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Cronaca del CC del 15 febbraio 2016 – Seconda Parte

Il sindaco si dichiara disponibile
alla collaborazione ma poi…
leggetevi le sue reazioni
alle proposte dell’opposizione!

7) Richiesta riclassificazione grado di protezione di fabbricato in centro storico esterno A2/6 in via Cervan dei signori Cecchin Fabrizio e Zuanon Luciana

Il punto 7) riguarda la riclassificazione del grado di protezione di un fabbricato, di proprietà dei signori Cecchin Fabrizio e Zuanon Luciana, che si trova nel centro storico di San Martino di Lupari: il fabbricato passa dal grado 3 al grado 4. Come tutti ricordiamo, la riclassificazione ha un impatto notevole, in quanto il grado 4 consente, a differenza del grado 3, di abbattere i muri perimetrali del fabbricato fino alla completa demolizione.

Come già evidenziato in precedenti dichiarazioni di voto su questioni analoghe, Progetto San Martino ha spiegato che se altre amministrazioni in passato avevano scelto di attribuire un certo grado di protezione a fabbricati del Centro Storico, una ragione (e uno studio a monte) probabilmente esisteva. Il Capogruppo di Progetto San Martino Zen ha pertanto ufficialmente chiesto una rivisitazione urbanistica per l’intero centro storico di San Martino e ha letto l’allegata dichiarazione di voto.

Il gruppo Progetto San Martino, nel momento della votazione, ha optato per l’astensione attribuendo la sua scelta oltre che alla mancanza di elementi sufficienti ad esprimere un giudizio di merito sulla questione, alle ragioni espresse con la dichiarazione di voto.

Il resto dell’opposizione e la maggioranza hanno votato a favore del punto 7), determinandone l’approvazione.

[ Dichiarazione di voto del Capogruppo Zen… ]

8) Richiesta riclassificazione grado di protezione di fabbricato in centro storico A in via Cardinale Agostini dei signori Bragagnolo Enzo, Bragagnolo Giandomenico, Bragagnolo Marco e Parolin Elda

Il punto 8) riguarda la riclassificazione del grado di protezione di un fabbricato, di proprietà dei signori Bragagnolo Enzo e Parolin Elda, che si trova nel centro storico di San Martino di Lupari: il fabbricato passa dal grado 2 al grado 3.

Per motivazioni analoghe a quelle espresse nella dichiarazione di voto al punto 7), il gruppo Progetto San Martino si è astenuto durante la votazione. Il resto dell’opposizione e la maggioranza hanno votato a favore determinando l’approvazione del punto 8).

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9) Proposta di Legge Regionale di iniziativa degli enti locali ai sensi dell’art. 20 dello Statuto Regionale (L.R: N. 1/2012). Applicazione della “Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali” (Ratificata con legge n. 302/1997) al popolo veneto (Art. 2 Legge Statutaria n. 1/2012)

Il punto 9) della giornata ha per oggetto una proposta di legge regionale avanzata dal comune di San Martino di Lupari sulla scia di un’iniziativa analoga promossa dal consiglio comunale di Limena (PD) nel Dicembre 2013. la materia in questione è l’applicazione della “Convenzione Quadro per la protezione delle minoranze nazionali” al popolo Veneto, che è una convenzione internazionale in vigore dal 1998 la quale è stata adottata dal Consiglio d’Europa per garantire la tutela delle minoranze.

Pur mancando una definizione ufficiale di minoranza nazionale all’interno degli stati d’Europa, con questo termine in genere si fa riferimento ad un gruppo, numericamente piccolo rispetto al resto della popolazione, di cittadini portatori di valori etnici, religiosi e linguistici differenti rispetto al resto della popolazione i quali intendono salvaguardare la loro cultura e le loro tradizioni.

Trattandosi di una materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato, la costituzione italiana prevede (art. 117) la potestà legislativa per la Regione.

