Approvazione del regolamento e determinazione
di aliquote ed esenzioni per l’anno 2015
Il secondo punto trattato ha riguardato l’introduzione dell’addizionale comunale all’IRPEF per tutti i redditi superiori ai 15.000 Euro. Nonostante l’attuale sindaco in campagna elettorale e durante tutto il suo mandato abbia sempre sostenuto che “non sarebbero state introdotte NUOVE TASSE”, l’amministrazione ha scelto ora di fare diversamente.
La presentazione di questa nuova tassa è stata fatta dall’assessore al bilancio Grigolon: al fine di giustificarne l’introduzione. L’assessore ha ricordato, come da copione, i tagli da parte dello stato dei trasferimenti ai comuni e le pesanti trattenute statali sui tributi locali
L’intento dell’amministrazione sarebbe quello di trasferire sui redditi una parte dei tributi che attualmente gravano sugli immobili. Per l’addizionale comunale è stato stimato un gettito di 520.000 Euro e di un importo di pari grado dovrebbero essere ridotte le tasse sulla prima casa.
Il fatto è che la nuova addizionale entra in vigore già nel 2015 mentre la riduzione delle tasse sulla prima casa è rinviata al prossimo futuro, sempre che ve ne sia data la possibilità all’interno della determinazione delle nuove imposte locali annunciata dal governo Renzi per il 2016. Alla promessa del sindaco di abbassare l’imposta sulla casa le opposizioni hanno espresso più di un giustificato dubbio.
Di fronte a tale prospettiva, le opposizioni sono infatti insorte in blocco: gli esponenti di tutti e tre gruppi (Lega Nord-Gruppo Misto, Lavoro e Famiglia e Progetto San Martino) che hanno ricordato le mancate promesse fatte in campagna elettorale. A tal proposito, il capogruppo di Progetto San Martino, consigliere Zen, ha obbligato il sindaco a esprimersi chiaramente in merito (cioè sul momento in cui dovranno intervenire i pagamenti e gli eventuali sgravi) dopo i vari tentativi, da parte del sindaco stesso, di svicolare alle richieste della minoranza
In particolare, il consigliere di Progetto San Martino Campagnolo ha poi denunciato il solito tentativo, da parte dell’amministrazione, di scaricare sul governo Renzi le proprie responsabilità. “Non è colpa del governo”, ha spiegato Campagnolo “se l’amministrazione locale non incassa le multe, non riscuote gli introiti per l’illuminazione del cimitero e fa continuo ricorso all’anticipazione di cassa per portare avanti le opere promesse in campagna elettorale. L’amministrazione, in un momento difficile dal punto di vista finanziario, avrebbe dovuto mantenere un atteggiamento assai prudente invece che fare continui proclami”.
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L’introduzione dell’addizionale comunale IRPEF è stata infine approvata con 9 voti favorevoli (tutta la maggioranza) mentre l’opposizione ha espresso 6 voti contrari .