1) Lettura ed approvazione verbali precedente seduta del 30 luglio 2015
In riferimento al verbale della seduta precedente, il capogruppo Zen di Progetto San Martino ha contestato la verbalizzazione di un punto dell’odg. da parte della segretaria comunale. In particolare ha contestato il testo della delibera n. 31 del 30.07.2015 per il modo incomprensibile di verbalizzazione (“ … chiedono ulteriori chiarimenti. Il Sindaco chiarisce …”) e a tal proposito ha presentato un’apposita dichiarazione di voto che è stata fatta propria dal consiglio.
[ Si allega la dichiarazione del Capogruppo Zen… ]
Il verbale è stato quindi approvato all’unanimità.
Il capogruppo di Progetto San Martino ha colto l’occasione per ricordare che il Comune di San Martino di Lupari è tra i pochi Enti territoriali che non registrano le sedute consiliari. Anche Comuni più piccoli lo fanno. Il Sindaco ha garantito che a tal proposito si farà fare dei preventivi. In tale circostanza il capogruppo di Progetto San Martino ha ricordato i gravi ritardi sulla convocazione della Commissione Regolamento e Statuto. Il Sindaco e la Segretaria comunale hanno garantito pubblicamente la convocazione prima di Natale.
2) Ditta Tecno-Torica – Istanza di Sportello Unico Attività Produttive – Ampliamento Commerciale di Fabbricato in zona propria (Variante) – Approvazione
Il punto 2) riguarda una variante urbanistica al Piano degli Interventi approvato dal Consiglio Comunale nel Dicembre 2011.
In data 29/06/2015 la ditta TECNO-TORICA srl ha avanzato un’istanza di ampliamento per un proprio fabbricato esistente: l’intervento prevede la traslazione verso nord dell’attuale Scheda delle Attività Produttive n. 42 per un ampliamento complessivo di circa 700 mq e la costruzione di un nuovo fabbricato produttivo dalla superficie coperta di 1059 mq; il fabbricato già esistente verrà in parte destinato ad alloggio custode ed in parte fungerà da centrale termica ed autorimessa dedicata all’attività.
Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità tale variante al Piano degli Interventi, nonostante sia pervenuta una serie di osservazioni da parte delle Opposizioni.
In particolare, il gruppo Progetto San Martino, nella dichiarazione di voto del proprio Capogruppo, Pierfrancesco Zen, ha espresso perplessità per il continuo ricorso, da parte dell’Amministrazione comunale, alle procedure agevolate e semplificate di sportello unico: tale frequenza di utilizzo dello sportello è un chiaro sintomo di pianificazione urbanistica non ottimale che vanifica la programmazione ordinaria e le linee guida del P.A.T..
[ Si allega la dichiarazione di voto del Capogruppo Zen ]
3) Ditta Arcasa – Istanza di Sportello Unico Attività Produttive – Ampliamento Commerciale di Fabbricato in zona propria (Variante) – Approvazione
Anche il punto 3), così come il precedente, riguarda una variante urbanistica al Piano degli Interventi.
In data 31/07/2014 la ditta ARCASA srl ha avanzato un’istanza di ampliamento per un proprio fabbricato esistente: l’intervento prevede l’aumento della superficie coperta del fabbricato di 2.500mq, l’aumento dell’area di pertinenza del fabbricato di 4.478 mq e la trasformazione dell’intera superficie fondiaria da Z.T.O D6 (Area Agro Industriale) e Zona Agricola a Z.T.O. D3. (Area Commerciale-Direzionale-Artigianale consolidata). Il Sindaco si è allontanato e non ha partecipato al voto in quanto incompatibile poiché si trattava della ditta di suo zio.
Il consiglio comunale ha approvato il punto 3) con il voto compatto della maggioranza e del consigliere Zorzato, i 2 consiglieri del gruppo misto si sono astenuti mentre i 4 consiglieri di Progetto San Martino hanno espresso un voto contrario.
Tale voto è stato motivato dal fatto che Progetto San Martino, pur condividendo la necessità di favorire lo sviluppo delle attività produttive (specie con la situazione economica attuale), ritiene che tale scelta non faccia che amplificare errori commessi nel passato. Inoltre, essendo lo strumento utilizzato il medesimo del punto precedente, Progetto San Martino ritiene che le valutazioni debbano essere fatte caso per caso. L’impatto non è sempre uguale!
