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Cos’ha fatto finora la giunta Boratto bis

Ormai sono trascorsi diciotto mesi dall’insediamento della giunta Boratto numero due, leghista di ferro un tempo e tosiana oggi.

Chi non ricorda le roboanti promesse proclamate durante la campagna elettorale del 2014 e contenute nel patinato fascicolo distribuito al suo termine dalla compagine politica che oggi amministra? Riteniamo un atto dovuto alla cittadinanza cercare di fare le pulci al loro programma elettorale, a modo nostro:

Il polo sanitario

A seguito del progetto di legge regionale n.11 approvato giorni fa e che ha azzerato tutti i contributi contenuti nella famosa legge “mancia” di aprile 2015, questa grande opera, che avrebbe dovuto ospitare anche il “Dopo di Noi” in via Manin, ora è diventata un autentico miraggio.

La casa di riposo

A sorpresa, l’area verde pertinenziale al Polivalente (una delle più belle e importanti aree del nostro centro) è stata messa all’asta con una cifra esigua a favore di eventuali privati disponibili a realizzare tale struttura per anziani.

Il polo sportivo

Con un colpo di spugna i 32 milioni necessari per realizzarlo sono spariti dal bilancio; ma ci sono i denari per comprare almeno il terreno in via Dolomiti, su cui intraprendenti privati vorranno poi costruire un nuovo stadio a spese proprie? Probabilmente la giunta Boratto si rassegnerà a realizzare una più modesta tensostruttura accanto all’attuale stadio (proprio come aveva proposto in campagna elettorale Progetto San Martino).

Il nuovo centro culturale

Quando mai potrà essere realizzato nell’edificio attualmente occupato dal distretto sanitario di via Trento se il nuovo polo sanitario non si farà?

Il polo scolastico

Idem come sopra. Se mai si farà il nuovo polo sportivo, quando mai si potrà realizzare il nuovo polo scolastico nell’area dell’attuale stadio?

Sicurezza

Il decantato sistema di videosorveglianza è stato implementato a sufficienza?
Il servizio di polizia locale è stato rinforzato e ottimizzato secondo le necessità della cittadinanza?
La mega convenzione che comprende molti comuni dell’Alta padovana – che ben poco hanno da spartire con San Martino – doveva essere solo annuale come richiesto da Progetto San Martino. Invece, continua e, soprattutto, non c’è una prospettiva per una cooperazione più realistica tra comuni contermini e somiglianti tra loro (Tombolo e Galliera).

Ambiente

Sono stati realizzati degli orti sociali. È tanto o poco? Anche in questo caso si tratta di un’idea copiata da altri (nella fattispecie dalla associazione A.L.T.A.) visto che abbiamo potuto appurare che le proposte di questa maggioranza sono solo da paese delle meraviglie.

La scuola

I contributi all’istituto comprensivo sono immortalati al minimo storico. La sistemazione del plesso scolastico di Campretto è completata in parte finora. E per gli altri edifici scolastici?

I giovani

Grave ritardo nella realizzazione della rete Wi-Fi negli edifici pubblici specie con riferimento agli altri comuni dell’Alta padovana. Ora, grazie anche al pressing di Progetto San Martino sul tema qualcosa, dicono, si muove ma nessun risultato ancora si vede.

Associazioni

Nessuna novità di rilievo. Chiamata a vuoto per l’utilizzo di una parte della stazione ferroviaria, non molto appetibile in verità.
Raccogliendo l’invito di progetto San Martino sono state abbassate le tariffe per l’affitto degli spazi pubblici ma sono ancora a pagamento e per le associazioni di volontariato le tariffe sono ancora alte.

Cultura

Museo Apollonio, come sempre. Qualche evento estemporaneo organizzato dai volenterosi appartenenti all’associazione Cartavetrata.

Viabilità

Quasi ultimata finalmente la sistemazione di via Serato che ha fatto penare la cittadinanza e molti esercizi andati in crisi per il lungo intervento. Aperta la rotatoria di Campagnalta con esiti ancora incerti e da verificare nel tempo. Del sottopasso promesso nemmeno l’ombra e la frazione di Campagnalta tagliata in due.
Completamento della pista ciclabile di Lovari con residue polemiche per via dei finanziamenti regionali che sembra non arrivino più ad oltre un anno dalla fine dei lavori e nonostante la sicurezza ostentata del sindaco. È tale la sicurezza che la maggioranza decide di spendere ben € 9.000 per finanziare una causa contro la Regione Veneto.

Variante 12 al Piano degli interventi: Una delle poche novità amministrative – merito essenzialmente di intraprendenti privati – che permetterà di introitare parecchi soldini di oneri urbanistici che rimpingueranno così le esauste casse comunali.