Il gruppo Progetto San Martino è fortemente contrario all’iniziativa, che considera anacronistica e futile. Il primo punto di discordia riguarda l’estensione del concetto di minoranza nazionale al popolo Veneto: la consigliera Resoli ha puntualmente ricordato che, di fatto, non esiste una lingua Veneta, anche se fu parlata durante la Repubblica Serenissima, e che lo stesso consiglio d’Europa considera il Veneto come dialetto e non come lingua.

Il secondo punto di discordia riguarda il campo d’azione della Convenzione Quadro: secondo Progetto San Martino, la Convenzione fa riferimento non solo alle minoranze nazionali tradizionalmente intese, ma anche a minoranze come possono esserlo i rifugiati ed i lavoratori immigrati.

Per tutte queste ragioni, Progetto San Martino ha espresso un voto contrario al punto 9), che è stato approvato con il voto compatto della maggioranza e dei 2 consiglieri della Lega Nord.

[ Dichiarazione di voto della Consigliera Resoli… ]

10) Mozione presentata dai consiglieri di minoranza avente ad oggetto “Mozione per una rapida modifica dello statuto e del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale e delle commissioni del comune di San Martino di Lupari – Inserimento nel prossimo ordine del giorno del consiglio comunale”

Uno dei punti cruciali della seduta del Consiglio…

Il punto 10), ovvero la mozione presentata dai consiglieri di minoranza per ottenere una rapida modifica dello statuto e del regolamento comunale, è stato il momento più caldo della serata.

Come è noto, l’attuale sindaco di San Martino di Lupari Gerry Boratto e la maggioranza dei consiglieri eletti nel maggio 2014 sono di fatto usciti dalla Lega Nord ufficiale in seguito alla diaspora avvenuta nel periodo precedente le elezioni regionali del 2015. Nonostante questo fatto clamoroso, l’amministrazione ha continuato (e continua) ad utilizzare impropriamente nome e simbolo originari ed ha attribuito tale forma di “incoerenza” all’attuale regolamento comunale.

Si ricorda che Progetto San Martino fin dalla prima seduta consigliare, ha denunciato la vetustà e l’inadeguatezza sia dello Statuto che del Regolamento consigliare.

Per tale ragioni le opposizioni hanno sottoscritto all’unanimità una mozione al fine di ottenere rapidamente la modifica dello Statuto e del Regolamento Comunale: le cose, probabilmente per volontà della maggioranza, procedono a rilento ed ancora non esiste un testo ufficiale da discutere.

Il sindaco, trincerandosi dietro risposte omissive e parziali, ha cercato maldestramente di ribaltare la responsabilità del ritardo dei lavori sull’opposizione (arrivando ad affermare di essere in attesa di un testo da parte dell’opposizione!) Peccato, però, che il materiale fornito dalla Segretaria (discusso in commissione) riguardasse unicamente lo statuto e non il regolamento consigliare!

Peraltro, come potrete notare nell’allegata dichiarazione di voto letta dal consigliere Zen, ma sottoscritta da tutte le minoranze, una proposta di modifica, tanto dello statuto quanto del regolamento consigliare, erano stati preparati dalle minoranze per essere discussi ed, eventualmente, votati.

La discussione e la votazione sul punto non è stata concessa e dopo un animato dibattito sulle questioni sollevate, i rappresentanti della Lega e Famiglia e Lavoro sono usciti dall’aula del Consiglio comunale

La mozione, con 7 voti favorevoli (l’opposizione compatta) e 9 contrari (la maggioranza ad esclusione della consigliera Calzavara) non è stata approvata.

[ Vai alla Mozione delle Minoranze… ]
[ Dichiarazione di voto del Capogruppo Zen… ]

11) Mozione presentata dai consiglieri Zanchin Giuseppe e Petrin Tiziano avente ad oggetto: “la scuola non introduca ideologie destabilizzanti e pericolose per lo sviluppo degli studenti quali l’ideologia Gender”

Il punto 11) non è stato discusso nel consiglio comunale in conseguenza dell’abbandono dell’aula da parte dei soggetti proponenti, ovvero i 2 consiglieri della Lega Nord/Gruppo Misto Zanchin e Petrin, oltre a quella di Zorzato.