Già la realizzazione del capannone, come è esistente oggi, è stato oggetto di critiche. Il terreno oggetto della trasformazione infatti si trova immerso in una zona prettamente agricola nella quale è presente un importante vincolo ambientale. Si tratterebbe, insomma, dell’ennesimo intervento in favore di quella cementificazione selvaggia di cui San Martino di Lupari è stato protagonista negli ultimi 30 anni. Ed è proprio a questo che Progetto San Martino, con il suo voto contrario, intende opporsi con tutte le sue forze.
Durante la discussione il consigliere Zorzato ha adombrato, tra l’altro, una disparità di trattamento tra i due interventi in approvazione. Come Progetto San Martino ci riserviamo pertanto di approfondire la questione.
[ Si allega la dichiarazione di voto del Consigliere Campagnolo ]
4) Lavori di Ampliamento Impianti Tecnologici e Rete Fognaria di via Leonardo – Approvazione Variante al Piano degli Interventi ex articolo 24 delle Legge Regionale 27/2003
Il punto 4) riguarda l’approvazione della Variante n. 7 al Piano degli Interventi. Tale variante è stata redatta dall’architetto Capocchin e il suo progetto preliminare è stato approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 29 Aprile 2014: si tratta di un intervento di razionalizzazione della rete fognaria nel comune di San Martino di Lupari in via Leonardo; l’azienda che si occuperà dei lavori e che sosterrà le spese è Etra S.p.a.
Per realizzare l’intervento, la Variante n. 7 prevede la modifica della destinazione d’uso di un’area di 1.500 mq compresa fra Via Leonardo da Vinci ed il Rio Macello, che passa da Zona Agricola a zona di tipo F2 “Servizi Fognari”: Questa modifica consentirà la realizzazione, in un’area soggetta a vincolo di rispetto cimiteriale, di un tratto di canale scolmatore con un by-pass idraulico per le acque bianche provenienti dal centro del comune verso il Rio Macello.
Trattandosi di un’operazione d’interesse comune, e in linea con precedenti atti già approvati, il Consiglio Comunale ha approvato il punto 4) all’unanimità.
5) Deliberazione della Giunta Comunale n. 101 del 28 settembre 2015 concernente variazioni al bilancio di previsione anno 2015. Ratifica.
Il punto 5) discusso in consiglio comunale riguarda l’approvazione della deliberazione di Giunta n. 101 del 28/09/2015, la quale ha per oggetto alcune variazioni al bilancio di previsione per l’anno 2015 ed al piano delle opere pubbliche per il triennio 2015 – 2017.
Per quanto concerne il bilancio di previsione, le 2 principali voci oggetto di variazione sono l’intervento di efficientamento energetico per le reti di illuminazione pubblica (Uscita prevista pari ad 1.000.000 Euro) e i lavori di rifacimento elettrico, di copertura e di adeguamento sismico per la scuola di Borghetto (Uscita prevista pari a 337.109,57 Euro): il primo dei 2 verrà finanziato dall’accensione di un mutuo (Entrata prevista di 1.000.000 Euro) mentre il secondo verrà finanziato da un contributo regionale (Entrata prevista pari a 337.109,57 Euro).
Facendo la somma algebrica di tutte le singole variazioni, le Entrate e le Uscite previste aumentano entrambe di 746.222 Euro. Non vi sarà pertanto alcun impatto sul risultato economico finale d’esercizio.
Per quanto riguarda il Piano delle Opere Pubbliche, la stima aggiornata dei Costi per il triennio è la seguente: 2.460.610,59 Euro per il 2015, 300.000 Euro per il 2016 e 300.000 Euro per il 2017. Le principali voci che impattano sui costi sono il già citato intervento di efficientamento energetico delle reti di illuminazione pubblica (1.300.000 Euro) ed una serie di interventi in materia di sicurezza per la scuola primaria di Campretto (circa 600.000 Euro) e la scuola Armando Diaz (380.000 Euro).
Il punto 5) è stato approvato con voto compatto della maggioranza. Per quanto concerne le opposizioni, Progetto San Martino ha scelto di astenersi, mentre i 2 consiglieri del gruppo misto ed il consigliere Zorzato hanno espresso un voto contrario.