Le tasse

A dispetto delle promesse elettorali, è stata introdotta l’Addizionale Irpef che dovrebbe teoricamente sostituire parte della Tasi dal 2016. Ma se la Tasi verrà tolta dal governo centrale (ora è certo!), la decisione in merito all’addizionale verrà abbandonata o servirà a sanare il bilancio comunale in rosso? Mah!

Cambio di casacca

Meno importante dal punto vista amministrativo, ma non senz’altro da quello politico, è il cambio di casacca della quasi totalità dell’ex maggioranza leghista, che è diventata tosiana. Non rappresenta più un partito storico ma è una sorta di nuova lista civica che, illuminata dai fari di Tosi, è improvvisamente diventata simpatizzante del movimento “Fare”. Cosa sortirà tale decisione? Mah!

Va tutto bene allora?

Ai cittadini una non troppo ardua sentenza.

Dopo di noi: la resa dei conti

È già iniziato lo scarica barile

Ennesima promessa non mantenuta? E pensare che il primo aprile scorso si doveva festeggiare la posa della prima pietra dell’ambizioso progetto. E ora che farà la maggioranza al potere? Sarà utile forse pensare a una soluzione meno eclatante ma più facilmente realizzabile.”

Dal Gazzettino del 10 settembre 2015

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Cronaca del CC dell’8 giugno 2015

Prima di passare ai punti oggetto di discussione della seduta dell’8/06/2015, è doveroso segnalare quella che a tutti gli effetti costituisce una novità rilevante nell’ambito del consiglio comunale. Com’è noto da tempo, c’è stata una frattura importante, già denunciata dal Gruppo Progetto San Martino da tempo e precisamente nel consiglio comunale del 30 marzo 2015, nell’ambito del partito che governa San Martino di Lupari.

Tale frattura è dovuta al sostegno offerto dal sindaco e da gran parte dei consiglieri dell’attuale maggioranza alla candidatura di Flavio Tosi alle elezioni regionali del 31 maggio 2015. In conseguenza a tale scelta di campo, i consiglieri Tiziano Petrin e Luigi Zanchin, che alle elezioni regionali hanno sostenuto il candidato ufficiale della Lega Nord Luca Zaia, hanno deciso di uscire dalla maggioranza e di formare un gruppo consiliare autonomo confluendo nel Gruppo Misto.

Pertanto, in assenza di ulteriori novità (la consigliera di maggioranza Valentina Calzavara era assente), ora la maggioranza in consiglio comunale è formata da 10 elementi (sindaco più 9 consiglieri) mentre l’opposizione passa da 5 consiglieri a 7.

Cronaca

1) Veloce approvazione dei Verbali della precedente seduta del 30/04/2015 dopo l’accoglimento della richiesta di una modifica a uno dei verbali da parte del consigliere Zorzato.

2) Deliberazione della Giunta Comunale n. 43 del 09/04/2015 concernente: “Variazione al bilancio di previsione 2015.”. Ratifica

Il primo punto affrontato nella seduta è stato la variazione al Bilancio di Previsione dell’Anno 2015 e, come avviene di consueto in casi analoghi, la presentazione della delibera è stata fatta dall’assessore al bilancio Grigolon.

L’ammontare delle variazioni complessive al bilancio di previsione è pari a 192.000 euro e riguarda diversi aspetti quali, ad esempio, l’aumento dell’Imposta Comunale di Pubblicità (copertura delle spese per la riscossione dei tributi da parte di ABACO Spa), vari contributi regionali per il settore sociale (spese per le Neo-Mamme e iniziative come gli “ORTI SOCIALI”), rimborsi per le spese elettorali regionali, copertura di investimenti, maggiori perequazioni, etc…

La discussione in consiglio comunale è entrata nel vivo in seguito a una richiesta del consigliere Zorzato in merito all’aumento della cosiddetta “Tassa di Segreteria”, che corrisponde alle spese di istruttoria effettuate per le pratiche edilizie.

Zorzato ha riferito che la “Tassa di Segreteria” è aumentata del 333 %, passando da 30 euro a 100 euro, ed ha aggiunto che diverse “voci di corridoio” sostengono che tale incremento è stato introdotto perché l’amministrazione sarebbe attualmente in difficoltà nel pagamento degli stipendi di alcuni dipendenti comunali.

Il sindaco ha ovviamente glissato su quest’ultimo aspetto ed ha insistito sul fatto che i 30 euro che i cittadini pagavano in precedenza per le pratiche edilizie erano un valore irrisorio e il Comune non ha fatto altro che adeguare alla realtà contingente le spese di segreteria basandosi sul costo medio della pratica edilizia di altri comuni, ad esempio Cittadella. Il sindaco ha poi precisato che la tassa di segreteria serve per coprire il costo del personale impiegato per la redazione della pratica stessa.

