmazione?)

  • l’Amministrazione abbia recepito le nostre osservazioni in merito ai bilanci previsionali precedenti, accantonando nel Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità una cifra superiore al minimo di legge previsto

Il Bilancio è stato approvato con il voto contrario di Progetto San Martino.

[ Dichiarazione di voto del Consigliere Campagnolo… ]

4) PIANO DEGLI INTERVENTI – VARIANTE N. 16 – ART. 18 LEGGE REGIONALE 11/2004 – ADOZIONE.

Il punto è stato ritirato per motivi tecnici e quindi non discusso in questo consiglio comunale

5) MODIFICA ART. 4 DEL REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DEL COMMERCIO NEL MERCATO E RISISTEMAZIONE DEI POSTEGGI.

La modifica dell’art. 4 del Regolamento del mercato è stata approvata all’unanimità.

[ Dichiarazione di voto del Consigliere Campagnolo… ]

6) BIBLIOTECA COMUNALE: ADESIONE ALLA RETE BIBLIOTECARIA ALTA PADOVANA EST (BIBLIOAPE). APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE.

Un altro punto del programma di Progetto San Martino che viene realizzato! (ma il Programma elettorale dell’attuale Amministrazione che fine ha fatto…?!?)

È stata approvata all’unanimità la richiesta del Comune di San Martino di Lupari di entrare a far parte della Rete bibliotecaria Alta Padovana. Il voto favorevole di Progetto San Martino è stato dettato innanzitutto dall’esigenza di coinvolgere anche il nostro comune in una iniziativa culturale già attiva da molto tempo, ma che vedeva esclusa la nostra biblioteca per esplicita scelta degli amministratori. Tale necessità faceva parte anche del programma elettorale della nostra lista nel 2014.

[ Dichiarazione di voto della Consigliera Resoli… ]

7) INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE

La consigliera Resoli di Progetto San Martino ha presentato un’interpellanza per avere la rendicontazione delle spese legali sostenute e di controversie ancora in corso.

[ Interpellanza della Consigliera Resoli… ]

Risposta all’interpellanza presentata dal consigliere Campagnolo nella seduta del 23 novembre 2017 in merito alla viabilità di Viale dei Martiri e Via Montegrappa.

[ Interpellanza del Consigliere Campagnolo… ]
[ Risposta del Sindaco… ]

Risposta all’interpellanza presentata dal consigliere Zen nella seduta del 23 novembre 2017 in merito alla nuova normativa sull’accesso pubblico e sul diritto di accesso agli atti.

[ Interpellanza del Consigliere Zen… ]
[ Risposta del Sindaco… ]

Cronaca del CC del 15 febbraio 2016 – Seconda Parte

Il sindaco si dichiara disponibile
alla collaborazione ma poi…
leggetevi le sue reazioni
alle proposte dell’opposizione!

7) Richiesta riclassificazione grado di protezione di fabbricato in centro storico esterno A2/6 in via Cervan dei signori Cecchin Fabrizio e Zuanon Luciana

Il punto 7) riguarda la riclassificazione del grado di protezione di un fabbricato, di proprietà dei signori Cecchin Fabrizio e Zuanon Luciana, che si trova nel centro storico di San Martino di Lupari: il fabbricato passa dal grado 3 al grado 4. Come tutti ricordiamo, la riclassificazione ha un impatto notevole, in quanto il grado 4 consente, a differenza del grado 3, di abbattere i muri perimetrali del fabbricato fino alla completa demolizione.

Come già evidenziato in precedenti dichiarazioni di voto su questioni analoghe, Progetto San Martino ha spiegato che se altre amministrazioni in passato avevano scelto di attribuire un certo grado di protezione a fabbricati del Centro Storico, una ragione (e uno studio a monte) probabilmente esisteva. Il Capogruppo di Progetto San Martino Zen ha pertanto ufficialmente chiesto una rivisitazione urbanistica per l’intero centro storico di San Martino e ha letto l’allegata dichiarazione di voto.

Il gruppo Progetto San Martino, nel momento della votazione, ha optato per l’astensione attribuendo la sua scelta oltre che alla mancanza di elementi sufficienti ad esprimere un giudizio di merito sulla questione, alle ragioni espresse con la dichiarazione di voto.

Il resto dell’opposizione e la maggioranza hanno votato a favore del punto 7), determinandone l’approvazione.

