La strana morale del sindaco

I CONSIGLIERI DI PROGETTO SAN MARTINO INTERROGANO IL SINDACO SULLA QUESTIONE DELLA SANZIONE PER LE STRISCE PEDONALI VERDI.
LA STRANA MORALE DEL SINDACO

Come già riportato nella cronaca del consiglio comunale del 30 marzo 2017, pubblicata in questo sito, è stata presentata un’interpellanza dal consigliere Zen di Progetto San Martino per la sanzione della Corte dei Conti nei confronti del tecnico comunale per la realizzazione di 55 passaggi pedonali verdi padani.
Il tema ha innestato un dibattito, a tratti divertente, a tratti surreale fra il sindaco e i consiglieri che, increduli, hanno cercato di far comprendere come la difesa d’ufficio del Sindaco nei confronti di un comportamento illegittimo fosse assurda e poco edificante per ogni cittadino onesto.
Lasciamo ai lettori ogni commento riportando di seguito l’estratto del verbale ufficiale come da registrazione della seduta.

 BORATTO GERRY – Sindaco

Prego Consigliere Campagnolo.

CAMPAGNOLO DIEGO – Consigliere Comunale

È stato piacevole nell’ultimo periodo rivedere immagini del nostro Sindaco in posa orgoglioso sulle strisce pedonali verdi del nostro paese: Ricordo di un tempo in cui la nostra Amministrazione era paladina delle idee leghiste, comprese le scelte propagandistiche di bassa lega che la caratterizzano. Scelte che – tra l’altro – implicano un utilizzo non consono del denaro dei nostri concittadini. Abbiamo purtroppo potuto constatare come alla fine la componente politica non paghi mai il prezzo delle proprie scelte errate, infatti è stato condannato per questa vicenda il dirigente comunale, geom. Baggio.

Chiediamo perciò se il nostro Sindaco abbia intenzione di scusarsi pubblicamente con la cittadinanza per questa vicenda. Chiediamo inoltre se l’assicurazione che – da quanto apprendiamo dai giornali – ha coperto le spese che dovrà affrontare il tecnico comunale è un’assicurazione privata del geom. Baggio oppure pagata dal Comune al proprio dipendente e chi e in base a quali criteri ha scelto l’avvocato che ha difeso il geometra dinanzi alla Corte dei Conti.

Auspichiamo ancora una volta, infine che – a prescindere dalle idee di ciascuno – l’Amministrazione e ogni componente politica di questo consesso lavori per la crescita di San Martino e che non si incappi più in situazioni analoghe, con spreco di tempo e denaro per populismo e propaganda da stadio.

Gli interessi di una collettività dovrebbero prevalere su quelli di una campagna elettorale. Passare alla storia per gli sprechi (vedi soldi di progettazione per le piscine) non è edificante per nessuno.

BORATTO GERRY – Sindaco

Bene, allora se volete leggere e dopo rispondo; bè a questa rispondo subito io. Bisogna fare un po’ di chiarezza Consigliere Campagnolo proprio su questo aspetto delle strisce verdi; io ricordo benissimo il momento – eravamo in Giunta, c’erano anche Zanchin e Petrin – e dovevamo fare le strisce pedonali gli attraversamenti; abbiamo fatto un ragionamento sulla visibilità delle strisce e mi ricordo che al tempo abbiamo proprio ragionato su un dato che venivano fatte sulla strada mi pare Orte-Roma di quanto erano diminuiti gli incidenti con i pedoni proprio perché sono più visibili con il colore rosso le strisce pedonali. Al tempo ce n’erano di tre colori su tutto il Veneto, siamo mica stati i primi noi eh: ce n’erano verdi, ce n’erano rosse e ce n’erano blu. Vi posso citare anche i posti se volete, perché blu in Piazza Azzurri di Italia a Padova ce n’erano chilometri; abbiamo deciso: “le fanno di tutti e tre i colori, noi le facciamo verdi” chiaramente identificate con il nostro movimento politico, ma ce n’erano di tre colori fatte tutte. Qua è venuto giù il Consigliere Ruzzante che si è fatto un po’ di pubblicità, mi ricordo con l’allora Segretario che era l’architetto – adesso mi sfugge il nome – Marangoni insieme, ha fatto un bel video davanti a Franco, al bar davanti alla Chiesa ma il dato che fa sorridere è che non c’è, nessuno sapeva al tempo che non si potevano fare; perché se al tempo noi avessimo saputo che non si potevano fare, non le avremmo fatte; c’erano dappertutto.

