Opportunità e contraddizioni dell’Amministrazione…

Vi segnaliamo questo interessante bando della Regione Veneto per la concessione di contributi per la rottamazione e acquisto di impianti termici domestici alimentati a biomasse legnose (legna, pellet)

[ link per accedere al bando nel sito della Regione Veneto ]

Il Bando prevede, in caso di rottamazione di generatori preesistenti e  di acquisto di nuovi generatori a biomassa (stufe a pellet, stufe e termostufe a legna, cucine a legna e pellet, caldaie a biomassa) con caratteristiche adeguate, un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa sostenuta (con un valore massimo del contributo massimo di 5000 euro in caso di caldaia a biomassa e 1600 euro negli altri casi).
Riteniamo l’iniziativa interessante perchè favorisce la dismissione di vecchi generatori a legna poco efficienti e poco “amici dell’ambiente” con nuovi generatori, tecnologicamente più evoluti ed efficienti; l’iniziativa va nella direzione da noi segnalata in sede di approvazione del PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) del Comune di San Martino di Lupari, quando abbiamo sottolineato la mancanza nel Piano di un’azione rivolta all’incentivazione di questa tecnologia, che riteniamo interessante in quanto economicamente accessibile e spesso di più facile installazione rispetto ad altre tecnologie efficienti, in particolare in caso di abitazioni esistenti e non di nuova realizzazione. Abbiamo constatato con piacere che sembra aver cambiato idea sull’argomento anche il sindaco di San Martino di Lupari, che si era espresso con scetticismo durante il consiglio comunale di approvazione del PAES, ma che tramite facebook ha recentemente pubblicizzato il bando.

Vi segnaliamo però anche alcune perplessità…

Il bando scade il 10 dicembre e ha un limite cumulativo di soldi erogabili (2 milioni di euro), è perciò necessario attivarsi rapidamente se una persona vuole accedere al’incentivo. Purtroppo, spesso sono questi i vincoli che impediscono a molte persone di riuscire ad accedere; sarebbe auspicabile che certi incentivi diventassero “strutturali” e non che comparissero solo a pochi mesi dalle elezioni regionali dell’anno prossimo.

Un generatore a biomassa rischia di essere una tecnologia inquinante se l’utilizzatore decide di alimentarlo con pellet di scarsa qualità o con legname di scarto (es.: legno verniciato o sporco); oltretutto, saper usare correttamente un generatore a biomassa non è scontato (es.: accendere in maniera scorretta il fuoco di una stufa a legna può aumentare in maniera significatica le polveri emesse): auspichiamo perciò che bandi simili siano affiancati da un’azione di informazione e sensibilizzazione della popolazione / degli utilizzatori e da azioni di controllo sulle modalità di utilizzo dei generatori incentivati; sarebbe bello che l’Amministrazione di San Martino di Lupari si facesse promotrice di iniziative di questo tipo (a tale scopo vi segnaliamo questo manuale
[ link http://www.provincia.belluno.it/media/allegati/news/2014/Patrimonio/Energia/Come_riscaldarsi_correttamente_con_il_legno.pdf ]

La redazione