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12) Interrogazioni e interpellanze

Il capogruppo di progetto San Martino, il consigliere Zen, ha presentato un’interpellanza per conoscere le motivazioni che hanno spinto, ancora nel marzo 2015, l’amministrazione comunale a decidere, tramite delibera di giunta, di uscire dall’Anci che raggruppa la stragrande maggioranza dei comuni italiani.

[ Visualizza l’interpellanza del Capogruppo Zen… ]

Risposta a interpellanze seduta precedente

Osservate il tono e i contenuti
delle risposte del sindaco…

1. Arredo urbano in via Rizieri Serato

Il sindaco procede a dare risposta alle interpellanze presentate da Progetto San Martino nella seduta del 30 novembre 2015

[ Interpellanza sull’arredo urbano di Via Rizieri Serato… ]

Per quanto riguarda la prima delle interpellanze presentate e cioè quella inerente i lavori di Via Rizzieri Serato, i costi e il pessimo arredo (per comodità del lettore viene riallegato il testo dell’interpellanza affinché sia più immediato il confronto), il Sindaco ha esordito con un commento alquanto offensivo e per nulla attinente alle questioni sollevate; ciò ha provocato l’indignazione del Capogruppo del Progetto San Martino che ha abbandonato il Consiglio comunale. La risposta del Sindaco elusiva e non rispondente alle numerose domande rivolte è a Vostra disposizione in allegato.

[ Risposta del Sindaco all’interpellanza relativa all’arredo urbano… ]

Comunque, l’interpellanza è stata utile perché ha permesso di venire a conoscenza che l’intervento in questione è stato finanziato da Etra e che gli orrendi pentoloni (vasi per il contenimento delle piante) sono costanti ben € 10.000,00 di solo materiale.

A Voi il giudizio sull’utilità estetica e l’economicità dell’intervento!

2. Ruolo della Pro Loco

[ Interpellanza sul ruolo della Pro Loco… ]

All’interpellanza sulla Pro Loco proposta dal nostro consigliere Campagnolo (per Vostra comodità riallegata), il Sindaco ha risposto con toni altrettanto sorprendenti e contenuti altrettanto parziali. Infatti, piuttosto che riconoscere il lavoro lodevole della Pro Loco e fare un po’ di mea culpa per non averla coinvolta maggiormente negli anni precedenti, ha preferito far proferire a chi ha scritto l’interpellanza parole che non ha detto, con il solo scopo di non dare risposta compiuta alla domanda posta e far sfigurare chi la legge. Splendido esempio di mistificazione della realtà da parte del sindaco!

[ Risposta del Sindaco all’interpellanza relativa al ruolo della Pro Loco… ]

Sorprende inoltre come proprio il sindaco attacchi Progetto San Martino con termini come “ipocrisia” e “doppia morale”. Crediamo che chiunque legga l’interpellanza assieme alla risposta (e sottolineiamo il fatto che il sindaco appositamente non legge mai l’interpellanza prima della sua risposta, per non far capire che le sue risposte sono omissive e fuorvianti) possa farsi un’idea chiara delle nostre vere intenzioni e dell’atteggiamento di questa amministrazione! Ci dispiace solamente che per farlo il sindaco abbia voluto tirare in ballo la Sig.ra Sonia (che tra l’altro svolge in maniera impeccabile e assolutamente non schierato il suo ruolo all’interno del direttivo della Pro Loco, e sfidiamo chiunque a dire il contrario!) e la Pro Loco, protagonisti ignari di una vicenda partita con l’intento principale di riconoscere alla Pro Loco stesso il ruolo che merita.

Cronaca del CC dell’8 giugno 2015

Prima di passare ai punti oggetto di discussione della seduta dell’8/06/2015, è doveroso segnalare quella che a tutti gli effetti costituisce una novità rilevante nell’ambito del consiglio comunale. Com’è noto da tempo, c’è stata una frattura importante, già denunciata dal Gruppo Progetto San Martino da tempo e precisamente nel consiglio comunale del 30 marzo 2015, nell’ambito del partito che governa San Martino di Lupari.

