PROGETTO SAN MARTINO
INFORMA CHE È PARTITA LA RACCOLTA FIRME PER LA CAMPAGNA REFERENDARIA CAMPAGNA REFERENDARIA CONTRO LA GUERRA E A FAVORE DELLA SANITA’ PUBBLICA
PROMOSSA DAI COMITATI REFERENDARI
“RIPUDIA LA GUERRA” E “GENERAZIONI FUTURE”
I 3 quesiti referendari proposti congiuntamente dai due comitati depositari “Ripudia la guerra” e “Generazioni future”, saranno rispettivamente dedicati: i primi due CONTRO LA GUERRA E PER IL DISARMO mentre il terzo quesito è a DIFESA DELLA SANITA’ PUBBLICA.
PRIMO QUESITO
Richiesta di referendum abrogativo (23A01448) annunciata nella “Gazzetta Ufficiale” Serie generale n. 53 del 3/3/2023:
«Vuoi tu che sia abrogato l’art. 1 del decreto-legge 2 dicembre 2022, n. 185 (Disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari…)
SECONDO QUESITO
Richiesta di referendum abrogativo (23A01743) annunciata nella “Gazzetta Ufficiale” Serie generale n. 64 del 16/3/2023:
«Volete voi che sia abrogato l’art. 1, comma 6, lettera a), legge 09 luglio 1990, n.185, rubricata “Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”, e successive modificazioni…”
TERZO QUESITO
Richiesta di referendum abrogativo (23A01449) annunciata nella “Gazzetta Ufficiale” Serie generale n. 53 del 3/3/2023:
«Vuoi tu abrogare l’art. 1 (Programmazione sanitaria nazionale e definizione dei livelli uniformi di assistenza), comma 13, decreto legislativo n. 502/1992 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421 (Gazzetta Ufficiale n. 305 del 30 dicembre 1992 – Supplemento ordinario n. 137) limitatamente alle parole “e privati e delle strutture private accreditate dal Servizio Sanitario Nazionale”?»
Ci si può recare presso l’Ufficio Elettorale/Anagrafe del proprio comune, muniti di documento di riconoscimento e richiedere di poter firmare, oppure firmare digitalmente sulla piattaforma: https://raccoltafirme-demo.itagile.it/,che per ritardi nella predisposizione di quella pubblica permette la raccolta e l’identificazione certificata dietro pagamento di 1 euro e 50 centesimi per ogni firma.
In internet si possono trovare dettagliatamente i quesiti referendari e le motivazioni che hanno lanciato la campagna referendaria