È allora intervenuta la consigliera di Progetto San Martino Rossella Resoli, la quale ha chiesto al Sindaco come mai si interviene solo “ora” (Giugno 2015) quando già si conosceva in precedenza l’entità delle spese che avrebbero dovuto essere sostenute. “Per correttezza”, ha spiegato la consigliera Resoli, “tale intervento avrebbe dovuto essere già stato fatto nei due anni precedenti ma invece si è preferirlo posticiparlo… Ciò è avvenuto forse per RAGIONI ELETTORALI?”.

A questo punto il Sindaco, supportato come da copione dall’assessore Grigolon, ha replicato che la causa di tali interventi è da imputare ai tanti tagli che i governi che si sono succeduti hanno imposto ai comuni nel corso degli anni. Poiché ci sono nuovi interventi governativi ogni anno, non è possibile predeterminare con largo anticipo le contromisure adottabili dai comuni.

Terminata la discussione, l’aula è passata alla votazione del punto 2): il provvedimento è stato approvato dalla “Nuova Maggioranza” all’unanimità, mentre Progetto San Martino e i due consiglieri del Gruppo Misto si sono astenuti. Il consigliere Zorzato ha espresso il voto contrario.

3) Approvazione adempimenti
ai sensi del DM 2 Aprile 2015

Anche il punto 3) è stato presentato dall’assessore al bilancio Grigolon.

Grigolon ha spiegato che si tratta di un semplice adempimento relativo ad alcune normative che sono entrate in vigore quest’anno (decreto legislativo n. 118 del 2011 che aveva recepito una direttiva europea), le quali hanno l’obiettivo di armonizzare i sistemi contabili di vari enti territoriali.

Il decreto sopracitato ha introdotto un nuovo principio contabile, il “Principio di Cassa Potenziata”, che di fatto va a sostituire il principio di competenza economica: tale principio impone il riaccertamento e la rideterminazione dei residui attivi e passivi nei bilanci degli enti pubblici.

Ovviamente, per quanto concerne il bilancio, c’è una serie di variazioni che riguardano diversi conti contabili: alcuni vengono stralciati, altri vengono rideterminati e spalmati nel tempo. La conseguenza più importante però e rappresentata dal cambiamento del risultato economico d’esercizio nel bilancio consuntivo 2014.

Nel caso di San Martino di Lupari, i residui attivi cancellati ammontano a 189.000 euro mentre quelli passivi cancellati ammontano a circa 219.000 euro. L’avanzo di amministrazione, pertanto, aumenta di 30.000 euro e passa da 122.000 euro a 152.000 euro. Per quanto concerne invece i residui splittati nel tempo, quelli attivi ammontano a 498.000 euro, quelli passivi ammontano a 1.279.000 euro con un saldo finale di 780.000 euro circa. Tale importo verrà coperto utilizzando il fondo pluriennale vincolato.

Altra novità è l’introduzione obbligatoria di un “fondo crediti di dubbia esigibilità”: gli enti pubblici, a fronte di tutti quei crediti di cui non è certa la riscossione, dovranno applicare una percentuale e costituire tale fondo. A San Martino di Lupari tali crediti sono rappresentati principalmente da multe per infrazioni inerenti al codice della strada e dalle entrate derivanti dal pagamento dell’IMU. Il fondo costituito come garanzia per eventuali mancati incassi è di circa 632.000 euro. L’amministrazione intende coprire questo buco parzialmente utilizzando l’avanzo di amministrazione di 152.000 euro, mentre per la parte restante di 480.000 euro, intende sfruttare la possibilità, offerta dallo Stato, di ammortizzarlo entro 30 anni a partire dal 2015. Il risultato è che il comune avrà un costo di 16.000 euro l’anno per i prossimi 30 anni.

La dichiarazione di voto di Progetto San Martino è stata affidata al consigliere Campagnolo, il quale ha ricordato come le voci principali per le quali è stato costituito il fondo crediti di dubbia esigibilità erano già state da tempo segnalate da Progetto San Martino come crediti di incerta riscossione. Le sanzioni relative al codice della strada, non immediatamente incassate, sono state poi riscosse dal Comune per il 30% circa, quelle derivanti dalle violazioni IMU sono state incassate per il 30%, mentre le entrate relative agli introiti da riscuotere dalla società che ha gestito l’illuminazione del cimitero vengono date per perse. È importante sottolineare che questi dati non sono ipotetici ma nascono dalla media delle riscossioni avvenute negli ultimi 5 anni. Perciò sono dati noti da tempo all’Amministrazione. Secondo Progetto San Martino, la mancata prudenza da parte dell’amministrazione nell’iscrivere a bilancio i crediti sopra citati ha prodotto una variazione del risultato d’esercizio da 123.000 euro a -509.000 euro, determinando un pesante fardello per le generazioni future. Sostanzialmente l’Amministrazione “gonfiava” i bilanci per finanziare spese tramite soldi che probabilmente non sarebbero mai arrivati.

