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Cronaca del CC del 15 febbraio 2016 – Prima Parte

1) Lettura ed approvazione verbali precedente seduta del 30/11/2015

2) Determinazione aliquote Imposta Unica Comunale (I.U.C.) – Componente Imposta Unica Municipale (I.M.U.) anno 2016 con compensazione dal gettito dell’addizionale comunale IRPEF.

Il punto 2) all’ordine del giorno è la diretta conseguenza della deliberazione di giunta n.11 del 01/02/2016. Con tale atto, infatti, la giunta comunale aveva stabilito la riduzione all’aliquota IMU (dal 7,6% al 4,6%) per alcune categorie di immobili, quali i fabbricati concessi ad uso gratuito a parenti ed affini entro il primo grado, i fabbricati di categoria catastale C1 (negozi e botteghe), i fabbricati di categoria catastale C3 (laboratori per arti e mestieri e le abitazioni (solo se uniche) dei cittadini italiani non residenti ma iscritti all’AIRE.

Negli intenti dell’amministrazione tale operazione doveva costituire la logica compensazione all’introduzione, nell’anno 2015, dell’addizionale comunale all’IRPEF (0,4% per tutti i redditi superiori ai 15.000 Euro annui) il cui gettito era stato stimato in circa 520.000 Euro.

Di fatto, per i cittadini di San Martino di Lupari, la riduzione dell’aliquota IMU produrrà un minor gettito di circa 220.000 Euro

Ma se con l’addizionale IRPEF i cittadini pagano 520.000 Euro di tasse in più rispetto al previsto mentre vedranno una riduzione dell’IMU di 220.000 Euro, dove sta di fatto la compensazione?!? Tra l’altro, di questi 220.000 euro di riduzione 110.000 euro erano già presenti nel 2015, quindi la maggiore tassazione imposta dall’Amministrazione ai cittadini ammonta a 410.000 Euro!!

L’amministrazione attribuisce tale Gap in parte al comportamento del governo nazionale. Il sindaco ha infatti ricordato che il governo, nel momento in cui ha deliberato l’azzeramento dell’IMU e della TASI sulla prima casa, ha contestualmente promesso di reintegrare le casse dei comuni per i mancati introiti. Di fatto il rimborso effettivo sarà probabilmente pari l’85% rispetto a quanto annunciato ed a San Martino di Lupari mancherebbero pertanto circa 150.000 Euro. Anche considerando il recupero di tale cifra, l’Amministrazione ha deciso di aumentare la tassazione dei cittadini di San Martino di Lupari per 260.000 euro, continuando a dire che questo non è un aumento di tasse!

A questo proposito, Progetto San Martino, nella sua dichiarazione di voto, ha posto l’accento, ancora una volta, sulla condotta spesso molto discutibile dell’attuale maggioranza che governa San Martino di Lupari: pur comprendendo che il periodo non è dei più facili, un’amministrazione seria e responsabile non avrebbe dovuto sbilanciarsi in promesse faraoniche che facilmente vengono meno… quando vuole far passare questa diminuzione degli importi IMU come compensativa dell’addizionale IRPEF i nostri amministratori mentono sapendo di mentire!

Per tutti questi motivi Progetto San Martino ed il consigliere Zorzato hanno espresso un voto contrario al punto 2), i 2 consiglieri della Lega Nord si sono astenuti.

[ Dichiarazione di voto del Consigliere Campagnolo ]

 

3) Approvazione della nota di aggiornamento al documento unico di programmazione (DUP) periodo 2016 / 2018 (Art. 170 comma 1 del D.LGS. N. 267/2000).

Il punto 3) all’ordine del giorno riguarda l’approvazione di una nota di aggiornamento al documento unico di programmazione (D.U.P) per il triennio 2016 – 2018.

All’interno della terza sezione operativa del D.U.P. in una tabella relativa alla “Alienazione e Valorizzazione del Patrimonio” sono stati corretti i dati relativi alla superficie ed al valore dell’area circostante il Parco Manin: l’area passa da 4.000 mq a 5.100 mq mentre la sua valorizzazione, essendo il prezzo unitario stimato a 50 E/mq, passa da 200.000 Euro a 255.000 Euro.

