Il sindaco si dichiara disponibile
alla collaborazione ma poi…
leggetevi le sue reazioni
alle proposte dell’opposizione!
7) Richiesta riclassificazione grado di protezione di fabbricato in centro storico esterno A2/6 in via Cervan dei signori Cecchin Fabrizio e Zuanon Luciana
Il punto 7) riguarda la riclassificazione del grado di protezione di un fabbricato, di proprietà dei signori Cecchin Fabrizio e Zuanon Luciana, che si trova nel centro storico di San Martino di Lupari: il fabbricato passa dal grado 3 al grado 4. Come tutti ricordiamo, la riclassificazione ha un impatto notevole, in quanto il grado 4 consente, a differenza del grado 3, di abbattere i muri perimetrali del fabbricato fino alla completa demolizione.
Come già evidenziato in precedenti dichiarazioni di voto su questioni analoghe, Progetto San Martino ha spiegato che se altre amministrazioni in passato avevano scelto di attribuire un certo grado di protezione a fabbricati del Centro Storico, una ragione (e uno studio a monte) probabilmente esisteva. Il Capogruppo di Progetto San Martino Zen ha pertanto ufficialmente chiesto una rivisitazione urbanistica per l’intero centro storico di San Martino e ha letto l’allegata dichiarazione di voto.
Il gruppo Progetto San Martino, nel momento della votazione, ha optato per l’astensione attribuendo la sua scelta oltre che alla mancanza di elementi sufficienti ad esprimere un giudizio di merito sulla questione, alle ragioni espresse con la dichiarazione di voto.
Il resto dell’opposizione e la maggioranza hanno votato a favore del punto 7), determinandone l’approvazione.
[ Dichiarazione di voto del Capogruppo Zen… ]
8) Richiesta riclassificazione grado di protezione di fabbricato in centro storico A in via Cardinale Agostini dei signori Bragagnolo Enzo, Bragagnolo Giandomenico, Bragagnolo Marco e Parolin Elda
Il punto 8) riguarda la riclassificazione del grado di protezione di un fabbricato, di proprietà dei signori Bragagnolo Enzo e Parolin Elda, che si trova nel centro storico di San Martino di Lupari: il fabbricato passa dal grado 2 al grado 3.
Per motivazioni analoghe a quelle espresse nella dichiarazione di voto al punto 7), il gruppo Progetto San Martino si è astenuto durante la votazione. Il resto dell’opposizione e la maggioranza hanno votato a favore determinando l’approvazione del punto 8).
9) Proposta di Legge Regionale di iniziativa degli enti locali ai sensi dell’art. 20 dello Statuto Regionale (L.R: N. 1/2012). Applicazione della “Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali” (Ratificata con legge n. 302/1997) al popolo veneto (Art. 2 Legge Statutaria n. 1/2012)
Il punto 9) della giornata ha per oggetto una proposta di legge regionale avanzata dal comune di San Martino di Lupari sulla scia di un’iniziativa analoga promossa dal consiglio comunale di Limena (PD) nel Dicembre 2013. la materia in questione è l’applicazione della “Convenzione Quadro per la protezione delle minoranze nazionali” al popolo Veneto, che è una convenzione internazionale in vigore dal 1998 la quale è stata adottata dal Consiglio d’Europa per garantire la tutela delle minoranze.
Pur mancando una definizione ufficiale di minoranza nazionale all’interno degli stati d’Europa, con questo termine in genere si fa riferimento ad un gruppo, numericamente piccolo rispetto al resto della popolazione, di cittadini portatori di valori etnici, religiosi e linguistici differenti rispetto al resto della popolazione i quali intendono salvaguardare la loro cultura e le loro tradizioni.
Trattandosi di una materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato, la costituzione italiana prevede (art. 117) la potestà legislativa per la Regione.
Il gruppo Progetto San Martino è fortemente contrario all’iniziativa, che considera anacronistica e futile. Il primo punto di discordia riguarda l’estensione del concetto di minoranza nazionale al popolo Veneto: la consigliera Resoli ha puntualmente ricordato che, di fatto, non esiste una lingua Veneta, anche se fu parlata durante la Repubblica Serenissima, e che lo stesso consiglio d’Europa considera il Veneto come dialetto e non come lingua.
Il secondo punto di discordia riguarda il campo d’azione della Convenzione Quadro: secondo Progetto San Martino, la Convenzione fa riferimento non solo alle minoranze nazionali tradizionalmente intese, ma anche a minoranze come possono esserlo i rifugiati ed i lavoratori immigrati.
Per tutte queste ragioni, Progetto San Martino ha espresso un voto contrario al punto 9), che è stato approvato con il voto compatto della maggioranza e dei 2 consiglieri della Lega Nord.
[ Dichiarazione di voto della Consigliera Resoli… ]
10) Mozione presentata dai consiglieri di minoranza avente ad oggetto “Mozione per una rapida modifica dello statuto e del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale e delle commissioni del comune di San Martino di Lupari – Inserimento nel prossimo ordine del giorno del consiglio comunale”
Uno dei punti cruciali della seduta del Consiglio…
Il punto 10), ovvero la mozione presentata dai consiglieri di minoranza per ottenere una rapida modifica dello statuto e del regolamento comunale, è stato il momento più caldo della serata.
Come è noto, l’attuale sindaco di San Martino di Lupari Gerry Boratto e la maggioranza dei consiglieri eletti nel maggio 2014 sono di fatto usciti dalla Lega Nord ufficiale in seguito alla diaspora avvenuta nel periodo precedente le elezioni regionali del 2015. Nonostante questo fatto clamoroso, l’amministrazione ha continuato (e continua) ad utilizzare impropriamente nome e simbolo originari ed ha attribuito tale forma di “incoerenza” all’attuale regolamento comunale.