L’astensione di Progetto San Martino è legata principalmente a questi motivi:
– 1.300.000 €, con apertura di un mutuo da 1 milione di euro, per l’efficientamento della rete di illuminazione pubblica è una cifra importante, che va anche ad impattare sul patto di stabilità e sulla spesa corrente: vista la situazione economica del Comune dichiarata fino a poco tempo fa poco rosea, pur ritenendo l’intervento virtuoso, Progetto San Martino si augura che il Comune abbia fatto correttamente i conti relativi ai risparmi legati al minor costo futuro dell’illuminazione pubblica, per non doversi pentire in futuro dell’intervento realizzato; si evidenzia, tra l’altro, come l’accensione del mutuo non sarebbe probabilmente stata necessaria se l’Amministrazione, durante la campagna elettorale, non avesse investito soldi su interventi non prioritari, in un periodo economico non certo favorevole;
– Il contributo regionale che l’Amministrazione intende utilizzare per l’intervento sulla scuola di Borghetto in realtà è stato stanziato per la scuola di Campretto. Si deve temere dunque che anche questo sarà un intervento di cui non si sa se e quando giungerà il contributo, come nel caso della pista ciclabile di Lovari?
[ Si allega dichiarazione di voto di Progetto San Martino ]
6) Mozione sui servizi e le attività dei vigili del fuoco nell’Alta Padovana e nel cittadellese
l punto 6) è una mozione promossa dal comune di San Martino di Lupari nei confronti di una serie di soggetti quali il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, il Ministero dell’Interno, il Prefetto di Padova (ed una serie di autorità regionali e provinciali) in seguito alla chiusura temporanea del distaccamento dei Vigili del Fuoco presso Cittadella.
La mozione ha l’obiettivo di manifestare l’aperto disagio avuto dalla cittadinanza per il mancato presidio sui territori limitrofi a Cittadella da parte dei Vigili del Fuoco in conseguenza alla chiusura del distaccamento ed evitare casi analoghi in un prossimo futuro, visti i rischi che una situazione del genere può provocare: ritardo nei soccorsi può significare a tutti gli effetti perdita di vite umane e questo deve essere assolutamente scongiurato.
Trattandosi di una questione d’interesse generale, la mozione è stata approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale.
7) Proposta di istituzione del Tribunale Pedemontano Veneto.
Il punto 7) all’ordine del giorno riguarda l’adesione ad un progetto di modifica dell’attuale suddivisione delle circoscrizioni giudiziarie interne alla regione Veneto, il quale si concretizzerebbe grazie all’istituzione di un nuovo tribunale denominato “Tribunale della Pedemontana Veneta”.
La recente riforma della “Geografia Giudiziaria”, che consiste in una riduzione del numero di Tribunali interni alle regioni italiane, è entrata in vigore in Italia da un paio d’anni ed ha prodotto numerosi benefici in diverse aree grazie alla razionalizzazione degli organici ed alla diminuzione degli sprechi.
Tuttavia la cosa non si può estendere alla regione Veneto, in quanto 5 delle 7 circoscrizioni giudiziarie venete (corrispondenti alle provincie venete di Verona, Vicenza, Padova, Venezia e Treviso) hanno attualmente un bacino d’utenza che è 2 – 2,5 volte il bacino ideale fissato nella Relazione Finale della Commissione Ministeriale per la Riforma della Geografia Giudiziaria, pari a 363.769 abitanti.
La dimensione di tali bacini è causa attuale di gravi inefficienze del sistema giudiziario e tutto questo non fa che alimentare il disagio della cittadinanza delle provincie interessate.
Per tale ragione 75 comuni delle provincie di Padova, Vicenza e Treviso, fra cui San Martino di Lupari, hanno dato vita al progetto dell’istituzione di un nuovo Tribunale denominato “Tribunale della Pedemontana Veneta” con sede a Bassano del Grappa. In proposito, è intervenuto il Consigliere Rossella Resoli che illustra come la creazione di tale tribunale andrebbe a ridurre il bacino d’utenza dei tribunali di Padova, Vicenza e Treviso ed avrebbe un impatto positivo anche sull’efficienza di questi ultimi.
Ha ricordato, inoltre, l’efficienza del Tribunale di Bassano e il fatto che fosse pronta una nuova struttura (costata 12 milioni di euro) per ospitarlo.
La proposta di adesione al Tribunale della Pedemontana Veneta è stata sottoposta al voto del consiglio comunale. Trattandosi di una questione di interesse generale, la mozione è stata approvata all’unanimità.
8) Convenzione con la provincia di Padova per l’attività di assistenza tecnico amministrativa in materia di opportunità conseguenti ai bandi comunitari – Approvazione.
Il punto 8) discusso nella seduta, ovvero la sottoscrizione di uno schema di convenzione fra la provincia di Padova ed il comune di San Martino di Lupari in materia di bandi comunitari, è una diretta conseguenza delle attuali politiche perseguite dall’Unione Europea, parte delle quali vengono attuate tramite programmi pluriennali.
