La palestrina di Lovari non si s(vende)

Quando, nel marzo scorso, la cittadinanza ha visto l’avviso dell’asta pubblica per la vendita ad uso commerciale dell’edificio adibito finora a palestrina nel centro sportivo di Lovari, più d’uno si è posto il problema se era proprio necessario e se ne valeva la pena. Alienare quell’immobile al valore ridotto di 26.650 euro sembrava una scelta a dir poco azzardata.
Progetto San Martino si è mobilitato immediatamente nei social e con un volantino per allertare la popolazione. È stata presentata anche un’interpellanza specifica in occasione del consiglio comunale del 28 aprile scorso.
Solo a fine luglio, nel consiglio comunale estivo, il sindaco ha risposto all’interpellanza in modo generico ed evasivo ai quesiti posti da PSM: perché la trattativa privata, cosa viene richiesto in cambio, perché un prezzo d’asta così basso, perché escludere il consiglio comunale da una scelta così importante, come valorizzare il territorio di Lovari e così via?
Nulla d’importante è stato dunque comunicato se non la bella notizia che PSM e una parte consistente della popolazione aspettava: l’asta è andata deserta e pertanto la situazione della palestrina rimane così com’è. Forse gli interessati acquirenti, sotto la pressione dell’opinione pubblica, si sono dimostrati più sensibili e responsabili dell’amministrazione che ha avuto questa malaugurata idea.
Se non è stata diramata e compresa adeguatamente l’informazione, possiamo ribadire che tutta l’operazione può considerarsi a ragione un flop.