L’amministrazione, per difendersi, ha ricordato come il decreto n. 118 / 2011 sia entrato in vigore solo nel 2015 e che pertanto nell’anno 2014 andava applicato il principio di competenza. Perciò i bilanci passati erano stati redatti nel rispetto delle regole. “È vero”, ha affermato Campagnolo, “ma il decreto era stato approvato nel 2011. Sebbene i bilanci fossero stati redatti nel rispetto delle regole, l’Amministrazione sapeva che quei soldi non sarebbero mai arrivati. Perciò doveva comportarsi di conseguenza evitando di esporre il risultato d’esercizio ad improvvise fluttuazioni. Nessuna persona avveduta a casa propria spenderebbe soldi che sa che probabilmente non incasserà mai.”

[ Clicca qui per vedere la dichiarazione di voto del Consigliere Campagnolo… ]

Al termine della dichiarazione di Campagnolo, il capogruppo di Progetto San Martino Pierfrancesco Zen, a proposito di mancati incassi, ha ricordato a tutti ancora una volta la scarsa attenzione posta dall’amministrazione nella riscossione degli introiti dall’azienda che aveva vinto l’appalto per l’illuminazione del cimitero (SOLDI BUTTATI DALLA FINESTRA).

Il punto 3) è stato approvato con il voto favorevole di tutta la maggioranza. Per quanto riguarda l’opposizione, gli esponenti del Gruppo Misto si sono astenuti mentre il consigliere Zorzato e il gruppo Progetto San Martino hanno espresso un voto contrario.

4) Approvazione dello schema di convenzione per la costituzione ed il funzionamento del consiglio di bacino “Brenta per i rifiuti”

Il punto 4) riguarda il superamento dei vecchi bacini per la gestione dei rifiuti. I bacini corrispondono alle autorità che definiscono la tariffa e la modalità per la gestione e la raccolta dei rifiuti; sono enti partecipati dai comuni che forniscono a questi ultimi le indicazioni per le modalità di gestione dei rifiuti.

Nel caso della provincia di Padova, i vecchi bacini per la raccolta erano 4. Il nuovo bacino “Brenta”, nel quale verrà compreso San Martino di Lupari, è formato da 72 comuni, i quali hanno sottoscritto una convenzione che durerà 20 anni. Il responsabile del coordinamento è il comune del bacino con più abitanti: per quanto concerne il bacino Brenta, il comune responsabile del coordinamento sarà Bassano del Grappa. San Martino di Lupari parteciperà al bacino con una quota del 23/1000.

Il punto 4), essendo d’interesse generale e costituendo un obiettivo per tutti, è stato votato all’unanimità.

5) Interrogazioni e Interpellanze

A questo punto i consiglieri Petrin e Zanchin si sono dichiarati non facenti più parte della maggioranza e di rappresentare legittimamente la Lega Nord/Liga Veneta. Il Sindaco ha negato il loro diritto a rappresentare la Lega Nord/Liga Veneta perché è stata l’attuale maggioranza a presentarsi con tale simbolo e ha comunicato poi, ai sensi dello Statuto Comunale, che entreranno i due a far parte del Gruppo Misto. Decisione che desta ovviamente seri dubbi di correttezza, ma che si spiega solo con la necessità del suo gruppo di non perdere elettorato a seguito della rottura all’interno della Lega locale.

Fra le interpellanze è certamente da segnalare quella presentata dai consiglieri del gruppo misto Zanchin e Petrin, la quale riguarda un argomento già affrontato e denunciato più volte da Progetto San Martino, ovvero la gestione del Show Motor Live 2014.

Il consigliere Petrin ha esordito con l’evidenziare i danni subiti dal campo di calcio dove si allena la Luparense, che è stato sistemato definitivamente solo a 6 mesi dalla conclusione del Motor Show, arrecando disagi notevoli a tutti i giocatori, i quali hanno dovuto trovare soluzioni alternative per allenarsi durante il periodo invernale; lo stesso Petrin ha poi ricordato che i danni subiti dagli impianti sportivi sono stati riparati dalla Luparense Calcio stessa con l’aiuto dell’impresa Fior.

“Tutti questi danni”, ha ricordato il consigliere, “non sono stati pagare all’associazione ED SPORT, come prevederebbe l’articolo 5 della convenzione sottoscritta dal comune con l’associazione stessa. Per quale motivo il comune non ha dato esecuzione al risarcimento dovuto?”.