Poi mi viene da ridere: due Comuni – perché siamo stati condannati noi e San Giorgio in Bosco – due Comuni e le hanno fatte tutti, perché tutti girano hanno una macchina, ci sono dappertutto – ma ancora oggi ci sono dappertutto – e sapete qual è la cosa simpatica? che dopo io non so se Baggio vorrà ricorrere o meno, la segnaletica che lo prevede e il Regolamento di attuazione del Codice della strada e non il Codice della strada; Regolamento di attuazione che è di rango comunitario – perché diciamo adotta una norma comunitaria che non è un Regolamento comunitario, è una normativa – e

questa è stata approvata dall’Italia, dal Governo – perché il Regolamento non è entrato immediatamente in funzione: doveva essere approvato, recepito due anni dopo che noi avevamo fatto le strisce – e se volete aggiungere un’altra risata: se voi le alzate di mezzo centimetro, di 1 centimetro o 2 centimetri non è più segnaletica orizzontale, è segnaletica complementare e potete farla anche a fioretti. Basta che le rampe siano gialle e nere. Quindi hanno fatto una tempesta sul nulla, hanno dato una sanzione al responsabile di 1.100 euro più vari oboli. La Corte dei Conti avrà speso non so neanche io quante migliaia di euro in carte, incontri o riunioni ma dov’è la proporzione tra l’azione che deve fare – legittima per carità – la Corte dei Conti e l’eventuale danno; qua per un danno di 1.500 euro avranno speso dieci mila euro, ma dov’è il senso? Dico io.

E poi vi ripeto: al tempo ce n’erano di tutti i colori, ma questo lo sanno tutti; quindi adesso io non so cosa vorrà fare il tecnico, innanzitutto ha la copertura assicurativa che si paga privatamente come tutti i tecnici, perché il tecnico è assicurato e mi dice che l’assicurazione lo paga questo danno ma veramente è stata fatta una tempesta sul nulla, sul nulla perché – e lo ripeto per l’ultima volta e dopo mi taccio – le strisce ci sono dappertutto ancora adesso. E allora perché un Comune le può fare ed un altro no?

Questa è stata l’azione politica cari Consiglieri che hanno fatto, perché io l’ho detto: dovevamo semplicemente denunciare 570 Comuni in Veneto, perché se non si possono fare verdi non si possono fare neanche celesti e non si possono fare neanche rosse; perché se non possono essere colorate come dice la sentenza – che ci è arrivata oltretutto oggi, vero Segretario? Quindi pensate con che velocità ce l’hanno mandata, è arrivata oggi in Comune – cioè o non si può usare nessun colore, o si possono usare i colori principali che utilizzano tutti. E dopo la cosa che fa da ridere è: l’alzate di un centimetro? Diventa segnaletica complementare, la fate del colore che volete. Perché noi abbiamo fatto tutti i passaggi rialzati, li abbiamo rifatti verdi – andate anche dietro qua, quelli fatti in Via Firenze sono tutti verdi, rialzati – quelli si possono fare.

Allora stiamo veramente parlando – passatemi il termine – di nulla, però su questo nulla hanno costruito un teorema, hanno fatto una sentenza e hanno addebitato un costo al responsabile che fortunatamente – come vi ho appena detto – è assicurato, perché paga l’assicurazione e risponderà l’assicurazione. Ma comunque se anche non fosse stato assicurato, proprio per solidarietà i soldi li avremmo tirati fuori noi tranquillamente, perché credo che così ci si debba comportare, perché non è giusto che il tecnico paghi. Guardate che le strisce basta che prendete la macchina, ce ne sono ancora adesso ma guardate che le strisce sono state fatte in Piazzale Roma a Venezia – in Piazzale Roma – un anno fa, tutte rosse e nessuno ha detto niente.

No, hanno scritto – leggetevi la sentenza – “nessun tipo di colore è previsto, solo bianche” e dicono “nere e gialle se c’è la rampa”. Questo dice la sentenza. Ti va bene?

