Cronaca del CC del 30 marzo 2015

1) Veloce approvazione dei Verbali della precedente seduta del 22 dicembre 2014

2) Variante al Piano degli Interventi del comune di San Martino di Lupari

Illustrazione documento del sindaco ex. art 18 comma 1 della Legge Regionale 11/2004.
Tale punto non è stato oggetto di discussione, in quanto, con la Legge Regionale 11/2004 (art. 12), è stato cambiato l’Iter per quanto riguarda l’adozione di una variante al Piano degli Interventi. Ad oggi, infatti, la procedura prevede 3 passaggi in Consiglio Comunale:

a) Dichiarazione di Intenti, nella quale il sindaco ha illustrato le linee programmatiche.

b) Adozione della variante al Piano degli Interventi dopo incontro pubblico e discussione con Categorie sociali ed economiche interessate.

c) Approvazione definitiva dopo 60 giorni dal precedente consiglio, all’interno dei quali c’è il tempo per fare tutte le eventuali controdeduzioni rispetto al testo in discussione.

Pertanto, siccome l’ordine del giorno prevedeva la semplice Dichiarazione di Intenti (una mera comunicazione). Il punto non è stato messo in votazione.

Passiamo ora ad esaminare il contenuto della variante. Dal 2011 ad oggi sono state fatte 11 varianti al piano degli Interventi (approvato in via definitiva nel 2009), le quali hanno riguardato il Centro Storico, le Attività Produttive ed i lotti edificabili. Quella in esame è la dodicesima variante al Piano degli Interventi e nello specifico, riguarda l’ampliamento delle attività produttive. La variante si sostanzierà nei seguenti 4 punti:

1) Stipulazione di Accordi Pubblico-Privati: è previsto il concorso di risorse private, in quanto queste possono rendere più efficace l’intervento urbanistico (migliore qualità negli investimenti) e più efficiente l’investimento collettivo.

2) Riclassificazione di Aree Edificabili: alcune aree edificabili verranno rese inedificabili;

3) Creazione di Nuovi Lotti Edificabili: verranno previsti in alcune aree periurbane in conformità alle scelte strategiche del P.A.T.

4) Modifica a perimetrazione di U.M.I (Unità Minime d’ Intervento)

3) Piano di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie (Art. 1 co. 612 Legge 190/2014)

Il Comune, in osservanza alla Legge n. 190/2014 (ovvero il cosiddetto “Piano Cottarelli” e/o Piano di Stabilità 2015), ha deliberato l’approvazione del Piano di Razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie.

Nel caso di San Martino di Lupari, le società in cui il comune ha una partecipazione sono E.T.R.A Spa (Energia Territorio Risorse Ambientali) con una quota del 2,18% e S.E.T.A Spa (Servizi Territorio ed Ambiente) con una quota del 3,11%.

E.T.R.A. è una società nata nel 2005 dall’aggregazione dei rami d’azienda relativi ai servizi pubblici delle società S.E.T.A Spa, Altopiano Servizi Srl e Brenta Servizi Spa: esempi di servizi svolti sono, ad esempio, la gestione del servizio idrico integrato e la gestione dei rifiuti per quanto concerne il “Bacino del Brenta”, un territorio che va dall’Altopiano di Asiago sino alla cintura urbana di Padova.

La società è a capitale interamente pubblico (75 comuni-soci) ed ha 800 dipendenti.

S.E.T.A. Spa, diversamente, è una società patrimoniale formata da 5 amministratori, non ha dipendenti e dispone, assieme ad Altopiano Servizi e Brenta Servizi, della proprietà della rete su cui opera E.T.R.A.

Il piano di razionalizzazione, in ottemperanza al Piano di Stabilità 2015, prevede la soppressione di S.E.T.A, Altopiano Servizi e Brenta Servizi, in quanto società di soli amministratori, e la patrimonializzazione di E.T.R.A. Tale risultato è raggiungibile tramite due differenti strade: o la fusione di S.E.T.A., Altopiano Servizi e Brenta Servizi in un’unica società o l’incorporazione delle 3 società in E.T.R.A.

