In questi giorni sono stati chiusi i plessi scolastici di Campagnalta (primaria e infanzia) causa COVID e più classi di altri plessi scolastici sono in quarantena. Da più parti i genitori chiedono al dirigente scolastico e all’amministrazione comunale maggiori comunicazioni in merito, senza avere sostanziali riscontri, tanto che alcuni di loro si sono rivolti ad Antenna 3 per smuovere le acque (riportiamo di seguito il link). In tempi non sospetti anche noi abbiamo chiesto all’amministrazione comunale informazioni e sollecitato una maggiore comunicazione alla popolazione in merito , senza aver avuto ad oggi risposta…rimaniamo fiduciosi in attesa! Siamo convinti che una comunicazione equilibrata non possa che aiutare, evitando la circolazione di notizie errate. Crediamo che dare numeri, delucidazioni e raccomandazioni non leda al diritto alla riservatezza di nessuno, perché non è necessario fare nomi e cognomi ed eventualmente nemmeno dire quali classi siano coinvolte, basta solo rassicurare che la situazione è monitorata e cogliere l’occasione per invitare le persone ad un comportamento corretto. Se da una parte il dirigente scolastico può scegliere di seguire pedissequamente i protocolli (anche se non condividiamo appieno questo approccio!), dall’altra siamo convinti che l’amministrazione non possa sottrarsi al dovere di fornire informazioni alla cittadinanza, soprattutto se percepisce che in tanti le stanno chiedendo. Non sempre, ma spesso, quelle dei genitori non sono polemiche, ma effettive esigenze, anche organizzative! Rimaniamo in fiduciosa attesa!
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Scuola: costo o investimento?
Negli ultimi tempi nel nostro Paese c’è stata molta confusione in ambito scolastico, sia a ridosso sia al rientro degli alunni sui banchi di scuola. Una retta scolastica per gli alunni iscritti al tempo pieno aumentata di tre euro farneticando non ben motivati costi di gestione, la soppressione del trasporto scolastico, la cancellazione del servizio dell’ingresso anticipato a dir poco vitale per alcuni genitori (entrambi a causa del Covid-19).
Questo ha creato del malcontento tra i genitori, con richieste di chiarimenti sia all’Istituto Comprensivo sia al Comune, molte delle quali rimaste senza risposta o con il classico scaricabarile che connota la politica italiana: il Comune che incolpa la Scuola, la Scuola il Comitato Mensa e così via a girare intorno. Un muro di gomma a dir poco incomprensibile.
A seguito, quindi, di questo malessere generale ed in continuo aumento, l’Amministrazione Comunale su alcune decisioni ha fatto poi marcia indietro, come il trasporto scolastico, mantenendo invece su altre una posizione alquanto rigida, arrivando quasi a minacciare la soppressione del Comitato Mensa nel prossimo anno scolastico a favore di servizi di ristorazione esterni.
Sempre a tal proposito ricordiamo che in realtà l’aumento è stato più di tre euro, perché fino all’anno scorso nella quota parte della retta mensile era compresa anche quella destinata ai progetti. Infatti, dei 67 euro mensili; 54 euro erano destinati al servizio mensa e 13 euro alle progettualità di plesso. Quest’anno invece i progetti esterni per volere dell’autorità scolastica sono stati aboliti, attribuendo la causa al Covid-19 e al fatto di evitare l’ingresso a scuola di soggetti esterni potenzialmente infettati. A questo punto sorge spontanea una domanda: come ci si comporterà con eventuali elettricisti, idraulici o altri professionisti del settore che avranno la necessità di entrare negli edifici? È solo un esempio, ma il problema e la contraddizione esistono.
Torniamo però alla retta: se da 54 euro si è passati a 70 euro l’aumento è stato ben più dei tre euro al mese! L’aumento è stato di 16 euro ovvero del 30%!
L’amministrazione comunale si è giustificata adducendo tale aumento ai maggiori costi che si andranno a sostenere, ma è qui che a nostro avviso è venuto a mancare il valore principale che dovrebbe animare un’amministrazione pubblica e cioè quello di essere vicino, al fianco del cittadino e cercare di sostenerlo, specialmente nel momento del bisogno e di difficoltà come questo, con alcuni genitori magari ancora in cassa integrazione o, peggio, che hanno perso anche il lavoro. Si poteva cambiare qualche voce di spesa ed offrire un servizio in più ai propri cittadini. Ma non è che a causa di alcune mancate entrate comunali (si veda la voce sanzioni della strada ovvero autovelox) si è deciso di recuperare le perdite gravando proprio sui concittadini? A pensar male si fa peccato, diceva un noto statista, ma spesso ci si indovina.