Tale frattura è dovuta al sostegno offerto dal sindaco e da gran parte dei consiglieri dell’attuale maggioranza alla candidatura di Flavio Tosi alle elezioni regionali del 31 maggio 2015. In conseguenza a tale scelta di campo, i consiglieri Tiziano Petrin e Luigi Zanchin, che alle elezioni regionali hanno sostenuto il candidato ufficiale della Lega Nord Luca Zaia, hanno deciso di uscire dalla maggioranza e di formare un gruppo consiliare autonomo confluendo nel Gruppo Misto.

Pertanto, in assenza di ulteriori novità (la consigliera di maggioranza Valentina Calzavara era assente), ora la maggioranza in consiglio comunale è formata da 10 elementi (sindaco più 9 consiglieri) mentre l’opposizione passa da 5 consiglieri a 7.

Cronaca

1) Veloce approvazione dei Verbali della precedente seduta del 30/04/2015 dopo l’accoglimento della richiesta di una modifica a uno dei verbali da parte del consigliere Zorzato.

2) Deliberazione della Giunta Comunale n. 43 del 09/04/2015 concernente: “Variazione al bilancio di previsione 2015.”. Ratifica

Il primo punto affrontato nella seduta è stato la variazione al Bilancio di Previsione dell’Anno 2015 e, come avviene di consueto in casi analoghi, la presentazione della delibera è stata fatta dall’assessore al bilancio Grigolon.

L’ammontare delle variazioni complessive al bilancio di previsione è pari a 192.000 euro e riguarda diversi aspetti quali, ad esempio, l’aumento dell’Imposta Comunale di Pubblicità (copertura delle spese per la riscossione dei tributi da parte di ABACO Spa), vari contributi regionali per il settore sociale (spese per le Neo-Mamme e iniziative come gli “ORTI SOCIALI”), rimborsi per le spese elettorali regionali, copertura di investimenti, maggiori perequazioni, etc…

La discussione in consiglio comunale è entrata nel vivo in seguito a una richiesta del consigliere Zorzato in merito all’aumento della cosiddetta “Tassa di Segreteria”, che corrisponde alle spese di istruttoria effettuate per le pratiche edilizie.

Zorzato ha riferito che la “Tassa di Segreteria” è aumentata del 333 %, passando da 30 euro a 100 euro, ed ha aggiunto che diverse “voci di corridoio” sostengono che tale incremento è stato introdotto perché l’amministrazione sarebbe attualmente in difficoltà nel pagamento degli stipendi di alcuni dipendenti comunali.

Il sindaco ha ovviamente glissato su quest’ultimo aspetto ed ha insistito sul fatto che i 30 euro che i cittadini pagavano in precedenza per le pratiche edilizie erano un valore irrisorio e il Comune non ha fatto altro che adeguare alla realtà contingente le spese di segreteria basandosi sul costo medio della pratica edilizia di altri comuni, ad esempio Cittadella. Il sindaco ha poi precisato che la tassa di segreteria serve per coprire il costo del personale impiegato per la redazione della pratica stessa.

È allora intervenuta la consigliera di Progetto San Martino Rossella Resoli, la quale ha chiesto al Sindaco come mai si interviene solo “ora” (Giugno 2015) quando già si conosceva in precedenza l’entità delle spese che avrebbero dovuto essere sostenute. “Per correttezza”, ha spiegato la consigliera Resoli, “tale intervento avrebbe dovuto essere già stato fatto nei due anni precedenti ma invece si è preferirlo posticiparlo… Ciò è avvenuto forse per RAGIONI ELETTORALI?”.

A questo punto il Sindaco, supportato come da copione dall’assessore Grigolon, ha replicato che la causa di tali interventi è da imputare ai tanti tagli che i governi che si sono succeduti hanno imposto ai comuni nel corso degli anni. Poiché ci sono nuovi interventi governativi ogni anno, non è possibile predeterminare con largo anticipo le contromisure adottabili dai comuni.