Il sindaco ha specificato che l’operazione è conveniente sotto il profilo dei costi: la sola fusione delle 3 società patrimoniali comporterà in automatico la riduzione del numerò di amministratori e porterà un risparmio di 150.000 Euro l’anno (passando dagli attuali 200.000 Euro a circa 50.000 Euro).

Per il consigliere di opposizione Zorzato l’operazione di patrimonializzazione di E.T.R.A. è non solo condivisibile ma anche doverosa, in quanto E.T.R.A. diventa più competitiva e non corre il rischio di essere assorbita da altre realtà similari (Aziende Municipalizzate “Multi-Servizi”).

Il capogruppo di Progetto San Martino, consigliere Zen, ha chiesto se è stata fatta una perizia per la stima del valore della rete, come attuato da altre multiutility (ad es. ATS Spa) e se l’intera operazione ha seguito criteri di trasparenza.

Il sindaco ha risposto che è intenzione del Presidente del Comitato di Gestione di E.T.R.A. quella di predisporre un Piano Industriale che definisca quali saranno i costi dell’intera operazione.

Il piano di razionalizzazione è stato approvato dalla maggioranza del Consiglio Comunale compreso il consigliere Zorzato, mentre Progetto San Martino ha deciso di astenersi, in quanto considera la delibera un atto dovuto, obbligato e sotto molti aspetti positivo ma al contempo è critico nei confronti dell’Amministrazione, la quale ha come sua prassi portato in approvazione la delibera all’ultimo momento, avendo come scadenza per l’approvazione proprio la data del 31-03-2015.

[ Dichiarazione di voto del Consigliere Campagnolo… ]

4) Richiesta Riclassificazione Grado di Protezione Fabbricato in Centro Storico di Monastiero di proprietà delle signore Bettan.

In seguito ad un’istanza promossa dalle signore Bettan Paola e Bettan Margherita, il sindaco, previo parere favorevole del responsabile d’area Geom. Stefano Baggio, ha posto in votazione una proposta di deliberazione avente per oggetto la modifica del grado di protezione di un fabbricato del centro storico di Monastiero, che passerà da 3 a 4.

Tale intervento, secondo le signore Bettan, è necessario in quanto il fabbricato si trova in pessime condizioni statiche ed igieniche, con pericolo di crollo. Una volta che il grado di protezione sarà diventato 4, sarà infatti possibile presentare un piano di recupero e prevederne la demolizione e la successiva ricostruzione.

L’Amministrazione vede con favore un intervento del genere in quanto migliora la sicurezza e consente un recupero degli spazi. Lo stesso consigliere Zorzato, che è apparso in straordinaria sintonia con l’amministrazione, ha ricordato quanto sia pericoloso l’incrocio fra Via S.Andrea, via Antonelli e via Papa Luciani, in quanto la strada proveniente da S. Andrea è molto stretta a causa proprio della presenza del fabbricato in questione.

La delibera è stata approvata da tutta la maggioranza e dal consigliere Zorzato mentre i 4 consiglieri di Progetto San Martino si sono astenuti in quanto non è chiaro se tale intervento abbia lo scopo di migliorare la viabilità presso l’incrocio o se ci siano altri interessi, come ipotizzato dai rumors che giungono da più parti. In assenza di un progetto debitamente illustrato e finalizzato in tal senso, il gruppo Progetto San Martino ha preferito astenersi.

5) Alienazione Area di Proprietà Comunale – Integrazione Piano delle Alienazioni 2015

E veniamo al piatto forte della giornata. L’Amministrazione Comunale intende inserire nel piano delle alienazioni un’area di 7200 mq interna al centro storico di San Martino di Lupari: l’idea è quella di istruire un bando di concorso aperto ad eventuali privati interessati all’acquisto, i quali avranno il vincolo di costruire su tale area una casa di riposo per anziani.