Progetto San Martino, coerentemente con quanto dichiarato finora nei diversi consigli comunali su tale argomento, ha espresso un voto contrario nella votazione: l’area in questione fa infatti parte del centro storico di San Martino di Lupari ed una sua valorizzazione a 50 E/mq equivale praticamente a svenderla. Tra l’altro, questa correzione ha riflessi sul bilancio, non è chiaro di che natura sia l’errore che ha portato alla correzione e non è chiara la vera motivazione che ha indotto alla modifica del DUP.

Inoltre, nella sua dichiarazione di voto, Progetto San Martino ha fatto notare come il D.U.P sia molto dettagliato solo per quanto riguarda l’anno 2016 mentre sul resto del triennio (2017 e 2018) il documento risulta molto più vago ed omissivo, ad un punto tale da far sorgere il sospetto che l’amministrazione non sia in grado di programmare, oggi come oggi, una seria pianificazione economico-finanziaria nel medio e lungo termine.

Assieme a Progetto San Martino, anche il consigliere Zorzato ha votato contro il provvedimento mentre i 2 consiglieri della Lega Nord si sono astenuti. Il punto 3) è stato comunque approvato con voto compatto della maggioranza.

[ Dichiarazione di voto del Consigliere Campagnolo ]

4) Approvazione del bilancio di previsione 2016-2018 (Art. 151 del D.LGS. N. 267/2000 E ART. 10 D.LGS. N. 118/2011).

Il punto 4) all’ordine del giorno riguarda l’approvazione del bilancio di previsione per il triennio 2016 – 2018. Una volta posto in votazione, è stato approvato con voto favorevole della maggioranza, mentre l’opposizione ha visto l’astensione dei 2 consiglieri della Lega Nord ed il voto contrario di Zorzato e del gruppo Progetto San Martino.

Proprio Progetto San Martino, oltre alle motivazioni già espresse in precedenti consigli comunali, ha individuato 3 aspetti che lasciano perplessi:

  1. Le entrate relative al recupero dell’evasione tributaria aumentano nel 2016 per poi calare nel 2017 e 2018. Se a questo fatto affianchiamo il parallelo calo delle entrate derivanti dalla riscossione dell’IMU, sorge spontaneo il sospetto che il dato relativo al 2016 derivi più che altro da esigenze di bilancio;

  2. Al Fondo Crediti di dubbia esigibilità viene accantonato il minimo obbligatorio per legge. Se si considera che negli anni precedenti è stato necessario accantonare una cifra tripla, vien da pensare anche qua che l’amministrazione deve in qualche modo far tornare i conti; avere un accantonamento basso, inoltre, è una scelta rischiosa per i bilanci futuri

  3. In tutta una serie di voci in ambito sociale (spese per l’infanzia e i minori, spese per asili nido, spese relative ad interventi per anziani, ad interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale, ad interventi per le famiglie) e culturale, dove ragionevolmente ci si sarebbe aspettati un mantenimento della spesa, si registra invece un inspiegabile calo degli importi che l’Amministrazione ha deciso di investire. La nostra Amministrazione ha deciso che per tenere in piedi il bilancio saranno cultura, famiglie, persone disagiate a rimetterci!

[ Dichiarazione di voto del Consigliere Campagnolo ]

5) Recesso dalla centrale di committenza della provincia di Padova e costituzione della centrale unica di committenza tra i comuni di San Martino di Lupari e Tombolo. Approvazione della convenzione e del regolamento di istituzione, disciplina e funzionamento.

Il punto 5) riguarda la decisione, da parte dell’amministrazione, di recedere dalla centrale di committenza della provincia di Padova, presso la quale era attivo uno schema di convenzione per l’affidamento di procedure di gara d’appalto di lavori, forniture e servizi e di costituire una centrale unica di committenza tra i comuni di San Martino di Lupari e Tombolo con sede nel primo dei 2 comuni.

Il sindaco ha motivato tale decisione con la difficoltà, emersa con l’attuale centrale di committenza, di ricevere risposte immediate in merito a tutta una serie di problematiche che caratterizzano le gare d’appalto più complesse.