Terminata la discussione, l’aula è passata alla votazione del punto 2): il provvedimento è stato approvato dalla “Nuova Maggioranza” all’unanimità, mentre Progetto San Martino e i due consiglieri del Gruppo Misto si sono astenuti. Il consigliere Zorzato ha espresso il voto contrario.

3) Approvazione adempimenti
ai sensi del DM 2 Aprile 2015

Anche il punto 3) è stato presentato dall’assessore al bilancio Grigolon.

Grigolon ha spiegato che si tratta di un semplice adempimento relativo ad alcune normative che sono entrate in vigore quest’anno (decreto legislativo n. 118 del 2011 che aveva recepito una direttiva europea), le quali hanno l’obiettivo di armonizzare i sistemi contabili di vari enti territoriali.

Il decreto sopracitato ha introdotto un nuovo principio contabile, il “Principio di Cassa Potenziata”, che di fatto va a sostituire il principio di competenza economica: tale principio impone il riaccertamento e la rideterminazione dei residui attivi e passivi nei bilanci degli enti pubblici.

Ovviamente, per quanto concerne il bilancio, c’è una serie di variazioni che riguardano diversi conti contabili: alcuni vengono stralciati, altri vengono rideterminati e spalmati nel tempo. La conseguenza più importante però e rappresentata dal cambiamento del risultato economico d’esercizio nel bilancio consuntivo 2014.

Nel caso di San Martino di Lupari, i residui attivi cancellati ammontano a 189.000 euro mentre quelli passivi cancellati ammontano a circa 219.000 euro. L’avanzo di amministrazione, pertanto, aumenta di 30.000 euro e passa da 122.000 euro a 152.000 euro. Per quanto concerne invece i residui splittati nel tempo, quelli attivi ammontano a 498.000 euro, quelli passivi ammontano a 1.279.000 euro con un saldo finale di 780.000 euro circa. Tale importo verrà coperto utilizzando il fondo pluriennale vincolato.

Altra novità è l’introduzione obbligatoria di un “fondo crediti di dubbia esigibilità”: gli enti pubblici, a fronte di tutti quei crediti di cui non è certa la riscossione, dovranno applicare una percentuale e costituire tale fondo. A San Martino di Lupari tali crediti sono rappresentati principalmente da multe per infrazioni inerenti al codice della strada e dalle entrate derivanti dal pagamento dell’IMU. Il fondo costituito come garanzia per eventuali mancati incassi è di circa 632.000 euro. L’amministrazione intende coprire questo buco parzialmente utilizzando l’avanzo di amministrazione di 152.000 euro, mentre per la parte restante di 480.000 euro, intende sfruttare la possibilità, offerta dallo Stato, di ammortizzarlo entro 30 anni a partire dal 2015. Il risultato è che il comune avrà un costo di 16.000 euro l’anno per i prossimi 30 anni.

La dichiarazione di voto di Progetto San Martino è stata affidata al consigliere Campagnolo, il quale ha ricordato come le voci principali per le quali è stato costituito il fondo crediti di dubbia esigibilità erano già state da tempo segnalate da Progetto San Martino come crediti di incerta riscossione. Le sanzioni relative al codice della strada, non immediatamente incassate, sono state poi riscosse dal Comune per il 30% circa, quelle derivanti dalle violazioni IMU sono state incassate per il 30%, mentre le entrate relative agli introiti da riscuotere dalla società che ha gestito l’illuminazione del cimitero vengono date per perse. È importante sottolineare che questi dati non sono ipotetici ma nascono dalla media delle riscossioni avvenute negli ultimi 5 anni. Perciò sono dati noti da tempo all’Amministrazione. Secondo Progetto San Martino, la mancata prudenza da parte dell’amministrazione nell’iscrivere a bilancio i crediti sopra citati ha prodotto una variazione del risultato d’esercizio da 123.000 euro a -509.000 euro, determinando un pesante fardello per le generazioni future. Sostanzialmente l’Amministrazione “gonfiava” i bilanci per finanziare spese tramite soldi che probabilmente non sarebbero mai arrivati.