Petrin ha poi fatto presente che, fra le tante voci che caratterizzano la rendicontazione del Motor Show Live 2014, c’è anche “Spese Associati” per un importo pari a 7.375,44 euro: tale importo rappresenta il rimborso chilometrico di 25 soci di ED SPORT nel periodo che va dal 16/07/2014 al 31/07/2014 per una percorrenza complessiva di km 12.645 (ovvero quasi 6 volte l’Italia andata e ritorno). “Trovo un po’ strano”, ricorda Petrin, “il fatto che la manifestazione si sia svolta nei giorni 18-19-20 Luglio 2014 mentre questi signori (i soci di ED SPORT) hanno continuato a correre come tornelli ancora per 15 giorni”?

Infine il consigliere ha ricordato che da 3-4 mesi su Facebook è presente l’annuncio dell’edizione del Show Motor Live 2015 e a questo proposito ha chiesto, in mancanza di una delibera per l’autorizzazione dell’evento, chi sarà il soggetto che si occuperà stavolta della gestione del Motor Show e a chi sono intestate le fatture per la pubblicità fatta finora.

Il consigliere Zen di Progetto San Martino ha presentato un’interpellanza sulla questione del Wi-Fi e della Banda larga nelle strutture comunali segnalando come si tratti di un argomento molto sentito dalla cittadinanza e, in merito al quale, il Gruppo Progetto San Martino ha ricevuto segnalazioni e lamentele d’inefficienza nei confronti dell’Amministrazione comunale.

[ Clicca qui per vedere l’interpellanza presentata dal Capogruppo Zen… ]

Il sindaco ha letto poi le risposte alle interpellanze presentate nella seduta del 30/04/2015

a) Sicurezza per San Martino di Lupari

[ Interpellanza della Consigliera Marostica presentata nel CC del 30 aprile 2015 ]
[ Risposta all’interpellanza della Consigliera Marostica… ]

b) Contributi regionali

 [ Interpellanza del Consigliere Campagnolo presentata nel CC del 30 aprile 2015 ]
[ Risposta all’interpellanza del Consigliere Campagnolo… ]

c) Struttura organizzativa e dotazione organica dell’ente

[ Interpellanza presentata dal capogruppo Zen nel CC del 30 aprile 2015 ]
[ Risposta all’interpellanza del Consigliere Zen… ]

6) Comunicazioni del sindaco

Il sindaco ha formalizzato quindi la nascita di un nuovo gruppo consiliare in data 05/06/2015, costituito dai consiglieri Giuseppe Zanchin e Tiziano Petrin, ed ha provveduto a informare l’aula che, secondo quanto prevede il regolamento del consiglio comunale, nel momento in cui 2 persone vengono elette con una maggioranza sotto un certo simbolo e poi decidono, per divergenze politiche, di formare un gruppo consiliare autonomo, non hanno diritto di utilizzare nessun simbolo e pertanto confluiscono nel Gruppo Misto (ciò solo in forza di un regolamento la cui vetustà e inadeguatezza alla normativa vigente è stata più volte segnalata e denunciata da Progetto San Martino. Sia il sindaco che la segretaria comunale avevano promesso che entro l’estate 2015 le Commissioni consiliari sarebbero state convocate ma, ad oggi, dopo un anno a distanza dall’insediamento comunale, anche su questo fronte tutto tace).

Ai 2 consiglieri del Gruppo Misto sono state revocate le deleghe in materia di sport e di commercio: la delega allo sport è stata conferita alla consigliera Baron mentre la delega al commercio è stata conferita all’assessore Bolzon.