Si ricorda che Progetto San Martino fin dalla prima seduta consigliare, ha denunciato la vetustà e l’inadeguatezza sia dello Statuto che del Regolamento consigliare.
Per tale ragioni le opposizioni hanno sottoscritto all’unanimità una mozione al fine di ottenere rapidamente la modifica dello Statuto e del Regolamento Comunale: le cose, probabilmente per volontà della maggioranza, procedono a rilento ed ancora non esiste un testo ufficiale da discutere.
Il sindaco, trincerandosi dietro risposte omissive e parziali, ha cercato maldestramente di ribaltare la responsabilità del ritardo dei lavori sull’opposizione (arrivando ad affermare di essere in attesa di un testo da parte dell’opposizione!) Peccato, però, che il materiale fornito dalla Segretaria (discusso in commissione) riguardasse unicamente lo statuto e non il regolamento consigliare!
Peraltro, come potrete notare nell’allegata dichiarazione di voto letta dal consigliere Zen, ma sottoscritta da tutte le minoranze, una proposta di modifica, tanto dello statuto quanto del regolamento consigliare, erano stati preparati dalle minoranze per essere discussi ed, eventualmente, votati.
La discussione e la votazione sul punto non è stata concessa e dopo un animato dibattito sulle questioni sollevate, i rappresentanti della Lega e Famiglia e Lavoro sono usciti dall’aula del Consiglio comunale
La mozione, con 7 voti favorevoli (l’opposizione compatta) e 9 contrari (la maggioranza ad esclusione della consigliera Calzavara) non è stata approvata.
[ Vai alla Mozione delle Minoranze… ]
[ Dichiarazione di voto del Capogruppo Zen… ]
11) Mozione presentata dai consiglieri Zanchin Giuseppe e Petrin Tiziano avente ad oggetto: “la scuola non introduca ideologie destabilizzanti e pericolose per lo sviluppo degli studenti quali l’ideologia Gender”
Il punto 11) non è stato discusso nel consiglio comunale in conseguenza dell’abbandono dell’aula da parte dei soggetti proponenti, ovvero i 2 consiglieri della Lega Nord/Gruppo Misto Zanchin e Petrin, oltre a quella di Zorzato.
12) Interrogazioni e interpellanze
Il capogruppo di progetto San Martino, il consigliere Zen, ha presentato un’interpellanza per conoscere le motivazioni che hanno spinto, ancora nel marzo 2015, l’amministrazione comunale a decidere, tramite delibera di giunta, di uscire dall’Anci che raggruppa la stragrande maggioranza dei comuni italiani.
[ Visualizza l’interpellanza del Capogruppo Zen… ]
Risposta a interpellanze seduta precedente
Osservate il tono e i contenuti
delle risposte del sindaco…
1. Arredo urbano in via Rizieri Serato
Il sindaco procede a dare risposta alle interpellanze presentate da Progetto San Martino nella seduta del 30 novembre 2015
[ Interpellanza sull’arredo urbano di Via Rizieri Serato… ]
Per quanto riguarda la prima delle interpellanze presentate e cioè quella inerente i lavori di Via Rizzieri Serato, i costi e il pessimo arredo (per comodità del lettore viene riallegato il testo dell’interpellanza affinché sia più immediato il confronto), il Sindaco ha esordito con un commento alquanto offensivo e per nulla attinente alle questioni sollevate; ciò ha provocato l’indignazione del Capogruppo del Progetto San Martino che ha abbandonato il Consiglio comunale. La risposta del Sindaco elusiva e non rispondente alle numerose domande rivolte è a Vostra disposizione in allegato.
[ Risposta del Sindaco all’interpellanza relativa all’arredo urbano… ]
Comunque, l’interpellanza è stata utile perché ha permesso di venire a conoscenza che l’intervento in questione è stato finanziato da Etra e che gli orrendi pentoloni (vasi per il contenimento delle piante) sono costanti ben € 10.000,00 di solo materiale.
A Voi il giudizio sull’utilità estetica e l’economicità dell’intervento!
2. Ruolo della Pro Loco
[ Interpellanza sul ruolo della Pro Loco… ]
All’interpellanza sulla Pro Loco proposta dal nostro consigliere Campagnolo (per Vostra comodità riallegata), il Sindaco ha risposto con toni altrettanto sorprendenti e contenuti altrettanto parziali. Infatti, piuttosto che riconoscere il lavoro lodevole della Pro Loco e fare un po’ di mea culpa per non averla coinvolta maggiormente negli anni precedenti, ha preferito far proferire a chi ha scritto l’interpellanza parole che non ha detto, con il solo scopo di non dare risposta compiuta alla domanda posta e far sfigurare chi la legge. Splendido esempio di mistificazione della realtà da parte del sindaco!
[ Risposta del Sindaco all’interpellanza relativa al ruolo della Pro Loco… ]
Sorprende inoltre come proprio il sindaco attacchi Progetto San Martino con termini come “ipocrisia” e “doppia morale”. Crediamo che chiunque legga l’interpellanza assieme alla risposta (e sottolineiamo il fatto che il sindaco appositamente non legge mai l’interpellanza prima della sua risposta, per non far capire che le sue risposte sono omissive e fuorvianti) possa farsi un’idea chiara delle nostre vere intenzioni e dell’atteggiamento di questa amministrazione! Ci dispiace solamente che per farlo il sindaco abbia voluto tirare in ballo la Sig.ra Sonia (che tra l’altro svolge in maniera impeccabile e assolutamente non schierato il suo ruolo all’interno del direttivo della Pro Loco, e sfidiamo chiunque a dire il contrario!) e la Pro Loco, protagonisti ignari di una vicenda partita con l’intento principale di riconoscere alla Pro Loco stesso il ruolo che merita.