L’amministrazione, per difendersi, ha ricordato come il decreto n. 118 / 2011 sia entrato in vigore solo nel 2015 e che pertanto nell’anno 2014 andava applicato il principio di competenza. Perciò i bilanci passati erano stati redatti nel rispetto delle regole. “È vero”, ha affermato Campagnolo, “ma il decreto era stato approvato nel 2011. Sebbene i bilanci fossero stati redatti nel rispetto delle regole, l’Amministrazione sapeva che quei soldi non sarebbero mai arrivati. Perciò doveva comportarsi di conseguenza evitando di esporre il risultato d’esercizio ad improvvise fluttuazioni. Nessuna persona avveduta a casa propria spenderebbe soldi che sa che probabilmente non incasserà mai.”

[ Clicca qui per vedere la dichiarazione di voto del Consigliere Campagnolo… ]

Al termine della dichiarazione di Campagnolo, il capogruppo di Progetto San Martino Pierfrancesco Zen, a proposito di mancati incassi, ha ricordato a tutti ancora una volta la scarsa attenzione posta dall’amministrazione nella riscossione degli introiti dall’azienda che aveva vinto l’appalto per l’illuminazione del cimitero (SOLDI BUTTATI DALLA FINESTRA).

Il punto 3) è stato approvato con il voto favorevole di tutta la maggioranza. Per quanto riguarda l’opposizione, gli esponenti del Gruppo Misto si sono astenuti mentre il consigliere Zorzato e il gruppo Progetto San Martino hanno espresso un voto contrario.

4) Approvazione dello schema di convenzione per la costituzione ed il funzionamento del consiglio di bacino “Brenta per i rifiuti”

Il punto 4) riguarda il superamento dei vecchi bacini per la gestione dei rifiuti. I bacini corrispondono alle autorità che definiscono la tariffa e la modalità per la gestione e la raccolta dei rifiuti; sono enti partecipati dai comuni che forniscono a questi ultimi le indicazioni per le modalità di gestione dei rifiuti.

Nel caso della provincia di Padova, i vecchi bacini per la raccolta erano 4. Il nuovo bacino “Brenta”, nel quale verrà compreso San Martino di Lupari, è formato da 72 comuni, i quali hanno sottoscritto una convenzione che durerà 20 anni. Il responsabile del coordinamento è il comune del bacino con più abitanti: per quanto concerne il bacino Brenta, il comune responsabile del coordinamento sarà Bassano del Grappa. San Martino di Lupari parteciperà al bacino con una quota del 23/1000.

Il punto 4), essendo d’interesse generale e costituendo un obiettivo per tutti, è stato votato all’unanimità.

5) Interrogazioni e Interpellanze

A questo punto i consiglieri Petrin e Zanchin si sono dichiarati non facenti più parte della maggioranza e di rappresentare legittimamente la Lega Nord/Liga Veneta. Il Sindaco ha negato il loro diritto a rappresentare la Lega Nord/Liga Veneta perché è stata l’attuale maggioranza a presentarsi con tale simbolo e ha comunicato poi, ai sensi dello Statuto Comunale, che entreranno i due a far parte del Gruppo Misto. Decisione che desta ovviamente seri dubbi di correttezza, ma che si spiega solo con la necessità del suo gruppo di non perdere elettorato a seguito della rottura all’interno della Lega locale.

Fra le interpellanze è certamente da segnalare quella presentata dai consiglieri del gruppo misto Zanchin e Petrin, la quale riguarda un argomento già affrontato e denunciato più volte da Progetto San Martino, ovvero la gestione del Show Motor Live 2014.

Il consigliere Petrin ha esordito con l’evidenziare i danni subiti dal campo di calcio dove si allena la Luparense, che è stato sistemato definitivamente solo a 6 mesi dalla conclusione del Motor Show, arrecando disagi notevoli a tutti i giocatori, i quali hanno dovuto trovare soluzioni alternative per allenarsi durante il periodo invernale; lo stesso Petrin ha poi ricordato che i danni subiti dagli impianti sportivi sono stati riparati dalla Luparense Calcio stessa con l’aiuto dell’impresa Fior.