Mistificazione della realtà: demagogia e propaganda del potere

Seguire la politica ai giorni nostri
è sempre più problematico

Le cause sono molteplici ma, per tutti coloro che hanno un senso civico e civile ancora sensibile, per tutti quelli che seguono queste pagine, il senso dell’affermazione iniziale sarà più facile da comprendere se hanno avuto modo di ascoltare l’ultimo consiglio comunale (30 aprile 2015) o se hanno avuto la pazienza di leggere (per comodità troverete il testo in calce insieme all’ultimo intervento) l’interpellanza del 30 marzo 2015 del Capogruppo Progetto San Martino in relazione alla migrazione del consigliere Conte dal partito della Lega nord a quello di Tosi che parimenti corre alle regionali contro Zaia, suo ex compagno di partito. La risposta ricevuta è stata emblematica. La esaminiamo insieme a voi per capire cosa vuol dire, oggi anche in un medio/piccolo comune far politica ricorrendo alla propaganda, alla mistificazione e alla demagogia. Prove di demagogia e propaganda ne avevamo già avute e molte le abbiamo smascherate. A solo titolo esemplificativo vi ricordiamo gli oltre 30 milioni sbandierati per il polo sportivo e spariti dal bilancio dopo pochi mesi dopo le lezioni. Tuttavia, il 30 aprile u.s. si è andati oltre poiché il ragionamento politico, in questi tempi di grandi mutamenti, deve essere più raffinato della semplice demagogia: deve essere mistificante e sufficientemente ambiguo da lasciare l’ascoltatore confuso. Ecco allora che, a fronte di una necessità (necessità prevista nello statuto e nel regolamento del consiglio comunale) di comunicare la propria appartenenza politica e le variazioni che dovessero – come nel caso del consigliere nonché capogruppo Conte – intervenire nel corso del mandato ricevuto, il sindaco si inventa una risposta che di politico non ha nulla. Una risposta volta a nascondere la realtà e tenere coagulata una maggioranza almeno fino alle elezioni regionali. In tal modo se il proprio rappresentante più importante (Conte, per l’appunto) avrà successo, tutti, o la maggior parte di loro, potranno migrare senza vergogna come supporters di Tosi, viceversa, se il successo non dovesse arridere, molti potranno tornare all’ovile della Lega senza rimpianti. Ma andiamo per ordine, spiegando come questo ragionamento sia sorretto artificiosamente. Innanzitutto, ci viene riferito che non era necessaria alcuna comunicazione di appartenenza perché tutta la maggioranza (12) ha riconfermato la propria fiducia al sindaco e al programma elettorale. E allora? Per anni, e sempre e solo a titolo esemplificativo, la Lega ha appoggiato il programma di Silvio Berlusconi e la sua candidatura. Vuol dire che gli iscritti, nel momento del voto, appartenevano a Forza Italia? A dire del dottor Boratto questa maggioranza è stata eletta in una lista dal nome originale: “Lega nord-Liga veneta-Boratto sindaco”. Si tratta di un nuovo partito?

È questa la chiarezza che viene offerta ai propri elettori? Forse è un modo, peraltro non molto originale, di sfruttare l’ignoranza, il non coinvolgimento nelle questioni politiche di gran parte della popolazione. In fin dei conti, si dice, il sindaco è rimasto lo stesso! Tuttavia non c’è chi non possa comprendere che non è indifferente se una persona rimane in uno schieramento piuttosto che in un altro. Non è indifferente che Tosi, prima leghista, si metta a capo di una coalizione che si autodefinisce moderata. Bisogna avere, però, il coraggio di dichiararlo senza mistificare la realtà. Del resto se anche il nostro statuto e il nostro regolamento prevedono la necessità di definire la propria appartenenza, un motivo razionale ci deve pur essere: la trasparenza e l’informazione a favore dei propri cittadini! La risposta del sindaco, con un’arroganza che ci è nota, vuole aggirare l’ostacolo. Ma vi è di più e di peggio. Sempre nella stessa risposta, degna dei migliori romanzi di fantapolitica, gli estremisti siamo noi, noi di progetto San Martino che denunciamo questo modo opaco di comportarsi. Siamo noi che osiamo chiedere chi è il nostro avversario politico. Abbiamo usato una parola tremenda (“avversario politico” per l’appunto) che la direbbe lunga su chi siamo. Ma le considerazioni che vengono dalla dichiarazione del sindaco sono lì, a riprova del fatto che chi le ha pronunciate non ha nemmeno preso lontanamente in considerazione cosa sia la dialettica e men che meno quella che, da Heghel in poi, è stata definita dialettica del pensiero, dialettica politica. Del resto, per cinque anni nessuno lo ha contraddetto, non è abituato ad avere voci fuori dal coro (chi ha assistito ai consigli comunali di questi tempi e alle votazioni avrà potuto ammirare la compattezza di un gruppo di persone che non sentiamo mai parlare o avere idee personali, molti cittadini ci chiedono se siano umani o semplicemente si tratti di comparse aggregate per votazioni bulgare). Ed ancora. Nella sua nuova veste di moderato ci ha comunicato che siamo persino autorizzati a presentare 2/3 giorni prima del consiglio comunale delle interrogazioni in modo da avere durante lo stesso consiglio le risposte. Ebbene, è la prima volta – e ne prendiamo positivamente atto, forse fa parte di un ravvedimento o di una svolta politica – che ci viene riferito questo concetto perché, e tutti ne siamo testimoni, in molteplici occasioni ha pubblicamente dichiarato di voler dare risposte alle nostre richieste di chiarimenti al consiglio successivo sfruttando un regolamento non aggiornato (altro argomento su cui vanamente, da mesi, stiamo cercando di sensibilizzare la maggioranza). Ne prendiamo atto, ma certo è demagogico e strumentale ora, dire che siamo “Progetto delle interrogazioni” sbeffeggiando chi ha, e ha avuto fino ad ora, come unico strumento, per interfacciarsi e costringere la maggioranza a risposte serie e comunque documentali (e in quanto tali comprensibili da tutti): quello dell’interpellanza. Probabilmente la realtà è che la serie di domande – proposte fin dal primo consiglio comunale – iniziano ad infastidire la maggioranza. Dubitiamo che si tratti di un cambio di mentalità e di una richiesta di collaborazione che ci piacerebbe anche dare su argomenti condivisi o condivisibili (in più occasioni, se il documento da votare era comprensibile e positivo per la collettività, lo abbiamo votato senza indugio). Se così fosse e si trattasse di voglia di condivisione, il materiale su cui discutere e riflettere dovrebbe esserci consegnato ben prima delle usuali 48 ore (per amor di verità in questo ultimo consiglio comunale qualche ora in più c’è stata concessa).