Il capogruppo di Progetto San Martino ha espresso, nella sua dichiarazione di voto, una serie di perplessità sulle motivazioni che hanno spinto l’amministrazione a fare dietro-front rispetto ad una decisione presa poco tempo addietro ed ha avanzato il legittimo sospetto che, in realtà, più che ad un problema di efficienza della provincia (assolutamente prevedibile fin dall’inizio) la recessione dalla centrale di committenza sia dovuta ad un “raffreddamento politico” nei confronti della provincia stessa. Inoltre, Progetto San Martino ha chiesto come mai Galliera Veneta è rimasta fuori da questo organismo (la circostanza è alquanto strana visto che la gestione amministrativa transita attraverso la stessa Segretaria e giustificabile solo con un contrasto di vedute politiche visto che ha preferito unirsi a Cittadella). Sempre sul punto, il Capogruppo ha chiesto quanto costa al bilancio tale operazione, come verrà premiato il responsabile dell’ufficio competente per queste nuove mansioni e in che misura vi parteciperà Tombolo. Su quest’ultimo punto il Sindaco è stato alquanto evasivo.

Per questa ragione, il punto 5) ha visto l’astensione di Progetto San Martino e dei 2 consiglieri della Lega Nord, mentre la maggioranza ed il consigliere Zorzato hanno votato a favore determinandone l’approvazione.

[ Dichiarazione di voto del Capogruppo Zen ]

 

6) Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie ai sensi dell’art. 1 comma 611 e seguenti della Legge n. 190/2014 con specifico riferimento alle partecipazioni indirette.

Come è noto, sulla base della legge 190/2014, è stato definito il Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni della società Etra S.p.a, nella quale il comune di San Martino di Lupari vede una partecipazione pari all’1,83 %.

Nell’ambito di tale piano si è proceduto ad analizzare il profilo delle società in cui Etra S.p.a ha una partecipazione con i seguenti risultati:

  1. Le società E.B.S. s.a.r.l., Sintesi s.r.l., Pronet s.r.l., NET s.r.l., Unica Energia s.r.l.ed Onenergy s.r.l. sono state giudicate non indispensabili ai fini perseguiti dagli Enti Locali ed incorrono pertanto nel primo dei criteri previsti all’art.1 comma 611 che prevede l’eliminazione dalle partecipazioni in dette società;

  2. La società Viveracqua s.c.a.r.l. risulta avere un numero di dipendenti superiore a quello degli amministratori e pertanto incorre nel secondo dei criteri previsti all’art. 1 comma 611 che prevede la soppressione delle società che figurano in questa situazione;

  3. Rimangono in piedi ASI s.r.l. ed Etra Energia s.r.l.

L’Amministrazione ha comunicato che “il Comune non intende far proprie le determinazioni di Etra S.p.a. relativamente al caso di Sintesi s.r.l., ASI s.r.l. ed Onenergy s.r.l”: tali società secondo la maggioranza vanno dismesse.

Come diretta conseguenza della presa di posizione AMBIGUA dell’amministrazione, ovvero la non adesione completa al piano di Etra s.p.a, nella votazione al punto 6) il gruppo Progetto San Martino ha optato per l’astensione.

Prossimamente sarà pubblicata anche la seconda parte
del corposo ODG del consiglio.

Cos’ha fatto finora la giunta Boratto bis

Ormai sono trascorsi diciotto mesi dall’insediamento della giunta Boratto numero due, leghista di ferro un tempo e tosiana oggi.

Chi non ricorda le roboanti promesse proclamate durante la campagna elettorale del 2014 e contenute nel patinato fascicolo distribuito al suo termine dalla compagine politica che oggi amministra? Riteniamo un atto dovuto alla cittadinanza cercare di fare le pulci al loro programma elettorale, a modo nostro:

Il polo sanitario

A seguito del progetto di legge regionale n.11 approvato giorni fa e che ha azzerato tutti i contributi contenuti nella famosa legge “mancia” di aprile 2015, questa grande opera, che avrebbe dovuto ospitare anche il “Dopo di Noi” in via Manin, ora è diventata un autentico miraggio.

La casa di riposo

A sorpresa, l’area verde pertinenziale al Polivalente (una delle più belle e importanti aree del nostro centro) è stata messa all’asta con una cifra esigua a favore di eventuali privati disponibili a realizzare tale struttura per anziani.