L’attuale ciclo di programmazione dell’Unione Europea è denominato “Strategia Europa 2020”, abbraccia un periodo che va dal 2014 al 2020, e si pone come obiettivi l’avvio ed il consolidamento di una fase di crescita per l’Europa che sia intelligente (previsti investimenti in istruzione, ricerca ed innovazione), sostenibile (abbattimento emissioni di CO2) e solidale (creazione di posti di lavoro e riduzione povertà): per il raggiungimento di tali obiettivi la “Strategia Europa 2020” prevede la messa a disposizione a favore degli enti locali di risorse finanziari aggiuntive, i cosiddetti “Bandi Comunitari”.
La provincia di Padova, al fine di facilitare l’accesso a tali opportunità economiche, ha scelto di ristrutturarsi nella sua organizzazione interna ed a tal fine ha istituito l’Ufficio Politiche Comunitarie; e se aggiungiamo che la legge 56/2014 ha fornito alle province varie funzioni fra le quali quelle di assistenza tecnico amministrativa agli enti locali, allora diventa evidente che è all’interno di tale quadro che si inserisce lo schema di convenzione sottoscritto fra il comune di San Martino di Lupari e la provincia di Padova: in pratica, la provincia di Padova farà assistenza tecnico-amministrativa al comune di San Martino di Lupari in materia di opportunità conseguenti ai bandi comunitari.
La sottoscrizione di tale convenzione è stata sottoposta all’esame del consiglio comunale. Trattandosi di una questione d’interesse generale, la sottoscrizione è stata approvata all’unanimità.
9) Ordine del Giorno su Teoria del Gender.
Il punto 9) non è discusso. Infatti, su invito del Sindaco i Capogruppo di maggioranza e minoranza si sono ritirati in sola Giunta per cercare di trovare una posizione condivisa mentre il Consiglio comunale è stato sospeso per qualche minuto. La Lega (gruppo misto) ha poi ritirato la mozione convenendo i più che l’argomento, così come posto all’attenzione del Consiglio, non avesse contenuti amministrativi su cui pronunciarsi.
Il Consiglio è così proseguito sugli altri punti all’ordine del giorno.
10) Adesione a “Major for Peace” – Associazione mondiale con lo scopo di favorire una politica per l’eliminazione delle armi nucleari.
Il punto 10) riguarda l’adesione del comune di San Martino di Lupari all’associazione “Major for Peace – Sindaci per la Pace”: tale associazione è presieduta dal sindaco di Hiroshima (città colpita da una bomba atomica il 06-08-1945) ed accoglie i sindaci di tutto il mondo al fine di coordinare l’impegno sul territorio per la messa al bando degli ordini nucleari e di fare più in generale attività rivolte al mantenimento della pace nel mondo.
Il punto 10) è stato votato all’unanimità dal consiglio comunale.
11) Interrogazioni ed Interpellanze.
Il sindaco ha letto, oltre a quelle delle altre forze di opposizione, la risposta all’interpellanza (che per comodità del lettore rialleghiamo) presentata dalla consigliera Marostica il 30 luglio scorso che non ha soddisfatto per nulla l’interpellante.
[ Clicca qui per vedere l’interpellanza della Consigliere Marostica… ]
[ Si allega la risposta del sindaco… ]
Tale risposta evidenzia innanzitutto il tono autocelebrativo del primo cittadino nell’ennesima citazione del proprio curriiculum vitae. Opportuno il chiarimento sulla reale entità del compenso per il suo nuovo incarico regionale, alquanto mistificatoria la giustificazione del dimezzamento dell’indennità della carica di sindaco. Tale riduzione è stabilita infatti per legge, in quanto percettore di un congruo compenso regionale che gli permette anche il distacco dal suo normale impiego professionale in un ente locale (Comune di Montebelluna). Nessuna buona volontà dunque di ridursi parte dell’indennità, ma obbligo e soprattutto disparità rispetto agli altri membri della Giunta Comunale. Non ci risultano richieste di rettifica alla testata del giornale che ha fatto ingiustamente far bella figura al nostro Sindaco!
Infine una amara considerazione per tutti quei cervelli in fuga dall’Italia che hanno curricula strabilianti e pur non trovano uno straccio di lavoro qui da noi nemmeno come portaborse.
Forse il nostro Sindaco voleva canzonarsi di loro o forse tirarli su di morale.