[ Dichiarazione di voto del Capogruppo Zen… ]

8) Richiesta riclassificazione grado di protezione di fabbricato in centro storico A in via Cardinale Agostini dei signori Bragagnolo Enzo, Bragagnolo Giandomenico, Bragagnolo Marco e Parolin Elda

Il punto 8) riguarda la riclassificazione del grado di protezione di un fabbricato, di proprietà dei signori Bragagnolo Enzo e Parolin Elda, che si trova nel centro storico di San Martino di Lupari: il fabbricato passa dal grado 2 al grado 3.

Per motivazioni analoghe a quelle espresse nella dichiarazione di voto al punto 7), il gruppo Progetto San Martino si è astenuto durante la votazione. Il resto dell’opposizione e la maggioranza hanno votato a favore determinando l’approvazione del punto 8).

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9) Proposta di Legge Regionale di iniziativa degli enti locali ai sensi dell’art. 20 dello Statuto Regionale (L.R: N. 1/2012). Applicazione della “Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali” (Ratificata con legge n. 302/1997) al popolo veneto (Art. 2 Legge Statutaria n. 1/2012)

Il punto 9) della giornata ha per oggetto una proposta di legge regionale avanzata dal comune di San Martino di Lupari sulla scia di un’iniziativa analoga promossa dal consiglio comunale di Limena (PD) nel Dicembre 2013. la materia in questione è l’applicazione della “Convenzione Quadro per la protezione delle minoranze nazionali” al popolo Veneto, che è una convenzione internazionale in vigore dal 1998 la quale è stata adottata dal Consiglio d’Europa per garantire la tutela delle minoranze.

Pur mancando una definizione ufficiale di minoranza nazionale all’interno degli stati d’Europa, con questo termine in genere si fa riferimento ad un gruppo, numericamente piccolo rispetto al resto della popolazione, di cittadini portatori di valori etnici, religiosi e linguistici differenti rispetto al resto della popolazione i quali intendono salvaguardare la loro cultura e le loro tradizioni.

Trattandosi di una materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato, la costituzione italiana prevede (art. 117) la potestà legislativa per la Regione.

Il gruppo Progetto San Martino è fortemente contrario all’iniziativa, che considera anacronistica e futile. Il primo punto di discordia riguarda l’estensione del concetto di minoranza nazionale al popolo Veneto: la consigliera Resoli ha puntualmente ricordato che, di fatto, non esiste una lingua Veneta, anche se fu parlata durante la Repubblica Serenissima, e che lo stesso consiglio d’Europa considera il Veneto come dialetto e non come lingua.

Il secondo punto di discordia riguarda il campo d’azione della Convenzione Quadro: secondo Progetto San Martino, la Convenzione fa riferimento non solo alle minoranze nazionali tradizionalmente intese, ma anche a minoranze come possono esserlo i rifugiati ed i lavoratori immigrati.

Per tutte queste ragioni, Progetto San Martino ha espresso un voto contrario al punto 9), che è stato approvato con il voto compatto della maggioranza e dei 2 consiglieri della Lega Nord.

[ Dichiarazione di voto della Consigliera Resoli… ]

10) Mozione presentata dai consiglieri di minoranza avente ad oggetto “Mozione per una rapida modifica dello statuto e del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale e delle commissioni del comune di San Martino di Lupari – Inserimento nel prossimo ordine del giorno del consiglio comunale”

Uno dei punti cruciali della seduta del Consiglio…

Il punto 10), ovvero la mozione presentata dai consiglieri di minoranza per ottenere una rapida modifica dello statuto e del regolamento comunale, è stato il momento più caldo della serata.

Come è noto, l’attuale sindaco di San Martino di Lupari Gerry Boratto e la maggioranza dei consiglieri eletti nel maggio 2014 sono di fatto usciti dalla Lega Nord ufficiale in seguito alla diaspora avvenuta nel periodo precedente le elezioni regionali del 2015. Nonostante questo fatto clamoroso, l’amministrazione ha continuato (e continua) ad utilizzare impropriamente nome e simbolo originari ed ha attribuito tale forma di “incoerenza” all’attuale regolamento comunale.

Si ricorda che Progetto San Martino fin dalla prima seduta consigliare, ha denunciato la vetustà e l’inadeguatezza sia dello Statuto che del Regolamento consigliare.

Per tale ragioni le opposizioni hanno sottoscritto all’unanimità una mozione al fine di ottenere rapidamente la modifica dello Statuto e del Regolamento Comunale: le cose, probabilmente per volontà della maggioranza, procedono a rilento ed ancora non esiste un testo ufficiale da discutere.