Alla fine ci chiediamo e vi chiediamo: ma la Scuola, da questa Amministrazione Comunale è visto come un costo o un investimento, un investimento sui nostri ragazzi, sul nostro futuro o più semplicemente una voce di spesa come tante altre?
Come Progetto San Martino, ad onore del vero anche con le altre minoranze, abbiamo fatto un’interpellanza comunale proprio su questi argomenti, augurandoci di avere al più presto una risposta chiara e trasparente da parte del Sindaco.
Aggiornamento del 21/11/2020
Qui potete trovare la risposta del sindaco alla suddetta interpellanza.
Interpellanza sulla scuola
Le informazioni fornite dall’Amministrazione sui vari argomenti che interessano la scuola a San Martino sono state finora lacunose, frammentarie, contraddittorie.
Le diverse problematiche e l’avvio prossimo dell’anno scolastico ci hanno spinto a sollecitare, ancora una volta, l’Amministrazione a dire ai cittadini con chiarezza programmi e interventi.
Servizio di trasporto scolastico comunale: cercasi volontà
Nell’avviso pubblicato il 3 luglio il Sindaco informa la Cittadinanza che l’emergenza sanitaria da COVID-19 rende incerta l’organizzazione dell’avvio dell’anno scolastico 2020-2021 e al momento non consente la pianificazione di un preciso servizio di trasporto scolastico. Allorché ci saranno aggiornamenti la Cittadinanza verrà prontamente informata delle novità e decisioni.
Dopo le proteste in Facebook il Sindaco fa un mezzo passo indietro ed è passato dal non fare il trasporto scolastico a verificare le nuove linee guida sull’avvio della scuola per decidere.
Facciamo qualche passo indietro nel tempo e chiarire come stanno effettivamente le cose.
IL COSTO DEL SERVIZIO: Il trasporto scolastico è un servizio utilissimo ed apprezzato da anni. Va detto anche che costa: si legge nel conto consuntivo riferito al 2019 che il servizio è costato Euro 169.691,03 dei quali Euro 101.282,53 sono stati pagati dal Comune.
CONSIGLIO COMUNALE 21.12.2019: le minoranze rilevano che nel bilancio di previsione nessuna somma viene stanziata sul trasporto scolastico per gli anni 2021 e 2022 e chiedono spiegazioni.
Riportiamo la risposta dell’assessore: “Abbiamo momentaneamente sospeso e quindi non abbiamo messo nel preventivo di spesa il trasporto scolastico per l’anno 2020, se non fino a giugno, in attesa di capire bene come fare, anche d’accordo con altri Sindaci che si sono posti lo stesso problema. Sapete che il trasporto scolastico viene effettuato dal Comune di San Martino ma da quasi nessuno dei Comuni contermini. Inoltre, c’è un parere della Corte dei Conti Sezione Autonomie numero 25 del 2019, che dice: “Fermi restando i principi di cui sopra, laddove l’ente ne ravvisi la necessità motivata dalla sussistenza di un rilevante e preminente interesse pubblico oppure il servizio – di trasporto s’intende – debba essere erogato nei confronti di categorie di utenti particolarmente deboli o disagiate, la quota di partecipazione diretta dovuta dai soggetti beneficiari per la fruizione del servizio può anche essere inferiore ai costi sostenuti dall’ente per l’erogazione dello stesso o nulla o di modica entità, purché individuata attraverso meccanismi previamente definiti di gradazione della contribuzione degli utenti in conseguenza delle diverse situazioni economiche in cui gli stessi versano”. Detto in altre parole, bisognerebbe graduare la richiesta di co-partecipazione al finanziamento da parte degli utenti del servizio scolastico, in base alle condizioni economiche, cosa che non abbiamo mai fatto. Per cui in attesa di capire come determinare la quota di compartecipazione, noi abbiamo assicurato il servizio fino a giugno e, nel momento in cui abbiamo chiarito, riprendiamo in mano questo capitolo di spesa e decidiamo cosa fare.“
Già allora, quindi ben prima dell’emergenza sanitaria COVID-19, vi era una dichiarata indecisione nell’Amministrazione se e come fare il servizio.