ZEN PIERFRANCESCO – Consigliere Comunale

No, non va bene è un concetto sbagliato sul discorso della sentenza. Tant’è vero che è la Procura della Corte dei Conti che si muove, su un’azione su un esposto; quindi il fatto che qualcuno venga colpito e qualcun altro no fa parte – giusto o sbagliato che sia – del nostro sistema quante persone rubano, ma mica tutti vanno in galera e subiscono una sentenza di condanna. Quindi per carità, può essere vero quello che hai detto però non è educativo dire che va bene così perché siamo noi i poverini che siamo stati colpiti da una sentenza ingiusta.

BORATTO GERRY – Sindaco

Scusa Francesco, se su 575 Comuni del Veneto, 550 le hanno colorate di tutti i colori.

ZEN PIERFRANCESCO – Consigliere Comunale

Evidentemente non ci sarà stata una denuncia.

BORATTO GERRY – Sindaco

Ed è quello… Esatto, è quello il discorso… Non hanno avuto… Scusa, scusa non hanno avuto Zen – scusa Zen – non hanno avuto Ruzzante e non hanno avuto l’architetto Marangoni che sono venuti qua a farsi il video e che hanno fatto l’esposto. Tutto qua, vabbè. Hanno avuto attimi di gloria.

RESOLI ROSSELLA – Consigliere Comunale

Anche il Sindaco di Adro però che ha dipinto la sua…

BORATTO GERRY – Sindaco

Ma quello è pazzo, ma quello è un pazzo dai; uno che ha fatto una cosa così è un pazzo, non possiamo confondere le cose: strisce pedonali con uno che mette i simboli sui banchi. Dai Consigliere dai, non stiamo a confondere le cose. Non stiamo a confondere le cose, dai. Non stiamo a confondere le cose. Prego Consigliere, sì ma dai.

RESOLI ROSSELLA – Consigliere Comunale

Non fateci passare per degli (inc.).

BORATTO GERRY – Sindaco

Ascolta, se le facevamo rosse erano comunque vietate e andavano bene a tutti. Va bene?

RESOLI ROSSELLA – Consigliere Comunale

Scommetto di no.

BORATTO GERRY – Sindaco

No, bè se te lo dico. Guarda che il Regolamento… Leggi il Regolamento.

RESOLI ROSSELLA – Consigliere Comunale

L’ho letto.

BORATTO GERRY – Sindaco

E cosa dicono? “Solo bianche su sfondo grigio”. Punto.

RESOLI ROSSELLA – Consigliere Comunale

No, “sfondo grigio” non c’è scritto.

BORATTO GERRY – Sindaco

Asfalto.

LAGO SONIA – Assessore Comunale

Non parla di fondo.

BORATTO GERRY – Sindaco

Non parla di fondo, peggio ancora.

LAGO SONIA – Assessore Comunale

Motivo per cui è già stata colorata (inc.)

BORATTO GERRY – Sindaco

Dai, lasciamo… È stata una pagina secondo me poco edificatoria per la Corte dei Conti però, anche i migliori sbagliano. Anche i migliori sbagliano.

RESOLI ROSSELLA – Consigliere Comunale

Ma dai, che le avete usate solo per farvi pubblicità.

BORATTO GERRY – Sindaco

Ma fammi un piacere.

RESOLI ROSSELLA – Consigliere Comunale

Col colore del vostro partito, ma credo sia palese a tutti almeno ditelo “lo volevamo fare…”.

BORATTO GERRY – Sindaco

Ma scusa, e chi le ha fatte rosse?

RESOLI ROSSELLA – Consigliere Comunale

Ma chi se ne frega, magari non erano Giunte comuniste…

BORATTO GERRY – Sindaco

Bè le ha fatte Zanonato a Padova, non credo fosse di destra Zanonato.

LAGO SONIA – Assessore Comunale

Hanno appena (inc.) che se l’avessimo fatte rosse, non avrebbero mandato Ruzzante e Marangoni.

RESOLI ROSSELLA – Consigliere Comunale

Potevate fare l’esposto al Comune, allora no?

BORATTO GERRY – Sindaco

No, perché io non vado a fare un esposto contro un altro Sindaco, non vado a farlo

* * *

Concludendo: cari concittadini, la morale (allucinante perché proviene da un Sindaco) è la seguente: se qualcuno è sanzionato la colpa è di chi denuncia e la solidarietà istituzionale esige l’omertà e l’originalità … almeno nei colori!

La propaganda, comunque, la paghiamo noi e il povero tecnico!