Il sindaco, trincerandosi dietro risposte omissive e parziali, ha cercato maldestramente di ribaltare la responsabilità del ritardo dei lavori sull’opposizione (arrivando ad affermare di essere in attesa di un testo da parte dell’opposizione!) Peccato, però, che il materiale fornito dalla Segretaria (discusso in commissione) riguardasse unicamente lo statuto e non il regolamento consigliare!

Peraltro, come potrete notare nell’allegata dichiarazione di voto letta dal consigliere Zen, ma sottoscritta da tutte le minoranze, una proposta di modifica, tanto dello statuto quanto del regolamento consigliare, erano stati preparati dalle minoranze per essere discussi ed, eventualmente, votati.

La discussione e la votazione sul punto non è stata concessa e dopo un animato dibattito sulle questioni sollevate, i rappresentanti della Lega e Famiglia e Lavoro sono usciti dall’aula del Consiglio comunale

La mozione, con 7 voti favorevoli (l’opposizione compatta) e 9 contrari (la maggioranza ad esclusione della consigliera Calzavara) non è stata approvata.

[ Vai alla Mozione delle Minoranze… ]
[ Dichiarazione di voto del Capogruppo Zen… ]

11) Mozione presentata dai consiglieri Zanchin Giuseppe e Petrin Tiziano avente ad oggetto: “la scuola non introduca ideologie destabilizzanti e pericolose per lo sviluppo degli studenti quali l’ideologia Gender”

Il punto 11) non è stato discusso nel consiglio comunale in conseguenza dell’abbandono dell’aula da parte dei soggetti proponenti, ovvero i 2 consiglieri della Lega Nord/Gruppo Misto Zanchin e Petrin, oltre a quella di Zorzato.

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12) Interrogazioni e interpellanze

Il capogruppo di progetto San Martino, il consigliere Zen, ha presentato un’interpellanza per conoscere le motivazioni che hanno spinto, ancora nel marzo 2015, l’amministrazione comunale a decidere, tramite delibera di giunta, di uscire dall’Anci che raggruppa la stragrande maggioranza dei comuni italiani.

[ Visualizza l’interpellanza del Capogruppo Zen… ]

Risposta a interpellanze seduta precedente

Osservate il tono e i contenuti
delle risposte del sindaco…

1. Arredo urbano in via Rizieri Serato

Il sindaco procede a dare risposta alle interpellanze presentate da Progetto San Martino nella seduta del 30 novembre 2015

[ Interpellanza sull’arredo urbano di Via Rizieri Serato… ]

Per quanto riguarda la prima delle interpellanze presentate e cioè quella inerente i lavori di Via Rizzieri Serato, i costi e il pessimo arredo (per comodità del lettore viene riallegato il testo dell’interpellanza affinché sia più immediato il confronto), il Sindaco ha esordito con un commento alquanto offensivo e per nulla attinente alle questioni sollevate; ciò ha provocato l’indignazione del Capogruppo del Progetto San Martino che ha abbandonato il Consiglio comunale. La risposta del Sindaco elusiva e non rispondente alle numerose domande rivolte è a Vostra disposizione in allegato.

[ Risposta del Sindaco all’interpellanza relativa all’arredo urbano… ]

Comunque, l’interpellanza è stata utile perché ha permesso di venire a conoscenza che l’intervento in questione è stato finanziato da Etra e che gli orrendi pentoloni (vasi per il contenimento delle piante) sono costanti ben € 10.000,00 di solo materiale.

A Voi il giudizio sull’utilità estetica e l’economicità dell’intervento!

2. Ruolo della Pro Loco

[ Interpellanza sul ruolo della Pro Loco… ]

All’interpellanza sulla Pro Loco proposta dal nostro consigliere Campagnolo (per Vostra comodità riallegata), il Sindaco ha risposto con toni altrettanto sorprendenti e contenuti altrettanto parziali. Infatti, piuttosto che riconoscere il lavoro lodevole della Pro Loco e fare un po’ di mea culpa per non averla coinvolta maggiormente negli anni precedenti, ha preferito far proferire a chi ha scritto l’interpellanza parole che non ha detto, con il solo scopo di non dare risposta compiuta alla domanda posta e far sfigurare chi la legge. Splendido esempio di mistificazione della realtà da parte del sindaco!