E andiamo al CONSIGLIO COMUNALE DEL 30.05.2020 per riportare un estratto dell’intervento del consigliere di minoranza di Progetto San Martino a proposito di scuola e trasporto scolastico:
“Nella discussione in consiglio comunale del 21/12/2019 la Giunta si riprometteva di affrontare per tempo l’argomento e poi, per quanto a mia conoscenza, silenzio. Chiedo un aggiornamento su tutto il tema inerente alla scuola perché il nuovo anno scolastico è prossimo e ci sono tanti argomenti e risposte da dare (trasporto, mense, progetto scuola media, Duca D’Aosta e ogni altro discorso legato al Covid-19): chiedo che sia aperto un pubblico dialogo o in una commissione o in consiglio comunale: ovunque decidiate ma che se ne parli.“
… e siamo arrivati al 3 luglio 2020 …. quanta fatica a parlare (e a decidere) se manca la volontà!
Per contro – a titolo di esempio il Comune di Villa Del Conte il 27 giugno scorso informa la Cittadinanza che la Giunta ha deliberato l’avvio dell’iter di affidamento del servizio di trasporto scolastico da frazione a capoluogo. E a breve saranno informate le famiglie circa le modalità operative e di accesso al servizio.
Le idee e la volontà di perseguirle fanno la differenza tra Amministrazioni!
Il trasporto scolastico è un servizio come lo è la mensa che ugualmente sembra essere trascurata da questa Amministrazione … ma questa è un’altra storia sulla quale parimenti Vi terremo aggiornati.
Progettare una Scuola con la S maiuscola
Siamo ormai a fine maggio del 2020. Da oltre due mesi gli studenti di tutta Italia, assieme ai loro insegnanti e genitori, si stanno adattando ad un metodo di apprendimento a distanza.
Ad oggi, con una buona precisione, è possibile affermare che è meglio di niente, e se il vecchio modello di insegnamento era il meglio, va cercato un punto in mezzo, il compromesso possibile e realizzabile, per aiutare soprattutto coloro (studenti) rimasti più indietro per vari motivi.
Questo punto, per essere al passo coi tempi, non deve avere vincoli. A seconda delle necessità, deve potersi muovere liberamente dalle mura domestiche (posizione attuale) alle mura scolastiche (posizione fino ai primi di marzo).
Le persone in questi due mesi si sono adattate, ed hanno adattato gli spazi e i tempi delle loro case, promuovendole una volta in più a diventare Case con la C maiuscola, cioè vive, pulsanti come un cuore che modifica ogni secondo il proprio volume.
Crediamo che si debba agire per permettere al punto di tornare a vivere all’interno della Scuola con la S maiuscola, perché diventata anch’essa viva, come un cuore che sa adattare i suoi spazi per accogliere gli studenti, sangue vitale, in sicurezza.
I metri quadrati delle aule, delle palestre, delle biblioteche, delle mense, non dovranno più essere un numero fisso, incommutabile. Se la distanza X tra due studenti dovesse cambiare, allora lo spazio delle aule cambierà, le pareti interne si apriranno o sposteranno. In più, le palestre, biblioteche, mense diventeranno nuove aule mutando fisionomia anche nell’arco della stessa giornata.
Per San Martino di Lupari, il mese di giugno deve diventare il mese della ri-progettazione.
Abbiamo la fortuna che ad oggi il cantiere del nuovo plesso scolastico deve ancora partire, e con i contributi statali del decreto rilancio di maggio, puntare a realizzare una scuola a geometria interna variabile, e all’acquisto o noleggio di spazi prefabbricati come container o casette di legno, da inserire nei plessi delle scuole primarie con funzione di aule e/o mense. In questo modo potrebbe essere ancora garantito il tempo pieno, al quale alcuni genitori guardano con una certa apprensione.
Suggeriamo una variante al progetto della nuova scuola secondaria inserendo, se possibile, pareti mobili ogni due classi contigue. Ogni classe deve essere dotata di lavagna LIM e impianti acustici per permettere di seguire la lezione anche agli studenti più distanti dall’insegnante.
Spazi variabili come investimento per il futuro , una Scuola viva le cui pareti possono adattarsi al mutare della natura, e compiere un ulteriore passo verso quella intesa Scuola-Famiglia-Cittadinanza a cui Progetto San Martino crede oggi ancora più intensamente, e al recente documento pubblicato nel sito rimandiamo il lettore interessato.
Confidiamo che questo suggerimento sia accolto e considerato, trovandoci a disposizione per un aiuto concreto.
Leggi anche l’interpellanza presentata in Comune dai nostri consiglieri.