Considerazioni sulla risposta sindacale
all’interpellanza del 24 novembre 2014
Riportiamo integralmente l’interpellanza
presentata nel Consiglio Comunale del 24 novembre 2014…
Il Capogruppo di Progetto San martino, Consigliere Zen ha presentato un’interpellanza in merito alla gestione del notiziario comunale, specie con riferimento agli spazi minimali di rappresentanza concessi alle opposizioni.
Nella medesima interpellanza ha poi sollevato una questione posta all’attenzione delle minoranze da numerosi cittadini e tecnici: è stato denunciato il fatto che la maggior parte delle deliberazioni di giunta siano prive di allegati e, pertanto, quasi sempre incomprensibili nella loro effettiva portata. Anche i provvedimenti, di rilevanza esterna, dei funzionari apicali dovrebbero trovare idonea visibilità pubblica. La gestione complessiva della pubblicità contrasta con il dettato della legge che dal 2012 prevede solo l’albo pretorio informatico.
[ Vedi allegata l’interpellanza del Consigliere Zen ]
La risposta fornita dal sindaco all’interpellanza presentata dal consigliere Pierfrancesco Zen è del tutto insoddisfacente soprattutto per quanto riguarda la seconda parte laddove si era chiesto come mai l’albo pretorio informatico, che ha sostituito a tutti gli effetti quello cartaceo, non sia aggiornato e sia mancante di molti importanti allegati. Il decreto legislativo citato (33/2013) costituisce infatti una normativa di mero riordino. I riferimenti legislativi risalgono a tempo addietro. La “asserita complessità operativa” poteva essere per tempo affrontata tanto è vero che la maggior parte delle amministrazioni comunali sono in regola da molti mesi. Ancora una volta il comune di San Martino si caratterizza per una sconcertante mancanza di trasparenza e di volontà di affrontare il tema di un corretto rapporto con il pubblico e gli operatori. La dichiarazione di intenti “stiamo ottemperando in modo graduale” non può essere sufficiente soprattutto perché non mette alcun termine per un adeguamento alla legge. In altre parole, il sistema di pubblicità degli atti amministrativi del comune di San Martino di Lupari a tutt’oggi rimane senza certezze. La questione non è secondaria se si pensa, e solo a titolo esemplificativo, al sistema degli appalti che tanto in Regione quanto in Italia dimostra di essere inquinato dal malaffare. La pubblicità corretta degli atti di gara costituisce il miglior controllo e deterrente (nel nostro piccolo, si pensi all’appalto per il cimitero o alla pista ciclabile di Lovari: se solo avessero avuto un’adeguata reclamizzazione, forse, si sarebbero potuti evitare o contenere certi errori). Solo la voglia di legalità dei cittadini può indurre una amministrazione, riottosa al cambiamento, a modificare le proprie priorità operative e i propri valori.
La redazione