[ Risposta del Sindaco all’interpellanza relativa al ruolo della Pro Loco… ]

Sorprende inoltre come proprio il sindaco attacchi Progetto San Martino con termini come “ipocrisia” e “doppia morale”. Crediamo che chiunque legga l’interpellanza assieme alla risposta (e sottolineiamo il fatto che il sindaco appositamente non legge mai l’interpellanza prima della sua risposta, per non far capire che le sue risposte sono omissive e fuorvianti) possa farsi un’idea chiara delle nostre vere intenzioni e dell’atteggiamento di questa amministrazione! Ci dispiace solamente che per farlo il sindaco abbia voluto tirare in ballo la Sig.ra Sonia (che tra l’altro svolge in maniera impeccabile e assolutamente non schierato il suo ruolo all’interno del direttivo della Pro Loco, e sfidiamo chiunque a dire il contrario!) e la Pro Loco, protagonisti ignari di una vicenda partita con l’intento principale di riconoscere alla Pro Loco stesso il ruolo che merita.

Burocratichese spinto per non dire nulla di rilevante ai cittadini: ovvero la risposta alle nostre interpellanze

Sin dall’inizio della legislazione i Consiglieri di Progetto San Martino hanno più volte utilizzato lo strumento dell’interpellanza in Consiglio Comunale per cercare di ricevere informazioni e mettere in evidenza alcuni aspetti della condotta dell’Amministrazione in carica che non ci sono per nulla chiari. Purtroppo, leggendo le risposte ricevute, abbiamo solamente potuto constatare una mancanza di volontà da parte dell’Amministrazione di dare informazioni chiare, vista la vaghezza delle risposte stesse ed il palese tentativo di non aggiungere sostanza a quanto già conosciuto.
Riteniamo perciò interessante cercare di evidenziare perché non ci siamo in nessun caso ritenuti soddisfatti delle risposte. Non si tratta di mera volontà di “votare sempre contro”, ma di semplice constatazione che ci viene risposto sempre con delle “non risposte”.

Prendiamo spunto dalla pubblicazione della delibera del consiglio comunale n. 43 del 9 ottobre 2014 (link alla delibera in oggetto) sul sito del Comune di San Martino di Lupari per far capire come l’enfasi apparente espressa in tale delibera nasconda in realtà la volontà di non dire praticamente nulla in risposta alle interpellanze presentate durante il Consiglio comunale dell’8 settembre 2014 dal nostro gruppo di opposizione

Interpellanza presentata dal Consigliere Campagnolo
in merito ai lavori della rotatoria di Campagnalta

⊕ [ Interpellanza del Consigliere Campagnolo dell’8 settembre 2014 ] ⊕
⊕ [ Risposta all’interpellanza pervenuta in data 9 ottobre 2014 ] ⊕

A – Innanzitutto ci teniamo a sottolineare il fatto che la risposta ad un’interpellanza o ad un’interrogazione deve essere data dal Sindaco o da un Assessore eventualmente coinvolto. Come mai la risposta ci è stata data dal Tecnico Comunale? Forse per dare forza a delle argomentazioni altrimenti deboli? Forse per non rispondere a delle domande che avevano un carattere volutamente provocatorio? Il regolamento dice che “l’interrogazione consiste nella semplice domanda, rivolta al Sindaco o a ciascun assessore […]” e che “l’interpellanza consiste in una domanda rivolta al Sindaco o a ciascun Assessore […]”: è evidente perciò che la risposta è competenza del Sindaco o di un Assessore, che può eventualmente chiedere un parere scritto ad un Tecnico del Comune.

B – Viene scritto poi che “i lavori per la realizzazione della rotatoria sono regolarmente iniziati in data 8 maggio 2014”. Sapevamo anche noi che sono iniziati l’8 maggio. Basta guardare le carte e ricordarsi quando abbiamo iniziato a vedere operai distruggere il giardino dell’abitazione a confine del semaforo. La domanda però aveva un altro senso e qui forse capiamo perché il Sindaco non abbia voluto rispondere, ma abbia fatto sì che la risposta fosse a firma di qualcun altro, in qualche maniera “super partes”, non coinvolto nelle elezioni di maggio 2014. Però la sostanza non cambia. Come l’interrogazion fa ben capire, l’8 maggio i lavori sono iniziati semplicemente per “campagna elettorale”. L’Amministrazione aveva necessità di far vedere che i lavori della rotonda stavano per partire; opera stradale che, in base al protocollo d’intesa, si sarebbe dovuta concludere a maggio 2014. Peccato che, per scopi meramente elettorali, si sia deciso di creare forti disagi alle persone coinvolte dai lavori. Ricordiamo che, alla fine, i lavori sono iniziati in maniera effettiva solo a settembre, ben quattro mesi dopo.