La vera collaborazione va preparata con un’informazione adeguata e fornita per tempo. Del resto che si tratti di demagogia o comunque di un atteggiamento strumentale lo abbiamo potuto constatare anche quelle volte in cui la maggioranza ha cambiato programmi e magari, senza ammetterlo, ha sposato idee nostre o che non facevano parte della loro programmazione elettorale. Ad esempio se, invece del mega polo sportivo irrealizzabile, ora verranno realizzate una o più tensostrutture (argomento che in campagna elettorale in più occasioni abbiamo portato avanti), forse sarebbe opportuno un riconoscimento, con umiltà, di un’errata progettualità. La collaborazione nasce da un rapporto di pari dignità e di verità. Siamo pronti a verificarla, per ora registriamo furbizie da prosecuzione della campagna elettorale: peccato – viene spontaneo rammaricarsi – che alle regionali non si possa votare “Lega nord-liga veneta- Boratto sindaco”! Una lettura o rilettura consigliata a tutti: “La fattoria degli animali” di Orwell.

Il Capogruppo di Progetto San Martino


Consiglio Comunale del 30 marzo 2015

Il capogruppo di progetto San Martino, consigliere Zen, ha presentato un’interpellanza in merito alla situazione della Lega sanmartinara e alla regolarità della convocazione dei capigruppo e, conseguentemente, del funzionamento del consiglio comunale, dopo la spaccatura fra Tosi e Salvini.

[ Vedi l’interpellanza presentata dal Capogruppo di Progetto San Martino… ]
[ Vedi risposta all’interpellanza da parte del Segretario generale e del sindaco… ]


Consiglio Comunale del 30 aprile 2015

Dichiarazione e contestuale interpellanza del Capogruppo di Progetto San Martino

Le risposte ricevute questa sera non possono certo soddisfare chi conosce, o dovrebbe conoscere, lo statuto e il regolamento per il funzionamento del consiglio comunale. Abbiamo chiesto di rispondere su un argomento e, come spesso accade, avete risposto con un altro e, comunque, non avete risposto a questa semplice domanda che riassumo: il consigliere capogruppo Conte ha/aveva il 23 marzo 2015 (o prima) inviato una comunicazione di fuoriuscita dal gruppo lega nord come si era letto sulla stampa? Si è formato un nuovo gruppo in consiglio comunale? La risposta era all’evidenza essenziale. Infatti, l’articolo 36 dello statuto prevede espressamente come organi istituzionali sia la figura dei gruppi consiliari sia dei capogruppo. Questo ruolo istituzionale è altresì previsto nel titolo secondo, capo secondo, articoli 8, 9 e 10, del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale. Non si comprende come mai da qualche mese persino gli inviti e le verbalizzazioni sono mutate. Si parla sempre e solo di consiglieri, non più di capogruppo e, quel che è peggio per il cittadino elettore, non più di gruppo consiliare. Poiché nello statuto e nel regolamento “i singoli gruppi devono comunicare per iscritto al segretario comunale il nome del capogruppo, entro il giorno precedente la prima riunione del consiglio neo eletto… Con la stessa procedura dovranno essere segnalate le variazioni della persona del capogruppo” e ancora il comma cinque ci dice che “della costituzione del nuovo gruppo deve essere data comunicazione per iscritto al presidente del consiglio, da parte dei consiglieri interessati.” Orbene, poiché questa comunicazione non è stata data pensavamo di poter proclamare, questa sera, che, questa maggioranza, tutti compresi, appartiene alla Lega Nord. Questa sera, invece, abbiamo appreso che tutti i consiglieri di maggioranza aderiscono ad una diversa lista “lega nord- Boratto sindaco”! Ma chi si vuole prendere in giro? È un nuovo partito? Non siete stati eletti in una lista civica ma nella Lega Nord! Fedeltà al programma e al sindaco non significa dichiarazione di appartenenza: non siete nati come civica! Poiché il segretario comunale, come sopra si è detto e dimostrato, deve accogliere le comunicazioni di appartenenza, pena ne consegue la soppressione di fatto e il mancato riconoscimento di organi istituzionali, e poiché anche le variazioni devono essere segnalate, il gruppo Progetto San Martino chiede che da oggi in poi vengano verbalizzate correttamente sia le convocazioni dei capogruppo che le loro riunioni – con la precisazione dei gruppi di appartenenza – sia i verbali del consiglio da un po’ di tempo cambiati. Il gruppo Progetto San Martino chiede al segretario comunale di assumere tutti i provvedimenti per far rispettare lo statuto e il regolamento, nella forma e ancor più nella sostanza. È un dovere istituzionale, fondamentale insieme a quello del rispetto della Costituzione. Lo statuto è fonte normativa subprimaria e il regolamento è fonte secondaria ma sempre fonte normativa. Riteniamo che cambiare le prassi di compilazione delle delibere e degli inviti sia, in questo caso e in questo momento, un atto di mistificazione al pari di dichiarare di appartenere a questa nuova formazione (“Lega nord – Boratto sindaco”), un modo per nascondere alla cittadinanza il proprio nuovo credo, per non dire – almeno fino alle prossime elezioni regionali – da che parte si sta. Forse dovremmo essere noi ad informare i Vostri elettori o ex elettori? Quanti di voi, consiglieri di maggioranza, confermate la fiducia al governatore Zaia e al segretario federale Salvini? Certo per rispondere occorre un po’ di coraggio e coerenza.