Il polo sportivo

Con un colpo di spugna i 32 milioni necessari per realizzarlo sono spariti dal bilancio; ma ci sono i denari per comprare almeno il terreno in via Dolomiti, su cui intraprendenti privati vorranno poi costruire un nuovo stadio a spese proprie? Probabilmente la giunta Boratto si rassegnerà a realizzare una più modesta tensostruttura accanto all’attuale stadio (proprio come aveva proposto in campagna elettorale Progetto San Martino).

Il nuovo centro culturale

Quando mai potrà essere realizzato nell’edificio attualmente occupato dal distretto sanitario di via Trento se il nuovo polo sanitario non si farà?

Il polo scolastico

Idem come sopra. Se mai si farà il nuovo polo sportivo, quando mai si potrà realizzare il nuovo polo scolastico nell’area dell’attuale stadio?

Sicurezza

Il decantato sistema di videosorveglianza è stato implementato a sufficienza?
Il servizio di polizia locale è stato rinforzato e ottimizzato secondo le necessità della cittadinanza?
La mega convenzione che comprende molti comuni dell’Alta padovana – che ben poco hanno da spartire con San Martino – doveva essere solo annuale come richiesto da Progetto San Martino. Invece, continua e, soprattutto, non c’è una prospettiva per una cooperazione più realistica tra comuni contermini e somiglianti tra loro (Tombolo e Galliera).

Ambiente

Sono stati realizzati degli orti sociali. È tanto o poco? Anche in questo caso si tratta di un’idea copiata da altri (nella fattispecie dalla associazione A.L.T.A.) visto che abbiamo potuto appurare che le proposte di questa maggioranza sono solo da paese delle meraviglie.

La scuola

I contributi all’istituto comprensivo sono immortalati al minimo storico. La sistemazione del plesso scolastico di Campretto è completata in parte finora. E per gli altri edifici scolastici?

I giovani

Grave ritardo nella realizzazione della rete Wi-Fi negli edifici pubblici specie con riferimento agli altri comuni dell’Alta padovana. Ora, grazie anche al pressing di Progetto San Martino sul tema qualcosa, dicono, si muove ma nessun risultato ancora si vede.

Associazioni

Nessuna novità di rilievo. Chiamata a vuoto per l’utilizzo di una parte della stazione ferroviaria, non molto appetibile in verità.
Raccogliendo l’invito di progetto San Martino sono state abbassate le tariffe per l’affitto degli spazi pubblici ma sono ancora a pagamento e per le associazioni di volontariato le tariffe sono ancora alte.

Cultura

Museo Apollonio, come sempre. Qualche evento estemporaneo organizzato dai volenterosi appartenenti all’associazione Cartavetrata.

Viabilità

Quasi ultimata finalmente la sistemazione di via Serato che ha fatto penare la cittadinanza e molti esercizi andati in crisi per il lungo intervento. Aperta la rotatoria di Campagnalta con esiti ancora incerti e da verificare nel tempo. Del sottopasso promesso nemmeno l’ombra e la frazione di Campagnalta tagliata in due.
Completamento della pista ciclabile di Lovari con residue polemiche per via dei finanziamenti regionali che sembra non arrivino più ad oltre un anno dalla fine dei lavori e nonostante la sicurezza ostentata del sindaco. È tale la sicurezza che la maggioranza decide di spendere ben € 9.000 per finanziare una causa contro la Regione Veneto.

Variante 12 al Piano degli interventi: Una delle poche novità amministrative – merito essenzialmente di intraprendenti privati – che permetterà di introitare parecchi soldini di oneri urbanistici che rimpingueranno così le esauste casse comunali.

Le tasse

A dispetto delle promesse elettorali, è stata introdotta l’Addizionale Irpef che dovrebbe teoricamente sostituire parte della Tasi dal 2016. Ma se la Tasi verrà tolta dal governo centrale (ora è certo!), la decisione in merito all’addizionale verrà abbandonata o servirà a sanare il bilancio comunale in rosso? Mah!

Cambio di casacca

Meno importante dal punto vista amministrativo, ma non senz’altro da quello politico, è il cambio di casacca della quasi totalità dell’ex maggioranza leghista, che è diventata tosiana. Non rappresenta più un partito storico ma è una sorta di nuova lista civica che, illuminata dai fari di Tosi, è improvvisamente diventata simpatizzante del movimento “Fare”. Cosa sortirà tale decisione? Mah!

Va tutto bene allora?

Ai cittadini una non troppo ardua sentenza.