L’area sopra citata comprende, fra gli altri, il Centro Polivalente, il Parco della Serenissima ed il parcheggio della Serenissima: nel corso del dopoguerra è stata ceduta ad un I.P.A.B (Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza) il quale avrebbe dovuto occuparsi della costruzione della casa di riposo.

Tale progetto, però, non ha mai visto la sua realizzazione.

È stato spiegato che probabilmente ciò è dovuto al fatto che la costruzione, in passato, è sempre stata considerata una soluzione anti-economica dalle diverse amministrazioni che si sono succedute.

Il sindaco ha poi affermato che attualmente a San Martino di Lupari ci sono almeno 74 persone che sarebbero interessate ad essere ospitate in una casa di riposo e che tale numero giustifica da solo la scelta di procedere con la messa in vendita dell’area per poter realizzare in un futuro ipotetico la costruzione desiderata.

Tutta l’opposizione è fortemente contraria al progetto portato avanti dall’amministrazione comunale. Prende subito la parola la consigliera di Progetto San Martino, Laura Marostica, che in primo luogo contesta la perizia fatta fare dall’amministrazione stessa (da un proprio dipendente) sul valore dell’area interessata, che viene stimato in 50 Euro / mq.

Tale prezzo è ritenuto troppo basso anche dal consigliere di opposizione Zorzato che ha citato, come esempio, la rotatoria di Campagnalta, dove l’acquisizione dell’area per la costruzione è stata pagata fino a 150 Euro / mq. Comunque l’area si trova in pieno centro storico e anche a un non addetto ai lavori appare evidente che il valore indicato è molto basso. Il motivo è da ricondursi molto probabilmente alla volontà, da parte dell’amministrazione, di portare a compimento almeno un punto del proprio faraonico programma elettorale rendendo appetibile l’area, anche a costo di svendere i “gioielli di famiglia”.

Ha fatto specie sentire il sindaco affermare, nell’introduzione alla delibera, che con questo atto l’amministrazione sta facendo tutto il possibile per realizzare la casa di riposo. Se poi il progetto non va a buon fine, non si può dare la colpa all’amministrazione stessa. Ascoltando tale affermazione ci si è chiesti nei confronti di chi il sindaco si è dovuto giustificare e se anche lui, alla fine, si stia rendendo conto sempre più di aver puntato sul cavalo sbagliato, vista la nota difficoltà che stanno vivendo le case di riposo in questo periodo.

Durante la discussione Zorzato ha dichiarato di non essere contrario a priori alla realizzazione di una casa di riposo ma propone di valutare con attenzione tutte le condizioni al contorno, cosa che l’amministrazione, svendendo con faciloneria il patrimonio comunale, non starebbe facendo per nulla l’interesse dei cittadini. Ha aggiunto, poi, che tale progetto risulta del tutto illogico dal punto di vista sanitario, visto che in parallelo si intende realizzare la casa del “Dopo di Noi” in via Manin, che è sua volta una struttura di assistenza sociale analoga.

L’Amministrazione, in difesa della sua scelta, ha spiegato che l’area in questione è a destinazione “servizi”: non si tratta né di un’area a destinazione residenziale né di un’area a destinazione industriale e pertanto la sua valorizzazione sarebbe, per forza di cose, attorno al valore stimato dal suo tecnico di fiducia nonché dipendente comunale (50 Euro/mq.).

A questo punto è intervenuta la consigliera di Progetto San Martino, Rossella Resoli, la quale ha avanzato la proposta di far fare una perizia sul valore dell’area a un ente terzo indipendente (come l’U.T.E.) ed ha espressamente chiesto perché tale soluzione non sia stata portata avanti dall’amministrazione. A questa richiesta il sindaco si è opposto con veemenza senza però dare motivo sensato al suo diniego e nascondendosi dietro all’affermazione che la stima, secondo lui, era corretta. È intervenuto il capogruppo di Progetto San Martino, consigliere Zen, che ha ricordato come tale operazione sia a rischio di esposto alla Corte dei Conti. Anche il consigliere Zorzato si è associato a questa considerazione e preoccupazione.