“Tutti questi danni”, ha ricordato il consigliere, “non sono stati pagare all’associazione ED SPORT, come prevederebbe l’articolo 5 della convenzione sottoscritta dal comune con l’associazione stessa. Per quale motivo il comune non ha dato esecuzione al risarcimento dovuto?”.

Petrin ha poi fatto presente che, fra le tante voci che caratterizzano la rendicontazione del Motor Show Live 2014, c’è anche “Spese Associati” per un importo pari a 7.375,44 euro: tale importo rappresenta il rimborso chilometrico di 25 soci di ED SPORT nel periodo che va dal 16/07/2014 al 31/07/2014 per una percorrenza complessiva di km 12.645 (ovvero quasi 6 volte l’Italia andata e ritorno). “Trovo un po’ strano”, ricorda Petrin, “il fatto che la manifestazione si sia svolta nei giorni 18-19-20 Luglio 2014 mentre questi signori (i soci di ED SPORT) hanno continuato a correre come tornelli ancora per 15 giorni”?

Infine il consigliere ha ricordato che da 3-4 mesi su Facebook è presente l’annuncio dell’edizione del Show Motor Live 2015 e a questo proposito ha chiesto, in mancanza di una delibera per l’autorizzazione dell’evento, chi sarà il soggetto che si occuperà stavolta della gestione del Motor Show e a chi sono intestate le fatture per la pubblicità fatta finora.

Il consigliere Zen di Progetto San Martino ha presentato un’interpellanza sulla questione del Wi-Fi e della Banda larga nelle strutture comunali segnalando come si tratti di un argomento molto sentito dalla cittadinanza e, in merito al quale, il Gruppo Progetto San Martino ha ricevuto segnalazioni e lamentele d’inefficienza nei confronti dell’Amministrazione comunale.

[ Clicca qui per vedere l’interpellanza presentata dal Capogruppo Zen… ]

Il sindaco ha letto poi le risposte alle interpellanze presentate nella seduta del 30/04/2015

a) Sicurezza per San Martino di Lupari

[ Interpellanza della Consigliera Marostica presentata nel CC del 30 aprile 2015 ]
[ Risposta all’interpellanza della Consigliera Marostica… ]

b) Contributi regionali

 [ Interpellanza del Consigliere Campagnolo presentata nel CC del 30 aprile 2015 ]
[ Risposta all’interpellanza del Consigliere Campagnolo… ]

c) Struttura organizzativa e dotazione organica dell’ente

[ Interpellanza presentata dal capogruppo Zen nel CC del 30 aprile 2015 ]
[ Risposta all’interpellanza del Consigliere Zen… ]

6) Comunicazioni del sindaco

Il sindaco ha formalizzato quindi la nascita di un nuovo gruppo consiliare in data 05/06/2015, costituito dai consiglieri Giuseppe Zanchin e Tiziano Petrin, ed ha provveduto a informare l’aula che, secondo quanto prevede il regolamento del consiglio comunale, nel momento in cui 2 persone vengono elette con una maggioranza sotto un certo simbolo e poi decidono, per divergenze politiche, di formare un gruppo consiliare autonomo, non hanno diritto di utilizzare nessun simbolo e pertanto confluiscono nel Gruppo Misto (ciò solo in forza di un regolamento la cui vetustà e inadeguatezza alla normativa vigente è stata più volte segnalata e denunciata da Progetto San Martino. Sia il sindaco che la segretaria comunale avevano promesso che entro l’estate 2015 le Commissioni consiliari sarebbero state convocate ma, ad oggi, dopo un anno a distanza dall’insediamento comunale, anche su questo fronte tutto tace).

Ai 2 consiglieri del Gruppo Misto sono state revocate le deleghe in materia di sport e di commercio: la delega allo sport è stata conferita alla consigliera Baron mentre la delega al commercio è stata conferita all’assessore Bolzon.