Il solito specchietto per le allodole?

Già a settembre 2014 avevamo fatto presente, proprio in questo sito, [ Visita il link all’articolo “Ancora le vecchie promesse?” ] i nostri fortissimi dubbi in merito alle roboanti promesse elettorali in tema di opere pubbliche, tema peraltro molto sentito dalla popolazione.

Avevamo infatti messo a confronto le promesse elettorali del 2014 con quelle precedenti del 2009 e si capiva benissimo che erano praticamente le stesse, forse addirittura amplificate. Opere pubbliche per niente prese in considerazione nel quinquennio 2009/2014, ma riprese alla grande nella primavera 2014, in prossimità delle elezioni. Ennesima prova di luccicante specchietto per le allodole, già ampiamente collaudato nella storia del nostro comune e non solo.

Leggendo poi la relazione del Sindaco che apre pomposamente il notiziario Info San Martin, entrato in tutte le case dei sanmartinari, che cosa scopriamo? La cruda realtà dello stato dell’arte dei lavori pubblici.

Appare immediatamente agli occhi che l’unica opera di una certa rilevanza prevista per il 2015, ma ancora in piena realizzazione, rimane la rotatoria di Campagnalta, che tanto ha fatto discutere e che noi abbiamo posto più volte all’attenzione dei concittadini.

Fra ammissioni e smentite da parte dell’amministrazione, fra accuse di disfattismo lanciate all’opposizione, i lavori stanno procedendo un po’ a rilento dopo essere iniziati solo qualche mese dopo i primi picchetti posti proprio a ridosso del 25 maggio 2014. Per ora, chi ha occasione di transitare da quelle parti rimane “piacevolmente” colpito dal devastante impatto delle barriere antirumore che racchiudono, come uno pseudo carcere, le abitazioni delle due sventurate famiglie coinvolte nella ristrutturazione dell’area stradale.

Ad oggi non ci è dato sapere se verrà realizzato quel benedetto sottopasso pedonale e ciclabile. Se non ci sarà al termine dei lavori, come faranno i ciclisti e i pedoni a transitare in sicurezza verso l’area a nord del paese? Son mesi che il nostro gruppo batte su questo tasto.

Repair of water pipes

Ma non è finita qui: con quali risorse finanziarie si salderà il conto all’impresa costruttrice? Forse con gli introiti delle multe per le infrazioni stradali? Proprio con quelli non ancora riscossi e di cui abbiamo chiesto più volte spiegazione? Ma allora continuerà quella che è diventata una prassi di bilancio, nata però per affrontare situazioni eccezionali, e cioè il ricorso massiccio alle anticipazioni di cassa da noi contestato in molte occasioni.

Ritorniamo dunque a quello striminzito elenco di lavori pubblici programmati per il 2015 e sventolati a pag. 4 del già citato notiziario:

● Completamento della sistemazione della scuola primaria di Campretto (La cui situazione fatiscente era già stata da noi denunciata proprio in campagna elettorale e, guarda caso, presa in carico di tutta fretta nel mese di luglio 2014 dopo un quinquennio di amministrazione alquanto distratta su questo problema. E per le altre scuole non è previsto proprio nulla? Strutture e arredi scolastici, tutto a posto?).

Multiracial classroom primary school. Kid raising his hand ready

● Nuovi impianti sportivi a Borghetto (Mah!)

● Nuova tensostruttura sui campi da tennis comunali (Ma il nuovo polo sportivo non dovrebbe essere spostato in un’altra zona del paese? Forse, proprio perché il nuovo progetto del polo sportivo andrà alle calende greche, si prevede quest’ opera un po’ sbrigativa).

● Campagnalta : nuova area giochi (Opera pubblica di scarso costo)

● E poi efficientamento della rete di illuminazione e completamento dell’asfaltatura strade (Ma non è normale amministrazione questo intervento?).

E poi, nient’altro? Che fine hanno fatto le promesse del maggio 2014? Proviamo a ricordarle nuovamente:

Nuovo polo sociosanitario (Nessuna notizia ad oggi)

Il centro residenziale per disabili “Dopo di Noi” (Ma non doveva essere posta la prima pietra ad aprile 2015?)

Casa-di-riposo

La nuova casa di riposo (È stata impegnata solo l’area, ma è saltata fuori ora la novità che era chiaro a tutti che ci penseranno dei privati a realizzarla. Mah!)

Il nuovo polo sportivo (Sì, ma solo lo stadio e quando? Con quali risorse finanziarie? Dove sono andati a finire quei 29,5 milioni di euro provenienti da un fantomatico finanziamento pubblico e dall’intervento di privati tanto sbandierati in campagna elettorale? Intanto è anche sparito il primo stralcio dal bilancio di previsione 2015, dopo che sono già stati sborsati non pochi denari per il progetto. Mah!)

Il nuovo polo scolastico (Ma ovviamente dopo che sarà realizzato il polo sportivo e cioè forse durante il mandato amministrativo 2019/2024)

Spostamento della biblioteca comunale e del Museo Apollonio (Ovviamente dopo la realizzazione del polo scolastico e cioè dal 2024 al 2029).

Andiamo a spulciare fra le pieghe del piano triennale delle opere e ci accorgiamo che, come per incanto, sono spariti circa 30 milioni di euro presenti invece nel piano precedente e cioè praticamente alla vigilia delle elezioni amministrative. Che sia uno scherzo? Purtroppo no: la nostra profezia elettorale si sta avverando. Passato il Santo (le elezioni), passata la festa (la sbronza da festeggiamento elettorale celebrato nella piazza del municipio).

Ci è venuto intanto un dubbio atroce: ma non si sapeva forse già lo scorso anno che le risorse erano scarse, vista anche la crisi generale, e comunque non sufficienti per mantenere tutte queste promesse? Noi pensiamo di sì. Ma una parte considerevole dei cittadini ci ha creduto ed ha rinnovato la propria fiducia verso l’amministrazione in carica. Ma tant’è. Ora ce la dobbiamo tenere questa maggioranza, ahinoi.

Noi invece avevamo dichiarato in tutte le salse che non si potevano promettere inutili illusioni. Bisognava volare un po’ più basso, ma con risultati di efficienza e di mantenimento dell’esistente fino a tempi migliori per tutti e cioè innanzitutto una seria manutenzione ordinaria e straordinaria, l’implementazione delle strutture sportive anche delle frazioni, la tutela degli strumenti e dei luoghi della cultura, la tutela ambientale e così via, senza voli pindarici ovviamente irrealizzabili a breve termine.

A meno che non si stia covando l’idea diabolica di ripetere la precedente strategia politico-elettorale e cioè riservare la sorpresa eclatante di alcune opere pubbliche molto appariscenti proprio a ridosso della fine del mandato amministrativo in corso, magari da realizzare con solite anticipazioni di cassa che dovranno essere però onorate poi da chi verrà dopo.

All’occhio dunque: stiamo vigili, tutti…
perché tutti ora siamo informati!

La redazione