Il Capogruppo di Progetto San Martino

La redazione

Lettera aperta al sindaco Boratto

Egr. Sig. Sindaco,

Il silenzio suo e della maggioranza che lei rappresenta ci preoccupa non poco

Dopo tre mesi attendiamo fiduciosi la convocazione di un consiglio comunale che possa decidere qualcosa d’importante per i cittadini.

Delibere di Giunta di normale routine o di scarso rilievo vengono rese pubbliche senza destare particolare interesse fra gli elettori del nostro comune. Anzi, una recente delibera di Giunta (9 marzo scorso) ci ha fatto addirittura sorridere per la sua chiara demagogia, oltre per una sorta di populismo di bassa lega. Chiedeva nientemeno al governo di non far coincidere le elezioni regionali di maggio con l’adunata nazionale degli alpini perché avrebbe danneggiato alcuni elettori veneti (sic!). Tutti sapevano che la data sarebbe stata spostata proprio per questa coincidenza, se ne parlava già da mesi. L’avevano chiesta a gran voce l’Associazione Nazionale Alpini, la Regione Veneto con le altre regioni interessate, il Pd e altre formazioni politiche. Ma la tentazione forte di lisciare un po’ il pelo a qualcuno è venuta spontanea alla Giunta addirittura due giorni prima che il Consiglio dei Ministri decidesse la data del 31 maggio (che forse verrà ulteriormente spostata) dopo un tam tam mediatico durato settimane. Per giunta è stata anche pubblicizzata in un quotidiano locale.

Ma ci preoccupa ancor di più quello che sta accadendo in questi giorni in casa Lega

Ormai è di dominio pubblico che l’Assessore Conte, nonché consigliere comunale di maggioranza e capogruppo, abbia lasciato la casa madre per aggregarsi al sindaco Tosi, suo antico e influente sponsor politico. Ma cosa farà lei, Sig. Sindaco, notoriamente legato a Tosi, nonché segretario provinciale padovano della Lega/Liga?

Sentiamo tanti rumors, ci giungono voci di una spaccatura all’interno della sua maggioranza comunale ma noi siamo preoccupati per un altro motivo.

  • Che ne sarà dei roboanti progetti di opere pubbliche faraoniche sbandierati nella recente campagna elettorale con lo specchietto ammiccante di entrature importanti in Regione: sia passate, che attuali e future
  • Chi si occuperà dei finanziamenti ancora sospesi e tanto attesi, oltre che di quelli necessari per realizzare le opere future?

Grazie a queste vostre promesse, avete vinto la competizione elettorale e un po’ d’inquietudine ci resta per un futuro reso da voi ancora più incerto.

Cosa dobbiamo aspettarci dunque nell’interesse della cittadinanza? Attendiamo e meditiamo.

Alla prossima occasione di confronto, dunque.

I Consiglieri Comunali della Lista “Progetto San Martino”