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La sanità nel Veneto – parte seconda

Durante il riuscito convegno sulla sanità veneta del 13 novembre scorso, organizzato da Progetto San Martino, i relatori ed il dibattito che a seguito del loro intervento si è sviluppato hanno fatto emergere notizie molto interessanti, tra le quali:

  • ricordiamo, per i presenti e non, gli importanti appuntamenti di gennaio – febbraio, durante i quali la Regione approverà le cosiddette schede ospedaliere.

Sarà in quel momento che verranno determinate le competenze dei vari ospedali;

  • il malcontento che è emerso da parte di molti operatori (medici, infermieri etc…) potrà essere presentato alla Regione anche a mezzo di apposite audizioni da richiedere ai competenti uffici.

Progetto San Martino si rende disponibile a fare da tramite.

  • sono state ricordate diverse normative, ancora vigenti, sulle basi delle quali il cittadino può far valere i propri diritti. In particolare si è citato il D.lgs. 124 del 1998 che costituisce ancora un punto di riferimento per l’utente.

Vi invitiamo a leggere, a tal proposito, l’art. 6 del testo che per Vostra fruizione viene allegato;

[Decreto legislativo 29 aprile 1998, n. 124]

  • abbiamo compreso inoltre che quasi tutte le sigle sindacali stanno facendo delle proposte e raccogliendo dati, con particolare riferimento alla casa di riposo pubbliche (IPAB) e alle domiciliarità spesso trascurate a favore (proprio come a San Martino) delle case di riposo private.

Di seguito alleghiamo anche alcuni dati che sono stati forniti dal relatore Sinigaglia.

[Dati ricavati dal Libro bianco sui Centri Servizi per anziani del PD Veneto]

Si può affermare senz’altro che la sanità veneta è collocata ancora ai vertici rispetto alle altre regioni italiane ma anche che l’ultima riforma sta rivelando alcuni punti critici ben evidenziati durante il convegno. L’uditorio era molto attento e sperava di avere delle risposte che non possono essere fornite dai sindacati e dal relatore presente in quanto le leve del cambiamento legislativo e gestionale, anche nel campo sanitario, stanno nelle mani di chi è al governo sia centrale, che regionale e locale. Verso di essi devono essere indirizzate le loro richieste e le loro necessità. Caso mai le opposizioni potranno sostenerle con forza. Ad ognuno le proprie responsabilità, senza demagogie e populismi.

La sanità in Veneto – La serata

Sala gremita e molto attenta per oltre tre ore per ascoltare i quattro relatori. Sono stati toccati molti punti nevralgici del sistema sanitario provinciale e dell’alta padovana. É emersa la necessità di una maggiore informazione e nello stesso tempo di ascolto più attento delle necessità dei cittadini.
Un altro merito di PSM:  quello di offrire delle stimolanti  occasioni di esercizio della cittadinanza attiva.
Speriamo di avere fornito un altro momento utile per una maggiore responsabilità anche nei riguardi di chi ci governa a tutti i livelli.
Abbiamo capito inoltre che bisogna tenere i riflettori ben puntati e che non bisogna abbassare la guardia.

  

Opportunità e contraddizioni dell’Amministrazione…

Vi segnaliamo questo interessante bando della Regione Veneto per la concessione di contributi per la rottamazione e acquisto di impianti termici domestici alimentati a biomasse legnose (legna, pellet)

[ link per accedere al bando nel sito della Regione Veneto ]

Il Bando prevede, in caso di rottamazione di generatori preesistenti e  di acquisto di nuovi generatori a biomassa (stufe a pellet, stufe e termostufe a legna, cucine a legna e pellet, caldaie a biomassa) con caratteristiche adeguate, un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa sostenuta (con un valore massimo del contributo massimo di 5000 euro in caso di caldaia a biomassa e 1600 euro negli altri casi).
Riteniamo l’iniziativa interessante perchè favorisce la dismissione di vecchi generatori a legna poco efficienti e poco “amici dell’ambiente” con nuovi generatori, tecnologicamente più evoluti ed efficienti; l’iniziativa va nella direzione da noi segnalata in sede di approvazione del PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) del Comune di San Martino di Lupari, quando abbiamo sottolineato la mancanza nel Piano di un’azione rivolta all’incentivazione di questa tecnologia, che riteniamo interessante in quanto economicamente accessibile e spesso di più facile installazione rispetto ad altre tecnologie efficienti, in particolare in caso di abitazioni esistenti e non di nuova realizzazione. Abbiamo constatato con piacere che sembra aver cambiato idea sull’argomento anche il sindaco di San Martino di Lupari, che si era espresso con scetticismo durante il consiglio comunale di approvazione del PAES, ma che tramite facebook ha recentemente pubblicizzato il bando.

Vi segnaliamo però anche alcune perplessità…

Il bando scade il 10 dicembre e ha un limite cumulativo di soldi erogabili (2 milioni di euro), è perciò necessario attivarsi rapidamente se una persona vuole accedere al’incentivo. Purtroppo, spesso sono questi i vincoli che impediscono a molte persone di riuscire ad accedere; sarebbe auspicabile che certi incentivi diventassero “strutturali” e non che comparissero solo a pochi mesi dalle elezioni regionali dell’anno prossimo.

Un generatore a biomassa rischia di essere una tecnologia inquinante se l’utilizzatore decide di alimentarlo con pellet di scarsa qualità o con legname di scarto (es.: legno verniciato o sporco); oltretutto, saper usare correttamente un generatore a biomassa non è scontato (es.: accendere in maniera scorretta il fuoco di una stufa a legna può aumentare in maniera significatica le polveri emesse): auspichiamo perciò che bandi simili siano affiancati da un’azione di informazione e sensibilizzazione della popolazione / degli utilizzatori e da azioni di controllo sulle modalità di utilizzo dei generatori incentivati; sarebbe bello che l’Amministrazione di San Martino di Lupari si facesse promotrice di iniziative di questo tipo (a tale scopo vi segnaliamo questo manuale
[ link http://www.provincia.belluno.it/media/allegati/news/2014/Patrimonio/Energia/Come_riscaldarsi_correttamente_con_il_legno.pdf ]

La redazione