C – Nella risposta si dice che “Si è voluto infine liquidare l’intero importo di indennizzo agli espropriati, caso unico nel panorama delle opere pubbliche generali, proprio per mantenere gli impegni assunti”. In realtà, le cose non stanno così! L’Amministrazione non aveva mai dato alcuna indicazione certa sui tempi per il pagamento dell’indennizzo e c’era anzi il rischio concreto che i soldi sarebbero arrivati con tempi lunghissimi. L’Amministrazione si è trovata obbligata pertanto ad adoperarsi per ottenere il pagamento dell’indennizzo solo perché le ditte erano altrimenti impossibilitate ad entrare nella proprietà privata oggetto dell’esproprio.

D – In riferimento al sottopasso pedonale, si precisa che non è mai stato presente in alcun stadio progettuale. Sì, lo sappiamo che non è stato presente in alcuno stadio progettuale. Nell’interpellanza infatti è stato scritto che nel progetto esecutivo non c’è. Ma allora perché le persone che sono andate ad ascoltare il Sindaco durante la campagna elettorale sono convinte che il sottopasso ciclo-pedonale sarebbe stato costruito assieme alla rotonda? Crediamo che i cittadini possano concordare con noi sul fatto che la risposta ricevuta all’interpellanza non possa essere considerata assolutamente soddisfacente. L’atteggiamento dell’Amministrazione da questo punto di vista non è sicuramente costruttivo. Nonostante ciò, noi continueremo a chiedere informazioni e ad approfondire tutti quegli aspetti e argomenti in merito che ci sembrano poco chiari nella speranza di indurre l’Amministrazione a fare la cosa giusta. Per questa rotonda sembra che ci stiamo riuscendo, viste le voci (provenienti anche dal Sindaco, in realtà e per questo non ci azzardiamo a dare la notizia per certa) che riferiscono di un’Amministrazione che sta cercando una soluzione per il sottopasso ciclo-pedonale. Meglio tardi che mai. Speriamo che non succeda nulla nel lasco di tempo tra la realizzazione della rotonda e quella dell’auspicabile sottopasso.

Interpellanza presentata dal Consigliere Zen
in merito alla questione dell’accesso agli atti
e del regolamento

⊕ [ Interpellanza del Consigliere Zen dell’8 settembre 2014 ] ⊕
⊕ [ Risposta all’interpellanza pervenuta in data 9 ottobre 2014 ] ⊕

L’interpellanza in questione ha avuto solo parziali risposte. Le manchevolezze riguardano:

A – Non è stato individuato un responsabile per l’accesso, né sono state indicate le eventuali sanzioni in cui incorrerebbe il personale omissivo/omertoso;

B – Il regolamento lo conosciamo bene, ma è proprio questo che va modificato: prevede tempi troppo ristretti e viene applicato in maniera rigida (sempre nel rispetto dei termini minimi e mai di quelli massimi). Infatti il regolamento dice “almeno”: il che vuol dire che potrebbe essere concesso un termine maggiore.

C – Sebbene in più occasioni il sindaco abbia affermato che detto regolamento e lo statuto vadano modificati e aggiornati, non ha mai detto entro quando vuole apportare queste modifiche/integrazioni.

D – Sul difensore civico, sebbene sia stata fatta una descrizione completa dello stato attuale, non si intravede quale sia la volontà dell’Amministrazione nel caso che l’Amministrazione provinciale latiti o faccia mancare il proprio apporto su questo fondamentale argomento.

Interpellanza presentata dal Consigliere Marostica
in merito al recupero delle somme
delle contravvenzioni stradali non ancora riscosse

⊕ [ Interpellanza della Consigliera Marostica dell’8 settembre 2014 ] ⊕
⊕ [ Risposta all’interpellanza pervenuta in data 9 ottobre 2014 ] ⊕

A – La riscossione delle sanzioni 2011/2012 è stata affidata ad Abaco Spa e non a Equitalia. Possiamo stare tranquilli allora?

B – Non hanno risposto circa quali sono le tempistiche previste per la riscossione dei 300.000 euro risalenti agli anni 2011/2012. Cioè dicono “messe a ruolo nell’anno 2014”, ma le tempistiche effettive poi quali sono?

C – Se le multe vanno in prescrizione dopo un tot di anni, con quali fondi si finanziano poi le opere preventivate con quelle entrate? O peggio, c’è il rischio di dover rinunciare a quelle opere, magari ritenute fondamentali?

D – La domanda posta riguardava la riscossione delle multe, cioè se la riscossione effettiva era in linea con quanto preventivato, ma non ci è stato risposto e pertanto il nostro dubbio permane, anzi ci preoccupa.

La redazione