Progetto San Martino ha inoltre messo in evidenza, nella sua dichiarazione di voto, il fatto che si intende svendere una fetta importante del centro storico per una cosa tutto sommato inutile, visto che ad oggi chi ha nella propria famiglia anziani non autosufficienti preferisce in genere tenerli in casa ricevendo dei sussidi dal comune in aiuto piuttosto che confinarli in una struttura di assistenza.

Lo stesso atteggiamento dell’amministrazione è giudicato in questo senso contraddittorio, in quanto afferma di voler assistere gli anziani in casa con dei contributi ed al contempo intende costruire la casa di riposo: tutto questo fornisce la sensazione diffusa che, pur di dare seguito a fantomatiche promesse elettorali, questa amministrazione sia disposta a portare avanti progetti faraonici ed insensati.

Il punto 5) è stato infine messo ai voti: la maggioranza ha votato compatta per il via libera all’operazione mentre tutti i consiglieri di opposizione (Progetto San Martino ed il consigliere Zorzato) hanno espresso un voto contrario.

[ Dichiarazione di voto della Consigliera Marostica… ]

6) Comunicazioni del sindaco

7) Interrogazioni ed interpellanze

Il sindaco ha letto le risposte alle tre interpellanze presentate nella seduta del 22 dicembre 2014 che non hanno però soddisfatto i consiglieri di Progetto San Martino. Il consigliere di Progetto San Martino, Campagnolo, ha richiesto inoltre un’integrazione alla risposta, che per l’ennesima volta è stata data dal Sindaco in maniera parziale.

Il capogruppo di progetto San Martino, consigliere Zen, ha presentato un’interpellanza in merito alla situazione della Lega sanmartinara e alla regolarità della convocazione dei capigruppo e, conseguentemente, del funzionamento del consiglio comunale, dopo la spaccatura fra Tosi e Salvini.

[ Vedi l’interpellanza presentata dal Consigliere Zen… ]

La consigliera di Progetto San Martino, Resoli, ha presentato un’interpellanza in merito alla situazione della viabilità di Via R. Serato.

[ Vedi l’interpellanza presentata dalla Consigliera Resoli… ]

Il consigliere di Progetto San Martino, Campagnolo, ha presentato un’interpellanza in merito alla situazione del parco giochi Monte Rosa di Campagnalta.

[ Vedi l’interpellanza presentata dal Consigliere Campagnolo… ]

Progetto San Martino, supportato dal numeroso pubblico presente in sala consiliare, ha chiesto in particolare a tutti i consiglieri della maggioranza di fare luce sulle loro posizioni politiche, vista la spaccatura che si sta consumando a livello regionale fra tosiani e fedeli alla Lega.

Vista anche la posizione assunta dal capogruppo della Lega in consiglio comunale, Conte, e vista la nota vicinanza del sindaco Boratto a Tosi, scandalosamente nessuno dei consiglieri di maggioranza ha espresso la propria posizione, lasciando i cittadini e i propri elettori senza nessuna informazione in merito a chi sta attualmente amministrando il comune di San Martino di Lupari.

Il nostro sindaco e tutta la maggioranza hanno preferito infatti nascondersi dietro alla possibilità, data dal regolamento del consiglio comunale, di rispondere all’interpellanza nel consiglio comunale successivo, previsto per il 30 aprile 2015.

Vi aspettiamo numerosi.

Risposte alle interpellanze del CC 22 dicembre 2014

Sul mancato introito di circa 70 mila euro non pagati in 4 anni al comune dalla ditta che gestiva l’illuminazione del cimitero (che ha lasciato una fideiussione per appena 8 mila euro), sarebbe stato opportuno agire subito ai primi pagamenti andati insoluti e non aspettare 4 anni.

[ Link all’interpellanza della Consigliera Resoli ]
[ Risposta all’interpellanza della Consigliera Resoli ]


Richiesta di conoscere la situazione in merito alla riscossione delle multe per infrazioni stradali

[ Link all’interpellanza del Consigliere Campagnolo ]
[ Risposta all’interpellanza del Consigliere Campagnolo ]

La redazione